Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
MARADONA NELLA HALL OF FAME DEL CALCIO ITALIANO
La prima fila, dentro il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, toglie quasi il respiro. Ci sono Tardelli e Antognoni, Paolo Maldini e Bergomi, subito dietro anche Paolo Rossi e Falcao, eleganti ed emozionati. Ma è Diego Maradona, in tuta e con il cappellino, il protagonista della sesta edizione della Hall of Fame.
Dal San Carlo di Napoli sino al cuore di Firenze, Dieguito recita a soggetto e colpisce duro: «Higuain non è come Messi o Dybala. Leo è il migliore, Paulo crescerà moltissimo. Higuain, invece, farà ancora tanti gol, ma con i piedi è così e così». Maradona, accompagnato dal figlio Diego Armando Junior, non perdona il tradimento del Pipita e conferma che, prima o poi, lavorerà per il Napoli.
MARADONA E NARDELLA
È la giornata in cui il calcio abbraccia la sua storia, così succede che il milanista Rivera premi l' interista Bergomi e che Falcao regali una speranza alla Roma: «Può vincere lo scudetto». Ranieri entra nella Hall of Fame per averlo fatto con il Leicester: «È stata un' impresa, un miracolo, ma la favola vera è stata Cagliari». Dove King Claudio ha iniziato ad allenare, portando i sardi dalla serie C alla A con tanto di salvezza.
FERLAINO E MARADONA
Orgoglioso e commosso, riceve la coppa dalle mani del presidente federale Tavecchio chiudendo il cerchio. «Vincere alla mia età non è facile. Quando sbagli, come era capitato a me con la Nazionale greca, dicono che sei bollito. E invece non è vero e l' ho dimostrato».
Gian Piero Ventura guarda avanti, alla rivoluzione giovanile: «Al prossimo stage chiamerò Berardi», annuncia. Poi toccherà a Chiesa, che a febbraio (20-22) avrà l' Europa League con la Fiorentina, ma a maggio (1-3) entrerà nel gruppo azzurro. La crisetta della Juve non preoccupa il c.t. nell' anno cruciale verso il Mondiale 2018 in Russia: «La Juve a Firenze ha giocato sottotono e ha perso. Ma è una partita. La conferma che in Italia devi sempre stare sul pezzo. Così il campionato sarà più avvincente ed è un bene per la Nazionale. Le difficoltà della BBC (Barzagli-Bonucci-Chiellini)? Non sono preoccupato».
MALDINI MARADONA E ANTOGNONI