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    “MARCELL? TRANNE IN PISTA, E’ L’UOMO PIU’ LENTO DEL MONDO: STAREBBE SEMPRE SUL DIVANO” – VIVIANA MASINI, MAMMA DI MARCELL JACOBS, CHE HA SPOSATO LA FIDANZATA NICOLE DAZA, PARLA DELL’ASSENZA DEL PAPA’ DEL VELOCISTA ALLE NOZZE: “MI È DISPIACIUTO AL 50 PER CENTO, PERCHÉ COMUNQUE NON AMO LE FORZATURE. È UNA PERSONA CHE HA UN PO’ DI PROBLEMI FISICI, HO QUASI PREFERITO COSÌ. NICOLE? LEI E’ UN PO’ PAZZA COME ERO IO DA GIOVANE”


     
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    Elvira Serra per corriere.it

     

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    Viviana Masini è una mamma stanca, ma felice. Sabato pomeriggio il primogenito si è sposato con Nicole Daza nella Torre di San Marco, a Gardone Riviera, davanti a 170 parenti e amici. Il fatto che lui si chiami Marcell Jacobs e sia l’uomo più veloce del mondo, che abbia vinto due ori olimpici e uno europeo, per lei è un dettaglio.

     

    Il matrimonio era anzitutto una festa di famiglia, anticipata sabato mattina nel giardino di Villa Athena, a Manerba sul Garda, dove si sono incontrati i parenti della sposa arrivati dall’Ecuador e quelli dello sposo venuti dall’America, mentre un complesso con costume mariachi suonava salsa e merengue in un’atmosfera dolce e spensierata. È qui che ci ritroviamo.

     

    Qual è stato il momento più emozionante?

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    «Mi porterò sempre nel cuore l’ultimo viaggio in barca con mio figlio, da Desenzano a Gardone, prima che diventasse l’uomo di Nicole. Mezz’ora insieme, una cosa solo mia e sua. Ci siamo raccontati tante cose condivise in questi 28 anni. Mi ha ringraziato ancora per le spinte che gli ho dato, per le scelte che ha fatto, per aver insistito quando voleva mollare con l’atletica e io invece ho trovato l’allenatore giusto per lui in quel momento».

     

    Ventisei settembre 1994: Marcell Jacobs nasceva a El Paso, in Texas. Cosa ricorda di quel giorno?

    «Un travaglio molto lungo, cominciato la domenica mattina. Ma lui non ne voleva sapere di uscire: era in ritardo di una settimana».

     

    Non ci credo. L’uomo più veloce del mondo?

    «Ma lui è l’uomo più lento! Se non fosse per Nicole, quando non si allena starebbe sempre sul divano».

     

    Come finì?

    «Mi sono ricoverata alle 23.30, mi hanno fatto l’epidurale e mi sono addormentata. Alle 6.30 mi sono svegliata di colpo, ho fatto 4 spinte ed è uscito. Avevo 22 anni. Con me c’era il papà, Lamont».

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    Le è spiaciuto che non ci fosse al matrimonio?

    «Devo ammettere che mi è dispiaciuto al 50 per cento, perché comunque non amo le forzature. È una persona che ha un po’ di problemi fisici, ho quasi preferito così, piuttosto che vederlo qua che non stava bene e magari non riusciva a godersi la festa».

     

    In compenso c’era nonna Claudia con altri 15 parenti americani, tra zii e cugini.

    «Sì, ci tenevo moltissimo, perché quella è l’altra metà della famiglia di mio figlio: li ho ringraziati tantissimo per essere venuti e loro hanno ringraziato me. E poi nonna Claudia ha 78 anni! Marcell ha da sempre un rapporto molto bello con lei. A 10 anni ebbe una crisi di identità, pensava di essere stato adottato, così la feci venire per il suo compleanno e fu un momento bellissimo, lui non si staccava dalla sua gonna. Lei mi ha portato una foto molto dolce di loro due insieme sul divano, fatta a quei tempi».

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    Qual è stato il momento più divertente del matrimonio?

    «Quando Anthony, il figlio più grande di Marcell e Nicole, che ha 3 anni, ha portato le fedi ai genitori e non si decideva a mollarle. Allora il padre lo ha preso in braccio ed è finita che è stato quasi lui a mettere l’anello al dito alla madre».

     

    «Immaginavo che avrebbe fatto qualcosa di grande. Lo vedevo come un oratore su un palcoscenico: certo non avrei mai pensato ai 100 metri».

     

    Qual è stato il momento più difficile come mamma?

    «Diversi. Ritornare con un bambino piccolo dall’America, sconfitta da un fallimento, non è stato facile. Il passaggio di Marcell dall’infanzia all’adolescenza è stato molto impegnativo. L’altro momento duro è stato quando è andato a Gorizia, per allenarsi con Paolo Camossi: aveva 18 anni ed è cominciato il taglio del cordone ombelicale».

     

    Ogni quanto vi sentite?

    «Devo dirlo? Beh, almeno tre volte al giorno».

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    Quali sentimenti prova per Nicole, sua nuora?

    «Nicole è una donna intelligente e capace ed è molto di polso, l’ammiro tanto. Ha quell’energia che dà una spinta in più a Marcell che, a parte in pista, è davvero l’uomo piu lento di questa terra. Sono molto contenta di questo matrimonio perché Nicole completa Marcell. Riconosco in lei quella vena di pazzia che avevo anch’io da giovane. È stata disposta a lasciare la sua famiglia e il suo lavoro a Novi Ligure per seguire mio figlio a Roma. Apprezzo la sua determinazione».

    Cosa farà mentre loro saranno in luna di miele?

    «Farò la nonna. Mi occuperò io di Anthony e Meghan. Tra poco scendo a Roma per stare in casa con loro».

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