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    “SONO FINITO SUL ROGO DA UOMO LIBERO E PAGHERÒ CON ORGOGLIO” – MARCELLO DE ANGELIS, EX ESTREMISTA NERO DIVENTATO RESPONSABILE DELLA COMUNICAZIONE DELLA REGIONE LAZIO, DOPO AVERLA FATTA FUORI DAL VASO CON UN POST REVISIONISTA SULLA STRAGE DI BOLOGNA (“MAMBRO E FIORAVANTI NON C’ENTRANO”) RINTIGNA E FA LA VITTIMA: “HO DETTO QUELLO CHE PENSO SENZA TIMORE DELLE CONSEGUENZE. SE DOVRÒ ANDARE SUL ROGO COME GIORDANO BRUNO PER AVER VIOLATO IL DOGMA, SONO ORGOGLIOSO” (MA CHE STAI A DÌ?) - L'ANPI CHIEDE LE DIMISSIONI


     
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    IL POST FACEBOOK DI MARCELLO DE ANGELIS SULLA STRAGE DI BOLOGNA IL POST FACEBOOK DI MARCELLO DE ANGELIS SULLA STRAGE DI BOLOGNA

    STRAGE BOLOGNA: DE ANGELIS 'IO AL ROGO, PAGHERÒ CON ORGOGLIO'

    (ANSA) - "Ho espresso il mio dissenso. E sono finito sul rogo. Da uomo libero". Lo scrive su Facebook, Marcello De Angelis, responsabile della comunicazione Istituzionale della Regione Lazio, dopo le polemiche nate per il post scritto sulla strage di Bologna.

     

    "Come ogni libero cittadino di questa Nazione, ho esercitato il diritto di esprimere la mia opinione su un evento solstiziale della nostra storia, fondata su decenni di inchiesta svolta come giornalista e parlamentare - prosegue De Angelis in un altro post- . E certo, non lo nego, animato dalla passione di chi ha avuto un fratello morto, vittima di uno degli accertati depistaggi orditi per impedire l'accertamento della verità, con l'utilizzo della falsa testimonianza del massacratore del Circeo Angelo Izzo - ricorda De Angelis -.

     

    marcello de angelis 4 marcello de angelis 4

    E quindi con il diritto personale e familiare di chiedere di approfondire ogni analisi finché non sia dissipato qualunque dubbio". "Ho detto quello che penso senza timore delle conseguenze. Se dovrò pagare per questo e andare sul rogo come Giordano Bruno per aver violato il dogma, ne sono orgoglioso", conclude De Angelis.

     

    STRAGE BOLOGNA: ANPI, PAROLE DE ANGELIS VERGOGNOSA MENZOGNA

    (ANSA) -  "Le dichiarazioni sulla strage di Bologna di De Angelis, responsabile della comunicazione istituzionale del presidente della Regione Lazio, confermano che bene avevamo fatto nel chiedere la revoca della nomina a chi è incompatibile con i valori della Repubblica democratica e antifascista della Costituzione: dichiarare l'innocenza dei fascisti riconosciuti autori del massacro della stazione di Bologna non è solo disconoscere la verità accertata in modo definitivo dalla magistratura, ma è una vergognosa e proterva menzogna che offende le vittime e la stessa istituzione rappresentata dal suo autore". Lo dice il presidente dell'Anpi e membro della segreteria nazionale Fabrizio De Sanctis chiedendo che De Angelis "si dimetta" o il presidente Rocca "revochi immediatamente la sua nomina".

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