Estratto dell’articolo di Fabrizio Caccia per il “Corriere della Sera”
MARCELLO DE ANGELIS
Il post di Marcello De Angelis sulla «innocenza» dei tre ex Nar Giusva Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini condannati per la strage di Bologna («Non c’entrano nulla») ha risvegliato i «cuori neri» di più generazioni. L’estrema destra si è imbaldanzita dopo la sparata di De Angelis, l’ex militante di Terza posizione sbarcato in Parlamento negli anni Duemila, approdato infine alla Regione Lazio governata da Francesco Rocca, che lo ha appena riconfermato nel suo posto di responsabile della comunicazione istituzionale, malgrado la bufera politico-mediatica.
ROBERTO FIORE
Ma il suo non è l’unico caso di estremista di destra ad aver fatto carriera dentro le istituzioni. Roberto Fiore, oggi capo di Forza Nuova, che nel 1980 condivise un periodo di latitanza con Marcello De Angelis, lancia una provocazione: «Non vi dirò mai i nomi, ma ci sono almeno altri 5 esponenti del movimento Terza posizione di allora, oltre a me e a De Angelis, che successivamente hanno ricoperto o ricoprono ruoli a livello politico». Lui stesso, Fiore, approdò all’Europarlamento tra il 2008 e il 2009 per sostituire Alessandra Mussolini eletta alla Camera.
VINCENZO PISO
Uno dei 5 nomi «misteriosi» è quello di Vincenzo Piso, dal 2006 al 2008 vicepresidente del consiglio comunale di Roma in quota An e poi per due volte — eletto nel 2009 e nel 2013 — deputato col Pdl, coinvolto ma poi sempre prosciolto con formula piena nel Laziogate e in Mafia Capitale.
Ma gli stessi ex Nar Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi Ciavardini, condannati in via definitiva, ormai hanno cambiato vita. Scontata la pena, Ciavardini nel 2010 venne assunto dall’attuale sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro (FdI) all’Asi (Associazioni sportive sociali italiane) come centralinista. Fondò poi l’associazione «Gruppo Idee» per il reinserimento dei detenuti, presieduta oggi dalla moglie Germana De Angelis, sorella di Marcello.
CLAUDIO BARBARO GIORGIA MELONI
Il sottosegretario Barbaro è lo stesso che ha messo un like l’altro giorno sotto il post del suo capo segreteria («A De Angelis negati i diritti umani») scatenando nuove polemiche. Fioravanti e Mambro invece collaborano con «Nessuno tocchi Caino», l’associazione contro la pena di morte legata ai Radicali e Fioravanti da maggio scorso ha cominciato pure a scrivere su l’Unità di Piero Sansonetti suscitando scandalo.
[…] Nel 2009 scoppiò un putiferio quando l’allora sindaco di Roma, Gianni Alemanno, chiamò a lavorare come ad di Ama servizi Stefano Andrini, stimato manager dei rifiuti condannato però 10 anni prima per l’aggressione a colpi di spranga, insieme con suo fratello e altri 6 estremisti di destra, nei confronti di due ragazzi: 4 anni e 8 mesi di reclusione, gliene furono condonati 2. «Una persona riabilitata non può essere discriminata», lo difese Alemanno.
stefano andrini
E poi ci sono quelli che invece hanno scelto altre strade.
Guido Zappavigna, l’ex capo dei Boys della Roma, ha aperto tre ristoranti. Maurizio Boccacci, il leader di Militia, ora trova lavoro agli immigrati ai Castelli romani («Chiamatela pure nemesi, io comunque morirò fascista»).
Mario Merlino, 79 anni, ex Avanguardia nazionale indagato e poi assolto per la strage di piazza Fontana, ha fatto il prof di storia e filosofia nei licei romani fino alla pensione. Suo figlio Emanuele invece ora lavora alla segreteria tecnica del ministero della Cultura guidato da Gennaro Sangiuliano.
marcello de angelis 4
Sono tutti d’accordo col post di De Angelis, i cuori neri: «Senza se e senza ma», assicura il sorvegliato speciale Giuliano Castellino, 46 anni, tribuno del movimento «Italia libera e popolare», accusato di devastazione per l’assalto alla Cgil del 9 ottobre 2021.
L’ex Nar Mario Corsi, detto «Marione», 64 anni, prosciolto dalle accuse per la morte di Fausto e Iaio nel 1978 a Milano, oggi è un conduttore radiofonico molto popolare tra i tifosi della Roma. Evita ogni polemica, dice di trovarsi in viaggio per un reportage: «Ho fatto una fila di due ore per visitare la tomba di Mao. Poi sono stato in Cambogia e ora sono in Vietnam, le dittature di sinistra mi sono sempre piaciute».
Vincenzo Piso mario corsi detto marione CLAUDIO BARBARO roberto fiore