1 - SCALFARO CI PRENDE PER LA GOLA...
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"
Oscar Luigi ScalfaroLa trattativa stato-mafia è una bufala, non sta in piedi, è un'inchiesta da portineria politica, da portineria della facoltà di Storia, non sta in piedi nemmeno per chi l'ha avviata, non esiste il reato, non esistono imputazioni, non esistono imputati, è un'inchiesta figlia della società delle emozioni, non c'è il movente, non ci sono testimoni (a meno di considerare Massimo Ciancimino un testimone), non ha alcuna possibilità di arrivare a una condanna, se pure si arriverà al dibattimento, non ha il magistrato che se l'era inventata, è figlia della cultura, chiamiamola cultura, del sospetto, di una giustizia sostanziale senza confini e senza regole, è un'inchiesta che tende soltanto a sputtanare e chiusa lì. Eppure. Eppure la sola idea che il regista fosse Scalfaro ci sta prendendo per la gola.
2 - TERRY RICHARDSON, IL MONELLO CON LA DIGITALE CHE SORPRENDE TUTTI CON LE FOTO DELLA MAMMA...
Matteo Persivale per il "Corriere della Sera"
terry richardson Terry Richardson è il bad boy dei fotografi di moda: americano, 47 anni, occhiali da secchione e camicia a quadri d'ordinanza, il ribelle che fotografa spesso (ma non sempre, nonostante quel che dice la leggenda) con vecchie macchinette automatiche a pellicola - o con portatili digitali da pochi soldi - modelle famose, attrici e ragazze, in immagini sexy e provocatorie, raccolte nelle strade di New York vicino al suo studio, scatti a volte oltre i limiti del porno.
Figlio d'arte, molto stimato da Tom Ford e Marc Jacobs, Richardson viene ingaggiato dalle riviste di lusso ed espone nelle gallerie d'arte. Ma l'altro giorno, sul suo sito www.terrysdiary.com, sul quale di solito pubblica i suoi scatti privati e i «dietro le quinte» dei servizi, ecco invece le foto di sua madre Annie sul letto di morte, in rianimazione, circondata da macchine e tubi.
SILVIO BERLUSCONI Primi piani che non fanno sconti alla malattia e alla vecchiaia, poi la mano di Terry che stringe quella, sottilissima e ricoperta di pelle quasi trasparente, della anziana madre. Una sorprendente, sconvolgente «Pietà» realizzata dal monello con la macchina fotografica che chiude il servizio più doloroso con una strada deserta, al tramonto, nei boschi fuori dall'ospedale.
GIORGIA MELONI 3 - L'AMACA...
Michele Serra per "la Repubblica"
Con tutto il rispetto per "i ragazzi di Atreju" (che pronunciato da Giorgia Meloni piuttosto che alla fantasy eroica cara ai giovani di destra fa pensare a un oste romano: "A Trejo, ma 'sta pajata quanno ariva?"), con tutto il rispetto, dicevo, viene abbastanza da ridere pensandoli, come scrive qualche cronista, "delusi per il forfait di Berlusconi". Che diavolo c'entri con i fremiti vitalisti e antiborghesi della Giovane Italia un miliardario che, nonostante le grandi possibilità economiche, è appena stato in vacanza con Briatore, non è chiaro.
Si capisce la Meloni, che sotto Silvio è diventata ministro, si capiscono i vecchi fascistoni come Ciarrapico e Storace, che di essere sdoganati a pacche sulle spalle addirittura da un presidente del Consiglio in carica non se lo erano mai sognati. Ma uno che oggi ha vent'anni, ed è di destra, si suppone, non perché spera di conoscere Briatore ma perché spera di non conoscerlo mai, perché mai dovrebbe sorbirsi alla sua festa un anziano milanese rifatto che racconta barzellette da capufficio e fa il brillante con le ragazze come i cumenda dei B-movies degli anni Sessanta?
