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Claudia Alì per Il Messaggero
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
C'e' una marea di gente all'Auditorium alla mostra dedicata a Pier Paolo Pasolini. Tutto è quasi pronto per il taglio del nastro, e tra la folla, spicca una t-shirt color salmone. E' quella di Pino Pelosi, meglio conosciuto come Pino la rana, colui che nel 1975 confessò di aver ucciso, a soli 17 anni, Pasolini nella tragica notte dell'Idroscalo di Ostia, tra l'1 e il 2 novembre.
L'ex ragazzo di vita che oggi ha 53 anni e che le ultime cronache danno come residente al Tiburtino III e lavorante come spazzino nei giardinetti della zona, passa completamente inosservato. A tutti tranne che a Rino Barillari che lo riconosce e lo immortala con pochi e fugaci scatti. Una presenza forse non prevista e che può essere spiegata dal fatto che con lui c'era anche l'attore Alberto Testone, incredibilmente somigliante a Pasolini, e che è il protagonista del film di Federico Bruno Pasolini, la verità nascosta.
Pochi minuti tra la folla, poi Pino Pelosi è andato via prima che a tagliare il nastro arrivassero il sindaco Gianni Alemanno, il cerimoniale della VI Edizione del Festival Internazionale del Film di Roma con Gianluigi Rondi, Francesca Via, Piera Detassis, il Presidente della Camera di commercio Giancarlo Cremonesi, Dino Gasperini, Gianluca Farinelli della Cineteca di Bologna, Camilla Morabito che ha ideato la mostra, l'erede di Pasolini Graziella Chiarcossi, ma soprattutto i Premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Loschiavo, preziosi collaboratori di Pasolini dai tempi di Medea sino all'ultimo film Le 120 giornate di Sodoma (1975).
Undici grandi schermi proiettano i vari aspetti della vita del grande regista che si irradiano da una istallazione meravigliosa firmata proprio dalla coppia Ferretti-Loschiavo: una gigantesca macchina da scrivere, poggiata su tanti libri, dalla quale esce una nuvola di fogli, realizzata con i veri scritti di Pasolini. «Mi piaceva immaginare queste idee di Pasolini che si animano e volano e vanno a finire chissà dove» spiega Dante Ferretti, e Camilla Morabito incalza: «Molto probabilmente al Moma di New York, dove volerà presto la mostra».
Arrivano anche Carlo Lizzani, Vincenzo Cerami, Gianni Borgna, Maddalena Letta, Fausto e Lella Brtinotti, Gabriella Alemanno, Nathalie Caldonazzo, Luigi Abete e Desirée Colapietro Petrini, Simona Marchini, Zeudy Araya. Ed ancora Ania Pieroni, Carla Fendi, Marina Cicogna, Esther Crimi, Elena Bonelli e Maria Rosaria Omaggio.
ZEUDY ARAYA MASSIMO SPANO
VISITA ALLA MOSTRA
VINCENZO CERAMI E GRAZIELLA CERCOSSI
UMBERTO CROPPI WALTER GALLENI
TAGLIO DEL NASTRO
SINDACO SALUTA RONDI
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