Estratto dell’articolo di Camilla Costanzo per “la Repubblica”
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Papà è stato prima di tutto il suo lavoro. Non ho mai conosciuto nessuno con una passione così grande per il proprio mestiere. Credo sia il motivo per cui tutti quelli che gli hanno voluto bene, gli hanno sempre perdonato le tante assenze e le distrazioni. […]
Con papà non siamo mai andati al cinema, al parco o a fare una passeggiata e, se volevi vederlo, dovevi essere tu ad andare dove stava lui.
Uno studio televisivo, il suo ufficio, il teatro. Eppure è stato padre e non solo per noi figli. Vedeva negli altri quello che nemmeno loro vedevano di sé stessi. Per questo è stato mentore per molti, ha cambiato destini e aiutato chi era in difficoltà.
maurizio costanzo
Il successo e la fama hanno lasciato intatta la sua umanità e la curiosità per l’animo umano. Non ha mai smesso di essere quel ragazzo timido e grassottello che, fin da piccolo, sognava di fare il giornalista fingendo di commentare il giro d’Italia usando un portasapone come microfono.
[…] Negli ultimi anni era cambiato. Si era intenerito. Anche se il suo lavoro continuava ad essere il centro della sua vita, dalla nascita del primo nipote qualcosa era cambiato in lui. Ha indossato i panni del nonno anche nel lavoro. Il suo ufficio era diventato un via vai continuo di persone che da lui cercavano consigli, suggerimenti, indicazioni.
[…]Tra l’altro era un misantropo, non amava le feste o le cene e se da giovane era costretto alle pubbliche relazioni, ad un certo punto ha smesso del tutto. [...] La verità è che si divertiva solo lavorando. Il resto lo annoiava.
maurizio costanzo maria de filippi
[…] Ascoltava e parlava con tutti, premio Nobel o persona comune che fosse. […] Era discreto, timido e teneva alla sua privacy. Smise di farlo appena cominciarono a riconoscerlo e a fermarlo.
Tanti anni fa venne una volta a trovarci al mare. Abitavamo in una pineta e scoppiò un incendio. Detestava la spiaggia e ancora più farsi vedere in costume da bagno, ma in quel frangente fu costretto a rifugiarsi sulla spiaggia insieme agli altri. È l’unico ricordo che ho di lui al mare.
Fino a quando non ha incontrato Maria, la parola vacanza non ha mai fatto parte del suo vocabolario. Diceva che in vacanza si annoiava e siccome la noia è stato lo spauracchio della sua vita, la rifuggiva come la peste. Maria è stata la prima persona a convincerlo a fermarsi qualche giorno in estate. Con fatica accettava di fare due passi in giardino, al limite a mettere le caviglie nell’acqua della piscina ma, la maggior parte del tempo, lo passava in camera con l’aria condizionata al massimo. Ovviamente a lavorare.
maria de filippi maurizio costanzo e i figli
[…] L’unica volta che facemmo un viaggio con lui, andammo negli Stati Uniti.
Era agosto, faceva caldo e lui, invece di fare il turista, si chiudeva in albergo a guardare la televisione. È tornato in Italia con una valigia piena di nuove idee. […] ha viaggiato tutta la vita senza o quasi muoversi da Roma. Adorava guardare la televisione.
In ufficio aveva sette schermi sempre accesi che lui sbirciava con la coda dell’occhio mentre lavorava o parlava con qualcuno.[…] Se stavi con lui, c’era sempre un televisore acceso[…]
camilla costanzo 1
Papà ha passato la vita a dieta. Negli ultimi anni poi mangiava pochissimo e quasi mai carne. Diceva che invecchiava il cervello e non lo faceva pensare con lucidità. Per lui il corpo era una carrozza che lo trasportava, a cui non prestava troppa attenzione. Lo sport fa male, diceva, se sono arrivato alla mia età è perché mi sono ben guardato dal farne qualcuno.
maurizio costanzo da giovane
[…] Era pigro in tutto, tranne se si trattava di lavorare. Credo che l’identificazione con la tartaruga sia nata da qui. Un animale lento, goffo, ma riflessivo e tenace. Ne aveva tantissime e ne regalava una a chi lo andava a trovare. […] Negli ultimi anni citava spesso una frase di Piero Angela: “Per non invecchiare bisogna sempre avere un progetto”. […] Non rifiutava mai un lavoro, nemmeno se veniva da una piccola tv privata. Non lo faceva per soldi, spesso non voleva nemmeno essere pagato. Quando è morto abbiamo trovato nel suo ufficio 500 metri quadrati di progetti, alcuni realizzati, altri ancora da realizzare. Montagne di idee che gli hanno fatto compagnia e aiutato a sconfiggere la noia.
MAURIZIO COSTANZO MARIA DE FILIPPI maurizio costanzo 1 maurizio costanzo 3 i figli e il sindaco gualtieri alla camera ardente di maurizio costanzo 1 Maurizio Costanzo Maria De Filippi nel giorno delle nozze Maurizio Costanzo Maria De Filippi MAURIZIO COSTANZO ROMA giovanni falcone maurizio costanzo maria de filippi maurizio costanzo SILVIO BERLUSCONI MAURIZIO COSTANZO