A.G. per il Messaggero
fotomontaggi maria elena boschi e banca etruria 5
«Ormai sono temprata, ma c'è un limite all'ipocrisia». All'indomani della sfida al confronto tv lanciata a Luigi Di Maio, Maria Elena Boschi è più che mai in trincea. «In questi due anni - dice in un'intervista a Democratica, rompendo il silenzio sul tema caldo delle banche - la strumentalizzazione che è stata fatta della vicenda banche mi ha molto ferito. Ho spesso rifiutato di rispondere, di fare polemiche, di alimentare tensioni per rispetto del mio ruolo istituzionale e per evitare ulteriori scontri. Ma quando un partito come i 5Stelle sceglie la falsità come elemento chiave della propria proposta politica, sento il bisogno di reagire. Che vi siano state strumentalizzazioni mi sembra evidente.
ghizzoni boschi etruria
<A cominciare dal modo con il quale la vicenda di Banca Etruria è stata trattata da alcuni partiti e in parte nel dibattito pubblico rispetto ai veri scandali bancari di questo Paese. Ma quando si passa il limite è bene reagire. Sono anni che ci attaccano e che noi rispondiamo con molta gentilezza, forse persino troppa. Credo che adesso sia arrivato il momento di rispondere colpo su colpo. Intendo farlo con garbo e civiltà. Ma senza farmi prendere in giro da chi non conosce o fa finta di non capire che cosa è accaduto in Italia».
pier luigi boschi
La sfida è ai suoi accusatori, dunque. Ma Di Maio rilancia la palla nel campo renziano. «Per me non c'è nessun problema a partecipare ad un confronto», dice a Catania dove si trova per la campagna elettorale. Ma il grillino pone due condizioni: «Uno, dovrà essere fatto dopo il 5 novembre perché adesso sono impegnato in Sicilia a mandare a casa gli impresentabili di Musumeci e di Micari. Due, mi piacerebbe fare il confronto con la Boschi magari all'americana, in una piazza davanti a Banca Etruria con i risparmiatori in piazza, così avrà modo di dire anche a loro la verità».
L'ALTRO SFIDANTE
DI MAIO DI BATTISTA CANCELLIERI AL FORNO ANTICO SANTA RITA
Non proprio un sì, insomma. Piuttosto un parliamo d'altro. Semmai, dicono nel quartier generale grillino, è pronto subito al faccia a faccia Alessandro Di Battista. Di Maio è il candidato premier, è il ragionamento, e dunque il suo competitor semmai è Renzi, non la Boschi. L'entourage del sottosegretario, però, non lo prende nemmeno in considerazione: «Il confronto - spiegano a palazzo Chigi - è con Di Maio, è lui che ha insultato e direttamente». Dibba che c'entra, insomma?
«Per me va bene aspettare le elezioni siciliane», dice dunque Boschi. «E va bene anche che Di Maio si porti in studio la claque dei suoi amici ad applaudirlo. Può persino chiedere l'aiuto da casa, se si sente più tranquillo. Mi dica solo il giorno: Porta a Porta ha offerto per primo la disponibilità e va in onda il 7, l'8 e il 9 novembre. Ci dica la data che preferisce». Anche Mentana, dopo Vespa, si candida ad ospitare il match. Non resta che trovare un buco nell'agenda di Di Maio.