MARISA LAURITO
Asia Argento continua a collezionare detrattori dopo la sua famosa uscita, 30 anni dopo, sulle molestie subite da Harvey Weinstein. Questa volta è il turno di Maurisa Laurito che a La Zanzara su Radio 24 la attacca così: “La vicenda Argento? Trovo terribile tutta questa roba che è uscita dopo trent’anni. Dai, lo trovo ridicolo. Gli stupri veri, le violenze vere sono quelle in cui in due la prendono e la stuprano. Invece quelle che si danno anche volontariamente ne approfittano, perché non credo che le donne non sappiano a 20, 30 anni”.
rose mcgowan asia argento
“Ci sono i casi – prosegue – in cui le donne perdono il lavoro perché non la danno. Però la vicenda Argento è altra cosa. Ne approfittano in tante. Anche Meryl Streep, prima ha inneggiato a questo uomo straordinario, che era un Dio quando ha preso l’Oscar, poi all’improvviso è diventato un pezzo di merda, macchè non lo sapeva prima?”.
asia argento weinstein
Poi racconta di quando un medico gli consigliò un vibratore per la “r” moscia: “Ero giovanissima. Mi consigliarono una macchina che costava all’epoca quattro milioni che non avevo. Il medico mi disse che la punta della lingua non si muoveva, non vibrava e bisognava farla muovere. Mi consigliò di comprare un vibratore da mettere sotto la punta della lingua. Alla fine l’ho comprato, anzi l’ho fatto comprare da un mio amico perché mi vergognavo di andare in farmacia. Mai usato. Lo usavo pochissime volte, poi ho lasciato stare. E meno male che non mi sono tolta questa R moscia”.
weinstein e streep VIBRATORE POUNDLAND
Ma l’hai mai usato nel sesso?: “Mai. Ho sempre preferito quelli veri. Ho avuto di meglio da fare, ho usato gli uomini veri”. “L’unico modo in cui ho usato i vibratori – dice la Laurito – è in un’opera d’arte. Una cassetta di legno nera lucida dalla quale spuntano fuori 45 vibratori, dei falli, e al centro ne manca uno. Elegantissima. Il titolo dell’opera è: L’unico vero è assente. Costerà diecimila euro. Se volete compratevela”. “Ho fatto anche una ricerca – continua – sui vibratori nei sexy-shop perché li volevo eleganti, colorati”.