Stefano Boldrini per "il Messaggero"
CHAMPIONS LEAGUE
Nel magnifico frullatore del calcio internazionale, nel giro di settantadue ore passi dal trionfo del Chelsea nel mondiale per club titolo numero 21 dell'era Abramovich alle prime due gare degli ottavi di Champions, con la sfida stellare PSG-Real Madrid e quella più sobria Sporting Lisbona-Manchester City.
L'Italia torna in campo mercoledì, con Inter-Liverpool, richiamo alle memorie degli anni Sessanta, quando il 12 maggio 1965 i nerazzurri, superati 3-1 dai Reds all'Anfield nella semifinale d'andata, ribaltarono il copione con il 3-0, per poi andare a vincere contro il Benfica di Eusebio nella finale di Milano, quindici giorni dopo.
PSG 2
Quel 3-0 al Liverpool è uno dei mattoni della storia interista: il gol di Corso su punizione la famosa foglia morta -, il 2-0 con Peirò che soffiò il pallone al portiere Lawrence, il tris di Giacinto Facchetti nella ripresa. Prendere nota: 57 anni fa, televisione in bianco e nero, in Italia il boom economico aveva trasformato il paese in potenza industriale.
PIATTO FORTE
Sergio Ramos PSG
Con il massimo rispetto per Inter-Liverpool, PSG-Real Madrid ruba l'occhio: il club di Parigi alla ricerca del primo successo in Champions contro la signora del torneo, 13 trionfi, più 4 mondiali per club, 4 Supercoppe Uefa, 3 Intercontinentali, 2 Coppe Uefa tanto per completare il conteggio planetario. Ci sarà un pezzo di Italia al Parco dei Principi: Donnarumma, Verratti, Carlo Ancelotti.
MBAPPE BENZEMA
Ovvero: due pedine importanti della nazionale impegnata a marzo negli spareggi mondiali e un allenatore che, oltre ad aver conquistato tre Champions, è pubblicamente rimpianto dal PSG. «Con Carlo avremmo già vinto in Europa», hanno dichiarato i dirigenti parigini, in una settimana in cui è stato svelato il progetto del nuovo centro sportivo a Poissy, alle porte della capitale francese, 300 milioni di euro di spesa per costruire 17 campi di calcio e uno stadio interno da 5mila posti, inaugurazione prevista nel 2023.
Una sfida nel segno di Kylian Mbappé, destinato secondo rumors attendibili a indossare la maglia del Real Madrid: per le ambizioni europeiste del PSG, e quindi mondiali, sarebbe un colpo durissimo. Mancherà Sergio Ramos, uno dei simboli del vecchio Real, sbarcato a Parigi la scorsa estate: i problemi fisici continuano a tormentarlo. Buone speranze di recupero per Benzema, francese del Madrid, perno del tridente offensivo, con Vinicius e Rodrigo ai suoi fianchi.
pep guardiola
PEP CI RIPROVA
L'altro match di domani è Sporting-Manchester City, strafavorito lo squadrone di Pep Guardiola. Il 4-0 a Norwich, nobilitato dalla tripletta di Sterling, è stato una passeggiata di salute. Il ruolino di marcia in Premier del City è da record: 14 successi e 1 pari nelle ultime 15 gare. Il + 9 sul Liverpool i Reds devono recuperare un match consente a Guardiola di gestire le forze per puntare all'assalto di una Champions negata dal Chelsea nella finale persa a Porto il 29 maggio 2021.
luis diaz liverpool
UN DIAZ IN PIÙ
Jurgen Klopp si godrà domani la seconda escursione di fila al Meazza, dopo il 2-1 rifilato al Milan il 7 dicembre della fase a gruppi. Il manager tedesco, grazie a una regola introdotta nel 2018-2019, può schierare l'ex Porto Luiz Diaz, l'attaccante colombiano pagato 60 milioni di euro e iscritto nella nuova lista dei Reds.
gosens inter
MINA VAGANTE
E qui si apre il dibattito: quanto può aver influito il mercato invernale nei destini della Champions? Solo il PSG non ha cambiato una virgola. La stessa Inter si ripresenta con Robin Gosens e Felipe Caicedo, ma senza sminuire il valore di questi rinforzi, è la Juventus ad aver alzato il livello di qualità, con gli arrivi di Dusan Vlahovic e Denis Zakaria.
dusan vlahovic 8
Il debutto del serbo sul palcoscenico della Champions rappresenta, a livello individuale, la novità più rilevante. Il centravanti di Belgrado ha giocato solo una volta in Europa League con il Partizan, poi vuoto totale. Il passaggio alla Juve, all'età di 22 anni, gli spalanca orizzonti infiniti. Nell'immediato, c'è la doppia sfida con il Villarreal, ma Allegri e Vlahovic guardano oltre. La Juventus può diventare la mina vagante della Champions.