LA VERSIONE DI MUGHINI – IERI IL CRITICO TOMASO MONTANARI SUL "FATTO" HA SCRITTO CONTRO SERGIO LUZZATTO UN ARTICOLO DI INAUDITA VIOLENZA E VOLGARITÀ, ACCUSANDOLO DI AVERE PRESO LE PARTI NEL SUO LIBRO SUL CASO GIROLAMINI DEL LADRONE DI LIBRI MARINO MASSIMO DE CARO - A QUESTO PUNTO NON RESISTO PIÙ E CLICCO SU AMAZON AD AVERE IL VOLUME DI LUZZATTO AL PIÙ PRESTO - GIULIANO FERRARA AL VELENO SU MONTANARI E LE SUE ATTITUDINI DA ENERGUMENO TRA I “GIACOBINI”….
massimo de caro
E IL "MOSTRO"DEI GIROLAMINI ORA DÀ LEZIONE AI LIBRAI ANTIQUARI
Luigi Mascheroni per “il Giornale”
MASSIMO DE CARO
Un aspetto positivo c'è. Sui giornali si parla di libri antichi: cinquecentine, seicentine, il Sidereus Nuncius... campo di solito trascurato. Per il resto il tono della discussione è inversamente proporzionale all'altezza del tema: al limite della rissa.
sergio luzzatto 2
Argomento: il nuovo libro dello storico Sergio Luzzatto, Max Fox o le relazioni pericolose (Einaudi), che ricostruisce la storia di Massimo De Caro, ex direttore della biblioteca dei Girolamini di Napoli, bibliofilo, predatore seriale di libri e falsario prodigioso, condannato nel 2013 a sette anni di reclusione per la sottrazione di centinaia di volumi antichi in diverse biblioteche pubbliche. I quotidiani ne hanno scritto molto, tendenzialmente bene, ad di là di una certa empatia dell'autore verso il protagonista del saggio-inchiesta.
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Qualcuno lo ha stroncato, accusando Luzzatto di apologia nei confronti di un personaggio ambiguo. Ora, però, il livello dello scontro si è alzato, sconfinando dalle pagine dei giornali al privato. Giorni fa l'Alai (l'Associazione librai antiquari d'Italia) ha pubblicato sul proprio sito un pesante editoriale contro Massimo De Caro, del quale si fa a pezzi la credibilità delle dichiarazioni rilasciate a Luzzatto, denunciando la «discutibile operazione mediatica» costruita attorno al libro.
sergio luzzatto max fox
E l'altro ieri De Caro ha inviato ai soci dell'Alai, di cui ha fatto parte e che dimostra di conoscere bene dall'interno, una mail di fuoco (che il Giornale ha potuto leggere): «Perché invece di fare pulizia al vostro interno - chiede De Caro ai librai antiquari - cercate di giustificare le mele marce che ci sono dentro l'Associazione? La gran parte dei librai sono onesti, perché difendete gli indifendibili?».
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Si fanno nomi, ci si domanda come certi libri di dubbia provenienza passino indisturbati da alcuni negozi antiquari, si citano vendite sospette, conti segreti in Svizzera, acquisti in nero e senza licenza di esportazione... «Quindi non fate finta di fare tutti i puri perché altrimenti, come diceva Nenni, arriva uno più puro che ti epura».
Poi De Caro, a conclusione della mail, fa due proposte. Una conferenza stampa «dove il sottoscritto si può confrontare con chiunque sul mercato del libro antico». E (una beffa?) «una raccolta di libri moderni dei vostri magazzini che non hanno mercato per regalarli alle Biblioteche delle carceri italiane». Si attendono adesioni. E risposte.