Concetto Vecchio per "la Repubblica"
CLEMENTE MASTELLA jpegMastella, lei si candida vero?
«Io?»
Con "Grande Sud", alleato a Berlusconi.
«Ma quando mai».
Lo sanno tutti.
«Guardi che non ho ancora deciso, ma può scrivere che l´onorevole Mastella guarda all´eventuale candidatura con molto distacco, senza alcun coinvolgimento emotivo...».
Le credo sulla parola.
«Si ricordi sempre che nel 2008 mi sono dimesso da ministro della giustizia, per il mio grande senso della democrazia, io ho il senso del pu-do-re is-ti-tu-zio-na-le».
Al momento risulta indagato in cinque inchieste...
«Ho capito, ma se poi questi processi durano, non certo per colpa mia, 15 anni, e poniamo pure che io venga assolto da tutte le accuse, che facciamo? Me lo dica lei. Invecchiare senza fare politica?».
La morte civile.
«Il punto è: la gente ti vota? Benissimo. Quello conta. È la gente che stabilisce: questo è un mascalzone, non merita di salire. Non so se mi spiego...».
Da vecchio democristiano come valuta Monti?
«Come uno che è partito per le Indie e ha scoperto l´America».
È il nuovo Forlani?
«Non scherziamo. Noi della Prima Repubblica eravamo di un´altra scuola».
Quindi non sta nascendo un´altra Dc?
«Non credo proprio, intanto noi non eravamo giustizialisti».
Lui lo è?
«Sulla candidature dice questo sì, quello no, colì colà, e che è questo atteggiamento da Catone il censore? Un atteggiamento poco provvido per uno statista. E poi vuole la verità?».
Sentiamo.
«Monti fu indicato dal centrodestra a commissario europeo nel ´94, poi confermato dal centrosinistra, tecnico con simpatie prima di destra e poi di sinistra, e alla fine che scopri? Che fa il centro e te lo mette in quel posto...».
Si scandalizza?
«Ne ho viste tante, però sono stupito».
Ha invidia del suo amico Casini?
«Perché dovrei?».
Lui è ancora centrale, mentre lei è ai margini
«Ma se s´è fatto sfuggire la situazione! Doveva fare l´alleanza con Bersani prima che questi la facesse con Vendola, sarebbe stato ultradecisivo. Così, invece...».
Berlusconi?
«È il solito. Dà il meglio di sé prima delle elezioni».
Lo sente?
«Lo sento sì».
Cosa pensa del suo fidanzamento?
«Uff, perché mi fa questa domanda?».
La conosce?
«No, no, però è napoletana: viva le napoletane».