Paolo Manzo per "la Stampa"
SP guarujaTuristi al mare con la scorta. Sembra un film, invece è ormai la novità in una delle spiagge più rinomate del bellissimo litorale di San Paolo, Guarujà. Non si tratta di personaggi politici né di giudici impegnati in indagini rischiose, ma di gente comune cui, di fronte alla crescente onda di violenza che ha colpito San Paolo, viene a offerta una via d'uscita.
San Paolo«È l'amministratore del nostro condominio che ce l'ha proposto - spiega la pubblicitaria Gisele Nascimento, 28 anni, che a Guarujà possiede una casa al mare - perché altrimenti più nessuno veniva per paura di essere rapinato». E così a mali estremi, rimedi estremi. Se i ladri «assaltanti», come si chiamano in Brasile, usano armi sempre più potenti e si sono fatti sempre più minacciosi, i turisti corrono ai ripari per non rinunciare al loro paradiso.
violenza a san paoloLa soluzione funziona in questo modo, come spiega la stessa Gisele: «Si fa un certo numero telefonico e la scorta, rigorosamente in borghese, arriva e ci segue in modo discreto con la sua auto finché non arriviamo in spiaggia». Prima dell'iniziativa la giovane pubblicitaria brasiliana aveva deciso di lasciar Guarujà, almeno per quest'anno. In meno di 15 giorni, infatti, sia suo padre che due suoi amici erano stati rapinati a mano armata. «Ma adesso mi sento più sicura - racconta soddisfatta con la scorta è più difficile che possa succederci qualcosa».
San Paolo GuarujL'iniziativa, che conta su una dozzina di vigilantes armati fino ai denti con giubbotti antiproiettile nascosti sotto gli indumenti, non è purtroppo una novità nel violento Brasile. Già da un anno infatti in molti Stati del Paese funzionano scorte private che vengono reclutate solo per situazioni specifiche, ad esempio andare a ritirare i soldi in banca. Molto spesso, infatti, anche per prendere allo sportello 1000 reais, l'equivalente di poco meno di 400 euro, si può rischiare la vita.
San Paolo Guaruj gÈ invece la prima volta che questo tipo di scorta viene richiesta per poter trascorrere le vacanze in santa pace. L'idea si è subito diffusa a macchia d'olio tra i condomini più lussuosi del verdeggiante litorale, soprattutto quelli vicini alla spiaggia più famosa della zona, la Praia do Pernambuco. Il successo delle scorte è stato così grande che non solo sono state programmate per tutta l'estate brasiliana, ma si pensa di ripeterle l'anno prossimo. Anche perché si è sparsa la voce pure tra i criminali e, da quando il servizio è stato istituito, le rapine sono diminuite.
at the beach of guaruja Sao PauloI poliziotti del vicino commissariato di polizia sembrano, però, rassegnati. La zona è vicina a una fitta boscaglia oltre la quale, in cima a una collina, negli ultimi anni è cresciuta una favela. «I delinquenti scendono da ogni lato e poi spariscono inghiottiti dal bosco. Diventa impossibile prenderli», ammette sconsolato un poliziotto. Che la situazione sia diventata esplosiva lo dimostrano le scelte di altri palazzi che, pur non potendosi permettere una scorta privata, offrono ai loro inquilini un servizio di ronda nelle ore notturne per chi, in auto, vuole uscire.
Police SaoPaulo«Guarujà non è più quella di una volta - dichiara uno dei vacanzieri più assidui, il pensionato José Longo, 76 anni - scorta o non scorta la verità è che non è più possibile fare qui le vacanze come si facevano trent'anni fa, con la porta aperta, senza problemi». Gli fa eco la moglie Neusa, anche lei pensionata, che ha trascorso una vita al mare da queste parti insieme a tutta la famiglia. «Negli ultimi anni siamo venuti sempre meno, alla fine abbiamo venduto la casa».
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