giuseppe conte sergio mattarella
DAGONEWS
Ieri si è tenuto un importantissimo Consiglio Supremo di Difesa, presieduto da Mattarella in quanto capo delle Forze Armate, che ha voluto ribadire alcuni concetti di politica internazionale e di solidarietà e cooperazione nazionale.
Sulla politica internazionale, ha parlato del ruolo dell'Italia che deve essere sempre più importante in quei teatri di guerra o di instabilità in cui il nostro paese si è impegnato in un'azione di peacekeeping.
Ha ribadito il ruolo propositivo che deve avere l'Italia per una possibile riforma della NATO. Il governo non deve dimenticare gli investimenti nell'alta tecnologia e, parlando della pandemia, ha esortato l'Italia a essere vicina all'Europa e deve ritrovare uno spirito di multilateralismo, solidarietà e della cooperazione.
Questa frase ha acceso qualche lampadina. Sembrava infatti rivolta a Conte, che dice sempre di voler coinvolgere tutte le parti sociali e politiche (dunque anche l'opposizione) in questo periodo durissimo, difficile, unico nella storia. E poi, regolarmente, non lo fa. L'ultimo decreto non solo non è stato discusso, ma neanche messo sotto il naso di Salvini e Meloni prima di essere firmato.
salvini mattarella
Invece secondo Mattarella la maggioranza deve tenere più conto dell'opposizione. Di fatto, inviando questo messaggio ''subliminale'' fatto di solidarietà e cooperazione, ha espresso per la prima volta la sua preoccupazione per la tenuta del governo. Perché chiunque vede lo sfaldamento dei 5 Stelle, che perdono un senatore a settimana.
La collegialità sarebbe stata utile anche in vista dei (prevedibilissimi) atti di guerriglia urbana contro il mezzo coprifuoco di Conte. Fratelli d'Italia e Lega ovviamente non hanno appoggiato le devastazioni, ma parecchi tra i loro esponenti soffiano sulla protesta (pacifica ma incazzata) di migliaia di esercenti.
Se Conte voleva renderli partecipi dell'azione di governo, non ci è riuscito. Anzi li ha stimolati a mettersi dalla parte di chi lo contesta anche con manifestazioni di piazza.
Insomma dal Quirinale è arrivato il solito messaggio: sosteniamo questo governo, ma nessuno è insostituibile ma non pensare che tu sia una persona insostituibile. Anche in un'era di pandemia si trova un modo di fare un governo di concordia nazionale.
Il messaggio è arrivato a Berlusconi che oggi ha messo a disposizione i suoi voti attraverso un editoriale sul ''Giornale'', ma solo se Conte si mette sulla retta via della collegialità.
giorgia meloni matteo salvini antonio tajani a catania 1
Ma ci sono stati anche contatti tra Quirinale e Salvini. Dal Colle il messaggio è stato chiaro: questi atti di teppismo e sommossa non possono essere presi sottogamba. Per andare contro il premier non si può dare l'impressione di solleticare i facinorosi. Serve unità nazionale. Per questo è poi uscita questa ANSA di Salvini:
SALVINI, GOVERNO CI ASCOLTI, DA SOLO NON VA DA NESSUNA PARTE
(ANSA) - Il governo "ci ascolti, non chiediamo posti e poltrone. Chiediamo ascolto, collaborazione, coinvolgimento perché mi sembra che Conte con questo governo abbia dimostrato che da soli non si va da nessuna parte". Così il leader della Lega Matteo Salvini commentando l'appello all'unità di Silvio Berlusconi a margine della protesta degli chef al Pantheon a Roma. "Penso che il governo abbia perso 6 mesi di tempo, stavano festeggiando la vittoria sul virus e purtroppo stanno ricominciando a chiudere tutto - ha aggiunto - E penso che se ci avessero ascoltato, se avessero potenziato il trasporto pubblico e gli ospedali invece di perdere tre mesi dietro ai banchi con le rotelle della Azzolina e i monopattini elettrici della De Micheli... ".
BERLUSCONI FINGE DI NON VEDERE CONTE E NON LO SALUTA
C'è un ostacolo a questa nuova spinta unitaria, la data del 13 novembre, quando gli Stati Generali del Movimento 5 Stelle dovranno re-incoronare Luigi Di Maio capo politico (con direttorio o senza). Fino a quel momento, il movimento acefalo non può essere considerato affidabile per un nuovo assetto istituzionale. Invece con il ritorno di Giggino al vertice, tornerà anche il rapporto privilegiato con Ugo Zampetti, che era al vertice di Montecitorio quando Di Maio era vice-presidente della Camera durante il suo mandato, e gli ha fatto da mentore nelle istituzioni che contano.
Spente le fregole di Dibba e rimesso sul trono Giggino, il M5S avrà compiuto la sua definitiva metamorfosi da movimento a partito di governo. A quel punto si potrà anche fare un discorso sull'allargamento della maggioranza a Forza Italia (e non solo?).
Il Colle non ha gradito il paraculismo di Matteo Renzi che prima lascia che i suoi ministri non facciano un fiato sul Dpcm, poi vede la malaparata delle piazze e attacca Conte. E infatti oggi oltre a quella di Salvini è uscita la dichiarazione di Marcucci, ex renziano rimasto nel Pd che oggi sta con Delrio, che attacca l'ex leader e invoca un ''comitato di salute pubblica''.
COVID:MARCUCCI, È EMERGENZA, FARE COMITATO SALUTE PUBBLICA
matteo renzi andrea marcucci
(ANSA) - "E' un appello urgente a tutti i partiti, a tutti i gruppi parlamentari. Siamo in una situazione di emergenza del Paese, si abbandonino gli istinti alla rivolta, e le provocazioni. Il Governo faccia la prima mossa e costituisca un comitato di salute pubblica, condividendo le informazioni e le decisioni, serve un luogo vero di unità nazionale. Le opposizioni facciano un passo indietro: ci sono momenti, in cui viene prima il Paese". Lo afferma il capogruppo Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci.
Conte di questi sommovimenti politici è consapevole fino a un certo punto, perché gli manca il suo braccio destro quarantenato, quel Casalino che gli gestisce anche le sinapsi, i rapporti con politici e gli fa la rassegna stampa. In più, l'altro suo consigliere preferito, Marco Travaglio, gli ha riservato un editoriale critico due giorni fa. La colpa del premier? La lesa maestà di non aver fatto leggere in anteprima il dpcm al direttore del ''Fatto''. Non a caso, ieri ecco apparire la lettera di Conte al giornale di Travaglio…
La preoccupazione di Mattarella l'ha espressa il capo della polizia Franco Gabrielli: la situazione si regge per un soffio. Se in questi scontri dovesse scapparci un morto, tutto potrebbe precipitare di colpo.
Il comunicato finale del Consiglio Supremo di Difesa:
franco gabrielli foto di bacco
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto oggi, al Palazzo del Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa.
Alla riunione hanno partecipato: il Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Giuseppe Conte; il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Luigi Di Maio; il Ministro dell’Interno, Dott.ssa Luciana Lamorgese; il Ministro della Difesa, On. Lorenzo Guerini; il Ministro dell’Economia e delle Finanze, On. Prof. Roberto Gualtieri; il Ministro dello Sviluppo Economico, Sen. Stefano Patuanelli; il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Gen. Enzo Vecciarelli.
protesta per le misure anti covid scontri a torino 3
Hanno altresì presenziato il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, On. Riccardo Fraccaro; il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Dott. Ugo Zampetti; il Segretario del Consiglio Supremo di Difesa, Gen. Rolando Mosca Moschini.
Il Consiglio, dopo aver espresso riconoscenza a tutte le articolazioni della Difesa, che stanno fornendo il loro prezioso contributo, con assetti sanitari, logistici e operativi, alla risposta nazionale alla pandemia da COVID-19, ha fatto un punto di situazione sulle principali aree di instabilità e sulla presenza delle Forze Armate nei diversi Teatri Operativi.
L’emergenza sanitaria ha prodotto una crisi globale con conseguenze di natura sociale ed economica che rischiano di accentuare la conflittualità in diverse aree del mondo. È indispensabile in questa fase un rilancio del multilateralismo, della solidarietà e della cooperazione in tutti i campi.
protesta per le misure anti covid un momento degli scontri a milano
Il terrorismo transnazionale resta una minaccia, soprattutto nelle aree più fragili. La criticità dell’attuale situazione impone di non abbassare la guardia e di continuare a contribuire con decisione alle iniziative tese a contrastare il fenomeno.
L’innalzamento del livello della tensione nel Mediterraneo Orientale desta preoccupazione. Il Consiglio ha auspicato il rispetto delle convenzioni internazionali e un’azione coordinata volta a scongiurare i rischi di escalation, al fine di garantire la stabilità di un’area strategica per gli interessi nazionali.
In Libia è essenziale uno sforzo congiunto della Comunità Internazionale affinché la tregua in atto possa essere consolidata senza le ingerenze di attori terzi, permettendo una soluzione diplomatica gestita dalle Nazioni Unite che vada ad esclusivo vantaggio del popolo libico.
protesta per le misure anti covid un momento degli scontri a milano
Il Consiglio ha espresso vicinanza al popolo libanese, duramente colpito dalla sciagura del porto di Beirut. L’Italia conferma il proprio impegno a ogni forma di collaborazione orientata a consentire una rapida risoluzione dell’emergenza e un ripristino della normalità.
In Iraq e Afghanistan si conferma il forte impegno a sostenere lo sforzo internazionale nella lotta al terrorismo. L’impiego dei contingenti nazionali dovrà avvenire con approccio condiviso e in stretto coordinamento con gli alleati.
La NATO e l’Unione Europea restano i pilastri della politica di sicurezza e difesa nazionale. L’Italia è impegnata con convinzione nel preservare e rinnovare la valenza delle due Istituzioni, fondamentali per la pace e la prosperità dei popoli. In un contesto reso più instabile dagli effetti della pandemia, la saldezza di questi Organismi costituisce un punto di riferimento per il rilancio dei Paesi membri.
Il Consiglio ha quindi analizzato il processo di ammodernamento delle Forze Armate. Gli investimenti della Difesa favoriscono lo sviluppo dell’intero Sistema Paese e fungono da traino soprattutto nei settori ad elevata tecnologia. È auspicabile coniugare la maggiore richiesta di sicurezza con le opportunità di crescita offerte dal comparto. Ciò richiede certezza nell’allocazione pluriennale delle risorse, anche per consentire una proficua sinergia con l’Industria nazionale della Difesa e dell’Aerospazio.
scontri a piazza del popolo forza nuova e ultras contro le misure anti covid 5
In tale quadro, si è infine convenuto sulla necessità di effettuare una verifica della Legge 244/2012 "Revisione dello Strumento Militare Nazionale", al fine di individuare eventuali correttivi in relazione al mutato contesto di riferimento, e di procedere al completamento del processo di riforma della Difesa in senso unitario e interforze, in linea con i dettami della Legge 25/1997.