Estratto dell’articolo di Diego Longhin per “la Repubblica”
matteo salvini al salone nautico di genova
Al governo Meloni non bastano le sanatorie e le rottamazioni già previste. Dalle parti di Palazzo Chigi è allo studio anche il varo di un nuovo condono edilizio. Ad agitare il tema è il vicepremier Matteo Salvini. Il titolare delle Infrastrutture e dei Trasporti ha scelto la platea dell’assemblea di Confedilizia per sollevare di nuovo la questione. Il rischio è quello di un colpo di spugna sulle case abusive? Di un altro aiuto per i furbetti? Salvini parla di «piccole irregolarità», ma la parola condono fa scattare subito la reazione di tutte le opposizioni, in particolare dei Verdi, che annunciano le barricate in Parlamento: «È una proposta “criminogena” perché incentiverebbe a compiere ulteriori abusi».
matteo salvini - question time alla camera
Posizioni che non impensieriscono Salvini che vuole tirare dritto. Anzi. L’uscita sembra finalizzata a inserire anche il condono edilizio nel menù delle opzioni per recuperare risorse per la legge di Bilancio. Anche perché il capo del Carroccio ritira fuori il tema a una manciata di giorni dal varo della Nadef, documento in cui il governo dovrà inserire le indicazioni macro sulla prossima Finanziaria. «Lo dico senza ipocrisia: ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?», ha chiesto il ministro delle Infrastrutture dal convegno di Piacenza.
matteo salvini francesca verdini
In questo modo, ha sottolineato Salvini, «lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene: penso che sia un ragionamento su cui andare avanti con coraggio fino in fondo».
Sempre sul tema casa […] Salvini difende chi affitta per pochi giorni e utilizza le piattaforme web: «La proprietà privata è sacra», dice. E aggiunge: «Ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile. Non penso che sia lo Stato che debba eticamente decidere dei tuoi due o tre appartamenti che cosa ne vuoi fare».
Le opposizioni però sono pronte a dare battaglia sul condono. L’ultimo fu lanciato nel 2003 e al ministero dell’Economia c’era Giulio Tremonti. […]