Mattia Feltri per "La Stampa"
VALENTINA CUPPI
Che pensereste di un partito (il Pd) incapace di far eleggere in Parlamento il suo presidente? O non conta niente il partito o non conta niente il presidente, giusto? Il presidente si chiama Valentina Cuppi, lo è da due anni e mezzo e da tre è il sindaco di Marzabotto. Donna e sindaco di Marzabotto: suggestivo.
Praticamente un poster. Mi spiace scriverlo e la mia solidarietà va a lei, a Valentina Cuppi, di cui abbiamo memoria perché una delegazione del Pd andò al Quirinale, gennaio 2021, ed erano quattro uomini e una donna, e all'uscita i quattro uomini scendevano lo scalone affiancati, e lei dietro, sola.
ENRICO letta piazza del popolo
Era, appunto, Valentina Cuppi. La presidente ornamentale, la mascotte della lotta al gender gap di un partito fervido nell'insegnare al mondo troglodita quanto è moralmente elevato battersi per la valorizzazione delle donne. E cioè un partito guidato da un uomo e costituito da correnti guidate da uomini, la notte della tregenda elettorale valorizza Debora Serracchiani mandandola davanti alle telecamere, a mettere la sua faccia di donna sul disastro.
alessia morani con la mascherina 1
Il risultato del disastro è: diciannove per cento, centodiciannove eletti, ottantatré uomini, trentasei donne. Com' era quella della parità di genere? Delle pari opportunità? Del cinquanta e cinquanta? L'ha detta giusta Alessia Morani, donna intelligente e infatti non rieletta: è anche colpa di noi donne, che nel Pd facciamo quello che dicono gli uomini.
DEBORA SERRACCHIANI
Bene, l'occasione è adesso. Candidino al congresso una di loro, la votino tutte: demolirebbero le correnti, si libererebbero dei padrini e chissà, forse entrerebbero nella stanza del segretario, e senza chiedere permesso.
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