Mattia Feltri per “la Stampa”
EMENDAMENTI
Mentre il governo rifinisce il Decreto Liquidità a colpi di coltello fra i ministri, e già mette la testa sul Decreto Cura Italia 2, il Parlamento comincia a lavorare sul Decreto Cura Italia 1, per modificarlo e trasformarlo in legge. Se siete presi da vertigini, tenetevi saldi. Sarà infatti appassionante verificare il numero di articoli che comporranno il Decreto Liquidità, chiamato a distribuire qualche centinaio di miliardi, e quanti emendamenti proporrà il Parlamento per indirizzarli meglio, a suo frastagliatissimo giudizio, dal momento che il Decreto Cura Italia 1, che di miliardi ne distribuisce 25, di articoli ne ha 127, e gli emendamenti sono 1.021, contenuti in cinque volumi per un totale di quasi mille e cinquecento pagine. Stese a terra, occuperebbero circa un ettaro.
EMENDAMENTI
L' aspetto più entusiasmante, diciamo così, è che gli emendamenti appartengono sia alle opposizioni sia alla maggioranza, impegnata a correggere il lavoro del suo governo, punto su punto, comma su comma, con centinaia di proposte. Come dice saggiamente l' ex ministro Giulio Tremonti, è piuttosto sconfortante lo squilibrio fra i tempi dell' urgenza e la quantità degli emendamenti: il lavoro non si concluderà prima di metà maggio. Per carità, sarà tutto importantissimo, ma per darvi l' idea ecco un emendamento fra i mille: «Dopo il comma 5 inserire il seguente "All' articolo 1, della legge 27 dicembre 2019, n.160, il comma 147 è sostituito dal seguente: le amministrazioni di cui all' articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001». Poi, quando diciamo degli euroburocrati, dedichiamo un pensiero commosso ai maestri: gli italoburocrati.
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