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    “MATTIA LUCARELLI E FEDERICO APOLLONI ERANO PIENAMENTE CONSAPEVOLI DELLO STATO DI ALTERAZIONE DELLA RAGAZZA” - LE MOTIVAZIONI DELLA CONDANNA A 3 ANNI E 7 MESI DEI DUE GIOCATORI PER VIOLENZA SESSUALE SU UNA STUDENTESSA AMERICANA DOPO UNA SERATA IN DISCOTECA - “NON È STATO UN ATTO DI GOLIARDIA MA UNO STUPRO DI GRUPPO SU UN OBIETTIVO SESSUALE MOLTO AMBITO” – LA VITTIMA: “ERO UBRIACA, CONFUSA. NON VOLEVO AVERE RAPPORTI CON NESSUNO DI LORO, TANTO MENO IN GRUPPO. DOPO QUESTI FATTI HO INTRAPRESO UN..."


     
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    Sandro De Riccardis per repubblica.it - Estratti

     

    federico apolloni mattia lucarelli federico apolloni mattia lucarelli

    Non è stato un atto di goliardia, ma uno stupro di gruppo, con un’azione collettiva finalizzata a sopraffare la vittima che si trovava in stato di alterazione. Dopo la condanna a tre anni e sette mesi in abbreviato per Mattia Lucarelli e Federico Apolloni (e a pene tra due anni e cinque mesi e due anni e otto mesi per altri tre imputati) per la violenza di gruppo commessa ai danni di una ragazza americana di 19 anni, nella notte tra il 26 e il 27 marzo 2022, arrivano le motivazioni del gup Roberto Crepaldi.

     

    Per il giudice “non si è trattato di un disinteressato momento di goliardia tra ragazzi giovani che hanno appena trascorso una serata in discoteca, ma di una vera e propria azione collettiva – scrive il magistrato - volta a carpire il consenso della persona offesa ad atti sessuali con il maggior numero di loro, nonostante la piena consapevolezza dello stato di alterazione della persona offesa".

     

    mattia cristiano lucarelli mattia cristiano lucarelli

    Per i due principali imputati, calciatori dilettanti, difesi dagli avvocati Leonardo Cammarata e Laura Formichini, il giudice sostiene che “può ritenersi provato con certezza che gli imputati abbiano carpito il consenso della persona offesa mediante un'attività di persuasione, da un lato, finalizzata a superarne l'iniziale dissenso e, dall'altro, che ha strumentalizzato lo stato di disorientamento dovuto all'ubriachezza della vittima, così inducendola a subire atti sessuali ai quali si sarebbe altrimenti opposta".

    FEDERICO APOLLONI FEDERICO APOLLONI

     

    (…). “Mi sono trovata in un appartamento sconosciuto, ricordo di essere salita per le scale e la sensazione di barcollare. Ero ubriaca, confusa. Non volevo avere rapporti con nessuno di loro, tanto meno in gruppo. Stavo muovendo la testa continuando a dire di no. Dopo questi fatti ho intrapreso un percorso in terapia”.

     

     

    Il giudice Crepaldi sottolinea come “la persona offesa fosse palesemente ubriaca e gli imputati ne fossero perfettamente a conoscenza", elementi che emergono anche dai “frammenti dei video, dai quali i ragazzi ironizzano sulla serata trascorsa e sulla sua condizione".

    CRISTIANO E MATTIA LUCARELLI CRISTIANO E MATTIA LUCARELLI mattia lucarelli 1 mattia lucarelli 1 mattia lucarelli mattia lucarelli

     

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