ALBERTO MATTIOLI per la Stampa
L' aggettivo che descrive meglio il festival è: lungo. Ricorda certi Wagner che sembra siano sempre sul punto di finire ma non finiscono mai. Prima della quarta interminabile serata, fra i giornalisti segregati in Sala stampa correvano voci incontrollate, tipo Fantozzi deportato alla proiezione della Corazzata Potemkin: stasera finisce alle due del mattino, no alle due e 25, anzi alle 2 e 42.
amadeus fiorello ferro
Visto che i giornali si stampano prima, vi aggiorneremo domani (nell' improbabile caso di sopravvivere, ovvio). Amadeus si sforza di dare un minimo di ritmo, ma la scaletta è talmente inzeppata di tutto e di più da non finire praticamente mai.
Anche ieri il festival vero e proprio è iniziato intorno alle 22. Prima sono state sbrigate semifinale e finale dei giovani, anzi le Nuove proposte che poi, a giudicare dalla loro musica, tutto sembrano meno che nuove.
Tempi biblici anche qui. Già le buste col verdetto non arrivano mai, poi dopo l' abolizione delle vallette non c' è nemmeno più qualcuno di leggiadro aspetto per portarle al presentatore.
Comunque ha vinto Leo Gassmann, nipote e figlio di, 22 anni, battendo in finale Tecla, 16.
Gassmann jr. piacerà moltissimo alle ragazzine; i diversamente giovani possono forse perdonargli la canzone ma non la tuta con la quale si è appalesato. Il Premio della critica è andato ai torinesi Eugenio in Via di Gioia, eliminati dalla giuria demoscopica già nella prima serata, e quello della Sala stampa a Tecla. La solita divergenza fra élite e popolo.
fiorello ferro
Per il resto, il festival cita già sé stesso. Amadeus continua a indossare smoking in carta stagnola e Fiorello a presentarsi in costume, stavolta da Cantante mascherato con testa da coniglio: «Sono il figlio di Milly Carlucci». Poi toglie la maschera e si scopre che si è di nuovo imparruccato da Maria De Filippi, «ma sotto ho la tutina di Achille Lauro». Fiore uno e trino ma sempre divino. Solo lui può fare un monologo sulla pipì facendo ridere tutti e in più restando elegante.
fiorello ferro 2
Poi canta in itagliese Quando, quando, quando davanti all' illustre autore, Tony Renis, ed è subito Broadway. Insomma, non è una novità neanche che questo sia soprattutto il festival di Fiorello. A proposito: fra lui e Tiziano Ferro è scoppiata la pace, celebrata dal duetto su Finalmente tu concluso da un bacio sulle labbra. E adesso gli opposti fan possono smettere di mandarsi reciprocamente a quel paese sui social.
Le canzoni sono sempre quelle e ci vengono inflitte tutte e 24.
FERRO FIORELLO
Molto applaudito chi sfugge alla lagnosità dominante, tipo Francesco Gabbani e i fantastici Pinguini Nucleari Tattici. Però nella classifica provvisoria sono rispettivamente secondo e terzi; in testa c' è Diodato. Applausi e fischi all' ingresso di Achille Lauro vestito da diva Anni 20. Il turn over femminile prevede invece due nuove non vallette. Antonella Clerici di rosso vestita fa la brava presentatrice. Amadeus va a baciare i genitori in platea e lei: «Goditeli finché li hai», al che scopre che gli Amadei senior sono anche dei signori perché non fanno gli scongiuri, o almeno non si fanno vedere. Poi c' è la modella Francesca Sofia Novello. E' lei che, spiegò Amadeus nella famigerata conferenza stampa, sa stare al suo posto, un passo indietro rispetto al celebre fidanzato, Valentino Rossi. Ne è nata una polemica al cui confronto la guerra dei Trent' anni è uno screzio fra amici. Ora Amadeus ci scherza perfino sopra. Lei non sa fare nulla a parte sorridere, ma lo fa bene.
leo gassmann
Acclamato Vincenzo Mollica che va in pensione.
Intanto imperversano la superstar Dua Lipa, Ghali, Gianna Nannini, Coez e chi più ne ha più ne ascolti. Il Sanremone rotola mesto verso l' alba.
Solita profezia sugli ascolti: saranno ottimi anche stavolta. Ormai lo si guarda per rassegnazione, o come prova di resistenza fisica (altro che maratona, signora mia).
LA LETTERA DI TIZIANO FERRO A FIORELLO