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    L’UOMO DEL MONTE HA DETTO “SCUSA”. MA SOLO PER NON PERDERE L’INGAGGIO IN RAI - MAURO CORONA, DOPO LE OFFESE A BIANCA BERLINGUER, FA DIETROFRONT GIUSTIFICANDOSI: “SONO NERVOSO, NON TOCCO ALCOL DA 40 GIORNI E DOPO QUARANT’ANNI DI BEVUTE HO DEGLI SCOMPENSI. MI ACCORGO DI ESSERE AGGRESSIVO E INTOLLERANTE”  


     
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    Gianluca Veneziani per “Libero quotidiano”

     

    MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

    L'uomo del monte ha detto "Scusa". Dove non poterono l'indignazione della conduttrice e il discredito pubblico da parte delle femministe, riuscì il timore di perdere l'ospitata fissa e di conseguenza un bel po' di quattrini. E così l'alpinista-scrittore Mauro Corona, volto noto di Cartabianca, il programma condotto da Bianca Berlinguer, dopo aver offeso la giornalista dandole della «gallina», è tornato sui propri passi, si è cosparso il capo di cenere (sporcandosi i capelli ancora di più) e ha fatto richiesta di perdono a "Bianchina". senza vino Intervenendo al programma radiofonico di Daria Bignardi, L'intrusa su Radio Capital, Corona ha ammesso di essersi «espresso da maleducato, cafone e rozzo», accorgendosi che «non era il caso di reagire in quel modo, soprattutto in tv»; e pertanto ha chiesto «scusa alle persone che hanno sentito e soprattutto a Bianca Berlinguer» dopo che «la mia coscienza mi ha detto: sei un cretino».

     

    MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

    Corona ha anche motivato le ragioni per le quali ha offeso la conduttrice, spiegando che «non è stata una reazione sessista. In tutti i miei libri la donna ne esce con dignità e onore, figuriamoci se nelle mie intenzioni volevo offendere le donne». Ma che tutto è stato dovuto a un attacco collerico in quanto «sono abbastanza nervoso, da 40 giorni non tocco una goccia d'alcool e, dopo anni di bevute, ho degli scompensi. Mi accorgo di essere abbastanza aggressivo e intollerante».

     

    È la prima volta che qualcuno giustifica la propria reazione verbale violenta non con il fatto di aver bevuto troppo, ma con il fatto di non aver bevuto affatto. Offesa in stato di mancata ebbrezza. Scusate, non ero lucido, non ho bevuto neppure un bicchierino Ora, non crediamo affatto che Corona sia sessista, però la sua difesa pare deboluccia. Non è che più del vino c'entra il grano? L'ospite della Berlinguer è consapevole che una sua mancata conferma nella trasmissione gli costerebbe un bel danno, essendo la sua presenza ben remunerata dal servizio pubblico.

    MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

     

    E allora Cartabianca val bene una Scusa, e che si adduca pure il pretesto dell'astinenza dal bianchino per farsi riaccogliere da Bianchina. giochino Al di là del caso specifico, è evidente che nel programma si è costruito un gioco delle parti, un teatrino in cui Bianca e Mauro, la conduttrice snob e il rude montanaro, battibeccano e si lanciano frecciatine. In questa sceneggiatura, che frutta al programma ottimi riscontri di audience, ci sta che ogni tanto si alzino i toni e la tensione.

     

    Solo che, nell'ultima puntata, si è inserito un elemento imprevisto: la presunta offesa sessista. E questo ha fatto crollare il giochino: quando Corona ha detto «Stia zitta una buona volta, gallina. Altrimenti la mando in malora e me ne vado. Da stasera la trasmissione se la conduce da sola, gallina», la Berlinguer in primis ha perso le staffe replicando «Non posso accettare che lei diventi maleducato e sgradevole, insultandomi», e poi è intervenuta direttamente la Rai parlando di una violazione «dei principi etici volti a promuovere la parità di genere» e annunciando di voler «intraprendere tutte le azioni del caso nei confronti di Corona».

    MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER

     

    Ecco, considerando che lo scrittore-alpinista non fa altro che corrispondere al personaggio di Corona-vir, ossia di uomo irsuto, burbero e un po' rozzo, e considerando che a volte basta una battuta per spegnere le polemiche, fossimo stati nella Berlinguer avremmo risposto a tono, sempre in chiave zoomorfa: «Se io sono una gallina, lei è una capra». Tanto, da bravi animali televisivi, sanno benissimo entrambi di avere bisogno l'uno dell'altra.

     

     

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