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Confermato quasi integralmente il sequestro dei beni a carico dell’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova, Giovanni Mazzacurati, al quale la Procura regionale della Corte dei conti del Veneto contesta un danno erariale di oltre 21 milioni di euro in relazione alla vicenda dello scandalo Mose.
CANTIERE DEL MOSE
Lo ha stabilito la Corte dei Conti del Veneto accogliendo in gran parte le richieste formulate dal procuratore Paolo Evangelista e dal viceprocuratore Alberto Evangelista. Il sequestro riguarda la parte di buonauscita del Cvn non ancora incassata pari a 1,154 milioni di euro (su 7 milioni complessivi), quote sociali della società Ing. Mazzacurati Giovanni; un quinto della pensione per circa 110 mila euro e un conto corrente.
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