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Il candidato amico di Giancarlo Abete e Gianfranco Fini, Andrea Abodi, non va oltre i 10-11 voti (ne servivano almeno 14 su 20) e di fatto e' praticamente tagliato fuori dalla corsa per la presidenza della Lega Serie A. Più' di tanti voti difficile ottenerli. Una linea che ha visto fallire anche la mossa a sorpresa di Juve-Inter stranamente alleate di appoggiarlo insieme contro le altre grandi.
Il blocco del Milan, della Lazio e del Genoa ha fatto proprio muro e i 6 voti al commercialista Ezio Maria Simonelli sono serviti anche e soprattutto ad evitare l'elezione dei Abodi. Ma Simonelli e' comunque lanciato perche' partiva da zero.
Il navigato Maurizio Beretta resta alla guida protempore della Lega. La prossima assemblea sara' l'11 gennaio. Tre giorni prima dell'elezione del presidente della Federcalcio a Roma. Abete (non candidato finora da nessuno) sperava nell'affermazione dell'amico Abodi per avere una candidatura autorevole.
Invece niente e tutto ora puo' succedere per la Figc. Tavecchio (Dilettanti) e' ben appoggiato. E a Milano? Puo' anche accadere che Beretta resti in carica finche' non si varera' il nuovo statuto. Magari lavorando a stretto contatto con Simonelli. Abodi ora deve decidere se acchiappare il posto tenuto caldo dai presidenti della B (che infatti sono di serie B) e farsi eleggere il 28 dicembre. O sperare in chissa' chi e ripresentarsi l'11 gennio ancora per la A.
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