DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Daniele Sparisci per corriere.it
Palla al centro, il calcio in tv segna una svolta a pochi giorni dall’inizio del campionato (13 agosto). L’app di Dazn sbarcherà su Sky, sarà accessibile attraverso decoder e verrà creato un canale satellitare che contribuirà a risolvere i vecchi problemi di trasmissione legati alla connessione internet. L’accordo è imminente, sarà annunciato nei prossimi giorni. L’intesa è stata raggiunta dopo un lungo lavoro di «diplomazia» fra più parti e fornisce un assist importante per la serie A. Ecco quindi le domande e risposte fondamentali per capire come cambia la situazione per questa nuova stagione.
1. Com’è nata la svolta?
Tutto nasce dalla fine del rapporto di esclusiva che Dazn aveva con Tim, ufficializzato mercoledì. La modifica dell’alleanza richiesta dall’operatore telefonico — in base alla quale otterrà uno sconto sul pagamento dei diritti per le partite — ha lasciato la piattaforma di streaming libera di cercarsi nuovi partner. E il primo pensiero è andato a Sky, con la quale in passato i rapporti non erano stati serenissimi.
Molto è cambiato da allora, in termini di management e di visioni commerciali, altri accordi simili potranno essere stretti con altri operatori e produttori di dispositivi. C’è soddisfazione da parte di Stefano Azzi, ad di Dazn Italia: «Tim è un partner strategico dal punto di vista tecnologico di distribuzione e continuerà ad esserlo. La modifica dell’accordo permetterà l’ulteriore ampliamento delle modalità di accesso per gli utenti».
2. Cosa significa avere un nuovo canale satellitare su Sky?
Dazn ha bisogno di far crescere visibilità e ricavi, e Sky dall’altra parte in questo modo può offrire ai suoi abbonati una porta d’ingresso a tutto il campionato attraverso l’ambiente Sky Q . Il punto chiave riguarda la creazione di un canale satellitare con un palinsesto composto da una selezione dei migliori contenuti di Dazn, che oltre alla serie A spaziano dal calcio estero (Liga, Major League Soccer, per esempio) a boxe, football americano, Ufc, golf.
3. Che cos’è il device unico?
È, in sostanza, la possibilità di guardare sia le partite di Dazn che quelle di Sky sulla piattaforma satellitare di Sky. Per chi guarda dal divano sarà una bella comodità poter accedere ai programmi da un unico device , con un unico telecomando e con la risoluzione forse definitiva dei problemi di trasmissione.
4. Perché restano due abbonamenti diversi?
Perché, di fatto, fino al giugno 2024 Dazn resterà l’unico player titolare di tutte e 380 le partite stagionale della Serie A; Sky ne avrà 3 a giornata in coesclusiva. In sostanza, la situazione è diversa dal passato quando il canale Dazn si poteva trovare nel bouquet di Sky (all’epoca al numero 209). Ora si tratta semplicemente della creazione di una «porta» d’accesso in più su Sky per gli abbonati di Dazn. Ecco perché, se si vuole vedere tutte le partite, bisognerà continuare a pagare due abbonamenti. Uno per Sky e l’altro per Dazn.
5. Quali saranno i costi per il tifoso?
In termini di spesa per l’utente cambierà poco o niente. I prezzi comunicati nelle scorse settimane da Dazn rimarranno invariati: l’offerta «Plus» costerà a 39,90 euro al mese e permetterà la visione dei contenuti sportivi contemporaneamente da due device, mentre l’offerta «Standard» da 29,90 euro al mese consentirà la visione da un solo dispositivo alla volta o da due diversi ma collegati alla stessa rete domestica. Quelli di Sky dovrebbero restare gli stessi dei pacchetti attuali. E per ora l’ipotesi di offerte «speciali» non sembra all’ordine del giorno.
6. Quali sono i vantaggi per il tifoso?
Lo sbarco sulla piattaforma Sky garantisce a Dazn una copertura del territorio nazionale ancora maggiore perché non più legata solo alla connessione internet, ma al satellite. Questo, ovviamente, contribuirà a risolvere il problema delle trasmissioni interrotte che avevano creato non pochi malumori presso gli utenti nelle ultime stagioni.
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