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FLASH! - OGNI GIORNO, UNA TRUMPATA: NON SI SONO ANCORA SPENTE LE POLEMICHE SULL'IDEA DI COMPRARSI…
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
1- UN PAESE IN VENDITA
Scherzetti tra SuperMario, ieri, con la Bce che usa una valutazione di Moody's per lanciare l'ennesimo allarme continentale. Pare che Drogo Draghi si sia dimenticato di avvisare il Rigor Montis, così i tedeschi non diranno più che abbiamo una quinta colonna italiana all'Eurotower.
In compenso, con il ritorno della mitica golden share, partono ufficialmente i saldi di Stato. La vera notizia, oggi, è nascosta nel suo raggio di azione. Per esempio, per Finmeccanica vale sugli armamenti, ma non su energia e cantieristica. Insomma, a piazza Montegrappa sono al sicuro dagli appetiti tedeschi e americani solo Alenia, Oto Melara, Selex e Agusta Westland (Corriere, p. 35). Ma per vendere tutto il vendibile ci sarà bisogno di più tempo del previsto. E allora vai con la Cosa Montiana, orgia centrista per arrivare al 2018 in un sano clima da Requisizioni.
2- GOVERNARE CON IL TERRORE
"Bce: imprese a rischio insolvenza. Golden share del governo blinderà le aziende. La Banca centrale e i Paesi in crisi: siate pronti a intervenire per i fondi salva-Stati. Calano crescita e occupazione" (Repubblica, p. 1). Poi il giornale iper-Montiano, ma non Passeriano, ricorda giustamente: "Pagamenti bloccati per 75 miliardi. Così le nostre aziende stanno soffocando. E la bolletta elettrica è la più cara d'Europa" (p. 4).
Prima pagina de' paura anche per il Corriere: "I timori della Bce per l'Italia. Rischio insolvenze per le nostre imprese". Poi, una buona notizia mascherata da cattiva notizia: "Addio Btp, lo schiaffo della Goldman Sachs. L'esposizione verso Roma tagliata del 92% da 2,5 miliardi di dollari a 191 milioni" (Corriere, p. 2). Piccolo recupero di sovranità , nonostante il governo di Goldman Monti? Semmai lo "schiaffo" sarà per il loro illustre ex consulente.
Allegria anche sul Messaggero: "La Bce: per Roma e Madrid rimane il pericolo contagio". E soprattutto, devono farci sapere che in Grecia è "In vista una nuova stangata sulle pensioni" (p. 2). Sorprende tutti il Giornale di Littorio Feltri, al quale manca solo la direzione del Corriere, con una prima pagina leggermente autoreferenziale: "Donne e sinistra. Guerra al Corriere. In una pesantissima lettera interna, i giornalisti fanno a pezzi il direttore De Bortoli". Storia divertente, ma valeva davvero il titolone di prima pagina?
3- NASCONDERSI TUTTI DIETRO MONTI MARIO L'ARROTINO
Le supposte da prendere sono ancora tante e i partiti morenti non possono mettere la faccia dove milioni di italiani metteranno ancora il sederino. Ergo, apprendisti stregoni al lavoro in vista delle prossime elezioni. Il Corriere dà per fatto il pasticcione e si porta avanti: "Grande centro, il nodo dei ministri. Impegno possibile solo a fine legislatura. Tra ottobre e novembre la convention fondativa aperta alla società civile. I nomi di Bonanni e Marcegaglia" (p. 11).
Una Repubblica fondata sulle convention fondative? Sound cool! Non male anche questa: "Riccardi: politici e tecnici insieme. E Monti sarà i riferimento culturale" (Corriere, p. 11). Ognuno ha i riferimenti culturali che può avere.
Intanto il Cetriolo Quotidiano apre gli archivi e uccella l'Airone Passera, sempre desideroso di spiccare il volo: "Ilva, gli affari di Passera con Riva. Io ti finanzio, tu compri Alitalia. Il legame strettissimo tra Banca Intesa e il re dell'acciaio. L'industriale, sotto accusa a Taranto, e' il secondo azionista della compagnia con il 10 per cento" (p. 14). Oh, ma questo Riva ha tutte le sfighe del mondo.
4- NON FA SOSTA LA SUPPOSTA
"Comuni al verde. L'esecutivo anticipa i fondi. Poche risorse dall'Imu, stipendi a rischio. Subito 1,5 miliardi di trasferimenti previsti a ottobre" (Corriere, p. 6). Subito o a ottobre? Facciamo come i crediti delle aziende con lo Stato? "Tagli, legge di stabilità e debito. Monti accelera sulla fase due. Il professore deciso a dare nuovi segnali agli investitori stranieri" (Messaggero, p. 5). Ci marcia il Giornale: "Toh, il Pd ha un'ideona: âServe una tassa sui ricchi'" (p. 7).
5- UN BARONE E' PER SEMPRE
Non si ferma la moria di sottosegretari, figure caratteristiche della fauna italica da occupazione (di poltrone). "Indagato il sottosegretario Cardinale. âTruccò un concorso all'università . Aiuti alla figlia di un collega'. La difesa: chiarirò tutto" (Repubblica, p. 12). Libero giustamente s'incazza un po': "Un governo di inquisiti: sottosegretario a giudizio. E' il quarto ma il Colle non dice nulla" (p. 1)
6- NELLE SABBIE MOBILI CON I LIGRESTOS
Grana Uno: "Fonsai, pressing Antitrust su Unipol. L'authority: la compagnia ceda le azioni che detiene in Mediobanca. Il mandato da Banca Leonardo a Equita Sim. Pitruzzella a Cimbri: la quota va venduta anche fuori dal patto" (Corriere, p. 33). Grana Due: "Nel mirino della Procura anche i revisori di Fonsai. Perquisizioni a Torino negli uffici di Deloitte ed Ernst & Young" (Stampa, p.24).
Grana Tre: "Unipol raddoppia l'utile netto, ma non adegua le riserve sinistri. Ignorate le richieste Isvap. Fusione con fonsai nel 2013". Il 3 luglio scorso, "la vigilanza, appena autorizzato il piano di fusione con Fonsai, contestò via lettera la sottoriservazione di almeno 210 milioni nei sinistri "Rc auto e natanti" di costi attesi sotto 100 mila euro, ed espresse âprofili di criticità e dubbi' sulle riserve dei grandi sinistri".
La risposta di Carlo Cimbri è un attacco frontale all'Isvap: "Ci è sembrata un'indicazione più sulla spinta di pressioni esterne che una cosa naturale" (Repubblica, p. 23). Grana Quattro: "Unipol, più profitti ma S&P taglia il rating" (Giornale, p. 17)
Queste sono solo le grane di giornata. Qualcuno non vuole che i "compagni" crescano troppo? I Ligrestos portano così tanta sfiga?
7- MA FACCE RIDE!
"Stangata Antitrust sulle Ferrovie. Ostacolò la concorrente Arenaways. Multa da 300 mila euro" (Repubblica, p. 24). Trecentomila euro per le Ferrovie sono una "stangata"?
8- ULTIME DA UN POST-PAESE
"Un immigrato su dieci lascia l'Italia per la crisi. "Manca anche il lavoro nero". Crollano gli arrivi" (Corriere, p. 15). Si è avverato il sogno della Lega Nord. I risultati arrivano, se governi a cazzo per anni.
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