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ADDIO A LIMONOV – TEPPISTELLO, POLITICO, GRANDE SCRITTORE: È IL BOHÉMIEN RUSSO CHE VA A NEW YORK E PER SOPRAVVIVERE SI FA SODOMIZZARE DA UN NERO - AVVERSARIO DI PUTIN, È IL LEADER DEL PARTITO NAZIONAL BOLSCEVICO - "IL LIBRO DI CARRERE? HO LETTO SOLO 45 PAGINE. NON MI VEDO COME LUI MI DESCRIVE" – "COSA MI HANNO LASCIATO LE MIE RAGAZZE? DUE FIGLI" - ‘'SIAMO TUTTI TOPI IN GABBIA’’ - INTERVISTA
roberto d agostino eduard limonov sandro teti
È morto lo scrittore e militante Eduard Limonov. Lo annuncia il suo partito, secondo quanto riporta l'Interfax.
Poeta di 77 anni, autore di romanzi auto-biografici che hanno riscosso successo in Francia, Russia e altri Paesi, guerrigliero nella Guerra civile jugoslava al fianco dei serbi, fondatore con Alexander Dugin e leader del Partito Nazional Bolscevico (NBP, successivamente messo al bando), si descrive come un nazionalista moderato, socialista "della linea dura" e attivista dei diritti costituzionali.
Come avversario politico di Vladimir Putin ma anche dei neocomunisti e alleato dell'ex campione mondiale di scacchi e attivista liberale Garri Kasparov, Limonov è uno dei leader del blocco politico L'Altra Russia e fondatore del partito omonimo, erede legale del NBP.
2. NESSUN INUTILE RIMPIANTO
Vittorio Macioce per il Giornale
Eduard Limonov probabilmente non esiste. Non come tutti gli altri umani, perlomeno.
sandro teti roberto d agostino eduard limonov e olga mazzina
Non lo afferri, perché lui cambia, evapora, riappare, scappa e ritorna. È un mutaforma. È Eduard Veniaminovich Savenko, il figlio del commissario del popolo, del cekista con doppia vita, doppia famiglia, e notti insonni per i sensi di colpa. È il teppistello di Dzerzhinsk, la città industriale sul fiume Oka, non troppo lontano da Gorky.
sandro teti dago eduard limonov e olga mazzina
È il bohémien newyorkese che si atteggia a punk e per sopravvivere si fa sodomizzare da un nero. È il leader del partito nazional bolscevico e il fondatore del giornale Limonka, come una bomba a mano, a forma di limone. Naturalmente è anche il personaggio del romanzo di Emmanuel Carrère. Limonov lo puoi solo inseguire, come adesso, che sta a Roma e si racconta con in mano il suo nuovo libro: Zona industriale (Sandro Teti editore). È l' ultima immagine, per ora, che vuole dare di sé.
Ora scopriamo che ha un fratello.
«A quanto pare sì. È stata una sorpresa anche per me. Ha bussato una notte nella mia casa di Syry, il quartiere dove cartografo la metamorfosi della Russia e mi ha detto: sono il figlio di tuo padre».
Avete passato una notte a specchiarvi nello stesso padre. Poi non vi siete più visti, perché?
«Perché siamo russi. Voi italiani siete diversi, la famiglia, il sangue. Noi brindiamo al nostro destino».
Ha mai più incontrato Carrère?
«Certo. Tre volte, almeno».
roberto d agostino eduard limonov
Avete parlato del romanzo?
«No, anche perché io ho letto solo le prime 45 pagine. È una sua opera. Non deve piacermi. Carrère mi ha visto così, io non mi vedo come mi descrive, ma non è importante perché lui per me ha fatto una gran cosa. Mi ha presentato al pubblico di massa. Il suo romanzo è stato tradotto in 35 lingue. Ha avuto un successo strepitoso e impensato per lo stesso Carrère e, dunque, per me».
Chi è Limonov?
«Dipende da come mi sveglio la mattina».
Personaggio o autore?
«Io sono una persona in perenne mutamento e non credo sia possibile afferrarmi o rinchiudermi in qualche formula facile. Scrittore, personaggio, politico sono solo etichette che servono a rassicurare gli altri. A me piace evolvermi, ogni giorno, fino alla fine».
Ha rimpianti?
«No. Sono inutili».
Cosa le pesa di più della vecchiaia?
«Che qualcuno mi dica vecchio. Lo sono?».
Solo per l' anagrafe e la burocrazia.
«Appunto, quindi chi se ne frega. Sto bene, benissimo, sto da Dio. Mi sento al massimo della mia potenza».
Come il Faust di Goethe. Si vede simile a lui?
«A dir la verità, è da poco che ho compreso la sua grandezza, e proprio alla mia età, sono finalmente riuscito a comprendere davvero il dilemma di Faust. Quando, da giovanissimo, lo lessi per la prima volta, rimasi piuttosto deluso per il modo antiquato con cui si svolgeva la trama. Oggi, rileggendolo, il Faust mi appare la parabola di un uomo che vorrebbe allungare la propria vita all' infinito riempiendola di un senso superiore».
Lei si sente più russo o europeo?
«Io sono russo, ma vi ricordo che in Europa ci sono 118 milioni di russi. Di quale Europa poi stiamo parlando? L' Europa è tante cose. È la Ue. È l' euro. È l' Europa di Goethe e l' Europa che finisce agli Urali. È l' Europa con la Russia al centro».
Zona industriale è il ritratto delle sue ragazze. Cosa le hanno lasciato?
«Due figli».
Eduard Limonov
EMMANUEL CARRERE E LIMONOV
LIMONOV NELLA PIAZZA ROSSA
OTTOBRE ottanta LIMONOV A PARIGI
limonov boven
carrere limonov
Eduard Limonov
Eduard Limonov
limonov
LIMONOV A FIANCO DEI SERBI DURANTE LA GUERRA IN EX JUGOSLAVIA
LIMONOV A PARIGI NEL ottantatre
LIMONOV E CARRERE INSIEME A MOSCA
LIMONOV IN POLTRONA VERSIONE GIOVANE DANDY
LIMONOV AD UN CORTEO
limonov
LIMONOV ALLUSCITA DAL CARCERE
COPERTINA DEL LIBRO DI CARRERE SU LIMONOV jpeg
LIMONOV A PROCESSO NEL
LIMONOV CON TANJA A NEW YORK NEL
eduard limonov
il primo romanzo di limonov
limonov
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LIMONOV A FIANCO DEI SERBI DURANTE LA GUERRA IN EX JUGOSLAVIA 214958
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Eduard Limonov
limonov
limonov
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Limonov ed Elena Bulova
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Eduard Limonov
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