AFFITTASI PELLE! IN GIAPPONE LA PUBBLICITÀ VIAGGIA SULLE COSCE DELLE RAGAZZINE

DAGOREPORT

Dal "Daily Mail"
http://dailym.ai/16YSE0a

Viviamo in un mondo praticamente invaso dalla pubblicità. I messaggi promozionali ci raggiungono sui cellulari, ci seguono in metropolitana, ci piovono addosso mentre camminiamo per strada. Le metropoli ormai sono talmente "affollate" di comunicazioni che si finisce per ignorarle tutte.

Questo naturalmente è un problema per le agenzie di pubblicità, perché per farsi notare nel caos urbano e svettare sulla concorrenza bisogna inventarsi soluzioni sempre più particolari. Ma delle tante viste finora forse questa le batte tutte.

L'agenzia WIT ha pensato di stampare i messaggi promozionali sulle cosce di ragazze avvenenti. Non modelle "finte" (ormai ci si è abituati perfino a vedere tette e culi sui cartelloni pubblicitari) ma normali ragazzine che si fanno pagare per esporre sotto le corte gonne i marchi di aziende, prodotti o anche film.

Una strategia di marketing che gioca sulla civetteria delle ragazze (contente di mostrare le proprie forme, soprattutto se dietro compenso) e sull'arrapamento dei ragazzi, che hanno una scusa in più per dare una sbirciatina.

Naturalmente però ci sono dei "paletti": le ragazze devono avere almeno 18 anni e 20 amici sui social network. Si possono vestire come vogliono, anche se l'abbigliamento consigliato è gonna corta e calze per mette in risalto l'annuncio. La paga è buona, si possono guadagnare più di 75 euro al giorno, e inoltre il tatuaggio non è permanente.

C'è già chi in passato ha accettato di farsi tatuare per pubblicità. Nel 2005 l'americana Karolyne Smith si fece imprimere l'indirizzo internet di un casino online sulla fronte per più di 7.500 euro. Disse che le servivano per mandare il figlio a una scuola privata.

 

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