DAGOREPORT - 'STO DOCUMENTO, LO VOI O NON LO VOI? GROSSA INCAZZATURA A PALAZZO CHIGI VERSO IL…
Riccardo Bocca e Primo Di Nicola per "l'Espresso"
1. WWF ITALIA - CURA DIMAGRANTE PER IL PANDA
Cura dimagrante per i centri di recupero della fauna selvatica, le fattorie didattiche e le sezioni territoriali. Il Wwf Italia imbocca la via dell'austerità per adeguarsi alla richiesta della casa madre, il Wwf internazionale. Le molteplici attività promosse dagli italiani, lamentano da Gland, in Svizzera, dove ha sede il World Wildlife Fund, distolgono risorse ed energie dalle battaglie campali che si combattono a livello globale, in primis quella per arginare i mutamenti climatici provocati dal consumo di combustibili fossili.
La novità non è piaciuta a tutti i soci convenuti nella capitale a metà gennaio, per avviare le procedure di rinnovo del consiglio nazionale e per approvare il nuovo statuto. C'è chi avrebbe preferito che la dieta del Panda partisse da un ridimensionamento dei costi della struttura nazionale. «Sarà fatto anche questo», replicano dall'associazione. E aggiungono: «L'esigenza di concentrarsi sulle attività strategiche non è un problema solo italiano». Intanto, i voti favorevoli ai nuovi indirizzi sono stati 473, i contrari 63 e gli astenuti otto.Fa. Ge.
2. SEGGIOLE & POLTRONE - CANNATA ALLA CARICA
Giovanni Cannata è ovunque. Oltre alla nomina a commissario straordinario dell'Istituto nazionale di economia agraria, l'ex Rettore dell'Università del Molise è membro esterno del consiglio direttivo dell'Unicef Italia e presidente del conservatorio di Campobasso.
I prossimi tre anni, inoltre, sarà componente del Comitato di indirizzo del fondo nazionale per la formazione continua in Agricoltura. E tra le decine di poltrone accumulate nel tempo, ci sono pure quelle dell'Associazione industriali del Molise e del consiglio direttivo dell'Ente parco Abruzzo, Lazio e Molise. Senza scordare il consiglio di amministrazione della Banca dell'Adriatico e l'Accademia dei Georgofili, della quale risulta "socio corrispondente". Lu. Se.
3. LAZIO / A PROCESSO UN FEDELISSIMO DI ZINGARETTI
Cl. Pi. - Una brutta notizia per il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti: è stato rinviato a giudizio dal giudice Lidia Brutti, del Tribunale di Perugia, Michele Baldi, accusato di avere presentato firme false a sostegno della lista Movimento per Roma con cui ambiva a diventare governatore del Lazio nel 2010. Un personaggio importante per il presidente, dato che il consigliere regionale in questione è addirittura il capogruppo della lista civica che porta il nome del numero uno della Pisana.
Storia ricca e variegata, la sua. Baldi, infatti, è un protagonista a tutto tondo della vita politica capitolina passato da An a Forza Italia, dalla lista civica Movimento a quella di Zingaretti presidente, dal Campidoglio alla Regione. Nel 2010 si è lanciato per diventare lui governatore, ma le firme raccolte per presentare la sua lista finirono sotto la lente della Digos di Latina.
Il gip pontino Nicola Iansiti scoprì per caso di essere tra i sottoscrittori di quella lista con i suoi familiari, tra cui la figlia Serena, senza che il magistrato e i suoi cari avessero mai firmato. Il giudice presentò una denuncia, emerse che altre firme erano false, e poiché nel caso era coinvolto un magistrato, la vicenda è finita sul tavolo della giustizia di Perugia. Adesso si attende il passaggio cardine: il 5 marzo partirà nel capoluogo umbro il processo davanti al giudice Giuseppe Narducci. L'accusa è quella di falsità in scrittura privata.
4. FRANCO MILLECONVEGNI
L'assidua partecipazione di Daniele Franco, da maggio ragioniere generale dello Stato, a convegni e conferenze non andrebbe a genio ad alcuni ministri economici. A Palazzo Chigi e nei ministeri si accusa il pupillo di Mario Draghi alla Banca d'Italia, asceso al vertice della gestione dei conti dello Stato, di essere troppo "accademico", e di passare troppo tempo nelle conferenze di esperti di economia piuttosto che a trovare coperture per i provvedimenti del governo. Un disagio esplicitato in battutine, una delle quali rivolta all'interessato a una riunione: «Caro ragioniere generale, bentrovato tra noi! Nessun convegno oggi?», avrebbe chiesto ironicamente un ministro.B. C.
5. COMMEMORAZIONI - BETTINO PER POCHI
Sabato 18, per la Messa in suffragio di Bettino Craxi, c'erano meno di venti persone nella chiesa genovese di San Camillo e Santa Croce. Di solito, l'appuntamento era gestito da don Gianni Baget Bozzo e due esponenti liguri del Garofano, Rinaldo Magnani e Delio Meoli, ormai scomparsi come il sacerdote. E allora, a ricordare lo statista sono rimasti davvero in pochi: un socialista - Giuseppe Picci, segretario regionale del nuovo Psi - e gli altri in forza nel centrodestra.
Come Raffaella Della Bianca, consigliere regionale Pdl passata al Gruppo Misto e raggiunta da avviso di garanzia per "spese pazze" in gioielleria con fondi pubblici. O Renata Oliveri, già assessore al Bilancio nella Giunta Biasotti, oggi nel cda della Fondazione Carige. Oppure Pasquale Ottonello (detto "Opportunello"), sindacalista socialista, poi berlusconiano, quindi assessore con il sindaco Marta Vincenzi. Fino a Pierluigi Vinai, soprannumerario dell'Opus Dei, democristiano doc che recentemente ha detto sì ai matrimoni omosessuali. Chissà come avrebbe commentato, il leader Bettino, questa variegata compagnia.M. Cal.
6. ELEZIONI EUROPEE - FORMIGONI IN CAMPAGNA
M. Br. - Silvio Berlusconi aveva provato in tutti i modi a evitare che il Nuovo Centrodestra schierasse alle prossime europee uno dei suoi ex big delle preferenze. Niente da fare. Sarà Roberto Formigoni, il capolista degli ex pidiellini. Con il placet del ministro della Difesa Mario Mauro, l'ex governatore della Lombardia ora senatore dell'Ncd ha già iniziato una serie di consultazioni con i leader di Cl per definire strategie e campagna elettorale.
Ciellini che gli porteranno in dote le 158 mila preferenze garantite nel 2009 a Mauro, visto che il movimento di Don Carrón rappresenta ancora una formidabile macchina da guerra elettorale. Intanto, Berlusconi inizia a preoccuparsi perché, nella circoscrizione Nord-Ovest (Lombardia, Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta), questa volta Forza Italia dovrà fare i conti con Ignazio La Russa, ora in Fratelli d'Italia, che alla precedente tornata elettorale aveva raccolto 223 mila voti. Tanti voti, tra La Russa e ciellini, che Forza Italia difficilmente riuscirà a recuperare altrove.
7. SICILIA / PROPOSTA DI MONETA ANTICRISI - VECCHIO TARÃ SALVACI TU
Una moneta elettronica per trascinare la Sicilia fuori dalle secche della crisi: la vogliono chiamare "tarì", in omaggio all'unità di conto diffusa in Sicilia per oltre 800 anni sino all'Unità d'Italia. Il tarì non sarebbe poi suddiviso in centesimi ma in "piccioli", in ossequio alla tradizione sicula. L'idea è di Biagio Bossone, chairman del think tank Group of Lecce, e di Massimo Costa, economista dell'Università di Palermo.
Non una moneta anti-euro. Il tarì potrebbe funzionare come strumento di pagamento da far circolare in parallelo, con lo scopo di creare nuovo potere d'acquisto per lavoratori, famiglie, imprese e amministrazioni locali limitatamente alla Sicilia, e invertire così la vertiginosa caduta della spesa che si registra nell'isola.
Il ragionamento dei due economisti è questo: «In Sicilia oggi mancano i fondi per qualunque azione di ripresa e mancano soprattutto le idee per provare a reagire. Se la creazione di moneta è inflazionistica in tempi di piena occupazione, è invece ciò che serve in tempi di deflazione e costante disoccupazione». Per la cronaca: non è la prima volta che si tenta di costituire una moneta alla siciliana. L'anno scorso venne lanciata l'idea del cosiddetto "grano", ma non se ne fece niente.P. M.
8. MINZOLINI PRO CODACONS
Ai tempi del Tg1, il Codacons chiese la rimozione di Augusto Minzolini. Eppure lui, a volte, da senatore di Forza Italia sostiene certe battaglie dell'associazione. Ad esempio firmando un'interpellanza per chiedere «se non sia opportuna la sostituzione del direttore del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale, constatato il relativo immobilismo, procedendo alla nomina di un commissario straordinario». O anche, appoggiando il ricorso del Codacons contro le graduatorie di approvazione dei progetti del servizio civile nel bando 2011. A. Be.
9. CAIO LASCIA IL GOVERNO - DELUSIONE DIGITALE
Dal primo aprile mister Agenda Digitale, al secolo Francesco Caio, saluta il governo e lascia il ruolo, svolto senza percepire stipendio, con cui ha cercato di supportare il premier Enrico Letta che lo aveva nominato lo scorso giugno per raddrizzare le sorti dell'Agenda digitale italiana. Non lascia per polemica, ma perché il suo ruolo di indirizzo e per cui aveva accettato l'incarico si è concluso.
In questi mesi ha insistito soprattutto su tre linee: l'anagrafe nazionale della popolazione, l'identità digitale e la fatturazione elettronica. Ma a oggi le difficoltà della realizzazione dell'Agenda digitale, che dovrebbe essere una priorità del governo, sono del tutto evidenti. Il timore è che i provvedimenti, pur intrapresi a livello normativo, rimangano disattesi nella pratica. Dei 51 provvedimenti annunciati finora, comunque, soltanto cinque sono stati adottati, mentre 22 non sono stati emanati nonostante sia scaduto il termine.S. G.
10. SORVEGLIANZA AI DOMICILIARI - BRACCIALETTI SENZA FRENI
Nessun freno allo spreco legato ai braccialetti elettronici. La Corte dei Conti ha tentato di trovare una soluzione a quegli strumenti di controllo a distanza dei detenuti ai domiciliari per i quali ogni anno lo Stato spende oltre 10 milioni di euro, come previsto dal contratto stipulato con Telecom, ma l'unica replica giunta dai ministri Angelino Alfano e Annamaria Cancellieri è stata quella che verranno sensibilizzati i giudici a utilizzare maggiormente quei dispositivi.
I magistrati contabili sono intervenuti accertando che, nel 2012, i braccialetti elettronici sono stati impiegati soltanto su 15 detenuti, spendendo così oltre 666 mila euro a detenuto e lasciando le carceri sovraffollate. Ai ministeri dell'Interno e della Giustizia è stato chiesto di correre ai ripari, ma la risposta, verificata la situazione e dopo aver sostenuto di aver solo applicato la legge con il costoso contratto, è stata quella che l'autorità giudiziaria si è mostrata disponibile «a sensibilizzare le strutture dipendenti per favorire un più frequente ricorso all'uso di tale apparecchio».Cl. Pi.
11. FORTE DEI MARMI ABBASSO LE SLOT, VIVA I CASINÃ
L'ultima crociata con protagonista Umberto Buratti, sindaco in carica di Forte dei Marmi, è contro le slot machine. Per il momento le ha proibite con un apposito piano esclusivamente all'interno del centro storico: come in passato i kebab e i locali non in linea con lo stile da salotto buono del buen retiro estivo di russi e facoltosi personaggi del Nord, da Massimo Moratti ad Adriano Galliani. «Abbiamo limitato l'iniziativa soltanto nel centro storico per evitare contenziosi. Comunque, chi è ricorso al Tar ha perso. Adesso la partita si trasferisce al Consiglio di Stato, e sono certo che vinceremo», dichiara perentorio Buratti.
Il quale propone allo Stato una sorta di scambio: no alle slot e sì ai casinò: «Un povero disgraziato è solo davanti alle slot, mentre nei casinò il gioco è controllato». Tesi che fa storcere la bocca ai non pochi detrattori del sindaco, già famoso per le sue ordinanze (l'ultima, nell'estate 2013, impediva ai venditori ambulanti di riposarsi all'ombra del pontile), e ora accusato di preferire i casinò per attrarre turisti ricchi. M. La.
12. ROMANZO SU STRAUSS-KHAN - ALLUSIONI INTERNAZIONALI
Non bastava lo scandalo Hollande. Ora è uscito in Francia un romanzo che riprende pesantemente la vicenda di Dominique Strauss-Kahn. L'ex leader del Fondo monetario internazionale travolto dallo scandalo sessuale non appare con il suo nome, ma l'allusione è trasparente.
Régis Jauffret, autore di questo "La Ballade de Rikers Island" edito da Seuil, rivela, tra mille cose, dettagli alquanto scabrosi sul suo tormentato protagonista: la misteriosa lettera "M" tatuata alla base del membro; l'uso afrodisiaco di cantaridina, proveniente da un coleottero, la cantaride, che i francesi chiamano anche "mouche de Milan", mosca di Milano; l'abitudine di mantenere in affitto le favorite; le fughe per partecipare a partouze presso amici armatori mediterranei. Maldicenze a iosa (Strauss-Kahn vuole procedere per diffamazione) che ai lettori più attenti, però, ricordano qualcosa di italiano; anzi qualcuno, e comincia per B... E. A.
13. MAMMA RAI AMA SAN MARINO
Il contributo è stato inserito nel Fondo per le esigenze indifferibili della legge di stabilità , assieme a quelli destinati al Comitato paraolimpico e all'Unione ciechi: ben 6 milioni di euro per la «collaborazione televisiva con la Repubblica di San Marino». à la conseguenza di una convenzione sottoscritta nel 1991, ai tempi del VI governo Andreotti, che legò la Rai alla nascente tv di San Marino. Poi, è stata rinnovata nel 2008 dall'allora vicepremier e ministro degli Esteri Massimo D'Alema.
Ma mai ratificata dal Parlamento. In pratica, la Rai è socia al 50 per cento di San Marino Rtv, di cui esprime il direttore generale, tre consiglieri di amministrazione e il presidente del collegio dei sindaci revisori. E ogni anno garantisce un sostegno economico. Fino al 2013, era di 3,6 milioni, su un bilancio di circa cinque. Quest'anno, a dispetto della spending review e dei tagli lineari che hanno colpito quasi tutti gli altri settori, è stato pressoché raddoppiato. Pi. Fal.
14. ALIMENTAZIONE PAPALE - REGINA AI FORNELLI
A. Mas. - La rivoluzione di papa Bergoglio non risparmia neppure i fornelli vaticani. Nelle austere cucine che hanno visto bollire il leggendario Brodo apostolorum di Bartolomeo Scappi, il più rinomato cuoco del Rinascimento, è in arrivo Regina Tchelly, maestra nell'arte del riciclo degli avanzi nella favela Babilonia, uno degli slum più poveri di Rio de Janeiro. Il suo progetto "Favela organica" è piaciuto a tal punto a papa Francesco, nei giorni del tour brasiliano, da invitarla a tenere un corso di sobrietà culinaria ai cuochi vaticani, avvezzi a gratificare stomaci meno austeri di quelli dei brasiliani delle favelas.
Regina insegnerà come cucinare con bucce di frutta, radici di verdura, semi e altri scarti che usualmente finiscono in pattumiera. Lei assicura: queste pietanze fanno bene alla salute, consentono di risparmiare e di non sfruttare le risorse del pianeta. Papa Bergoglio, sostengono i bene informati, ne è entusiasta, e considera questo il primo passo di un progetto che dovrebbe portare il Vaticano all'autosufficienza alimentare.
Il successivo sarà la trasformazione di parte dei giardini vaticani in orti da coltivare. Per far ciò, ha chiesto consiglio nientemeno che a Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. Non è chiaro, al momento, se l'austerity a tavola incontri il favore del resto della Santa Sede. Cuochi compresi.
15. F35 / PD SPACCATO PRIMARIE PER BOMBARDIERI
Il Partito democratico ci ha proprio preso gusto a fare le primarie. L'ultima idea, infatti, è quella di chiamare a raccolta i militanti anche per decidere sul destino degli F35,
i costosissimi cacciabombardieri da 14 miliardi di euro in dotazione alla nostra Aeronautica. La proposta arriva dagli iscritti delle sezioni del milanese e del novarese, dove sorge la base di Cameri che ospita l'assemblaggio degli F35.
Ora manca soltanto il regolamento attuativo, strumento previsto dallo statuto Pd ma non ancora operativo. Tra parentesi, l'argomento "spese della Difesa" scotta parecchio in casa democrat. Il sindaco-segretario Matteo Renzi, da parte sua, aveva sparato ad alzo zero proprio contro gli F35: «Non capisco perché buttare così una dozzina di miliardi», mentre
il compagno di partito Francesco Boccia ha remato in direzione opposta considerandoli utili. Peccato, però, che li avesse scambiati per "elicotteri salvavita".A. Bal.
DANIELE FRANCO Michele Baldi e Raffaella Gandola Nicola Zingaretti Nicola Zingaretti BETTINO CRAXI E GIANNI AGNELLI Roberto Formigoni Regina-Tchelly_Favela OrganicaMinzolini intervistato Francesco Caio il ritorno di strauss khanstrauss khan -tremontiCACCIA F35CACCIA F35 jpeg
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