DAGOREPORT - BENVENUTI AL GRANDE RITORNO DELLA SINISTRA DI TAFAZZI! NON CI VOLEVA L’ACUME DI…
Alberto Dandolo per Dagospia
La moda, le sfilate, i party e I modellini poco piu' che maggiorenni compiacenti? Roba da provinciali! Roba da canfoncelli, come i pendolari fluidi che animano i cessi della stazione di Pioltello!
Se a Milano durante la fashion week ti presenti a bordo passerella con gli occhiali da sole d'ordinanza per simulare il tuo interesse verso la collezione di turno sarai ricordato a vita come quello immortalato al fianco delle tette di Francesca Cipriani o alle guance fresche di botulino di Giacomo Urtis.
A Milano quando gli stilisti presentano le collezioni, la gente che davvero conta salta gli eventi, le feste, le cene e i dopo cena...schivando flash e microfoni vaganti.
A Milano non sei nessuno se nei giorni di punta non hai almeno un invito ad un "GLORY HOLE PARTY" di tendenza, di quelli organizzati con i controfiocchi!
Eh sì...la citta' della Madonnina e di Memo Remigi negli ultimi tempi e' diventata l'emblema e il simbolo del "foro della gloria". Del piacere che si consuma anonimo, solitario ed egoista in un lembo di tessuto circolare che regala esultanze tanto inaspettate quanto sorprendenti!
Ormai anche le droghe e I sollazzi chimici sono diventati marginali a Milano al cospetto del "buco glorioso", dell'orgasmo che non guarda in faccia ma solo sotto. All'esplosione di piacere senza un nome e senza un volto.
Ma cosa sono davvero I "GLORY HOLE PARTY" che imperversano durante la fashion week nella citta' guidata da Beppino Sala?
Sono eventi tanto semplici quanto esclusivi. Sono soprattutto occasioni di gaudio non solo per I soliti "duomosessuali" ma anche per fluidi, bisex ed eterosessuali. Siano essi maschetti o femminucce. E' questa la vera novita': a Milano ormai fa tendenza l'etero curioso!
I GLORY HOLE PARTY che davvero pesano si concentrano tutti nelle borghesissime magioni in zona Cadorna. Tra via Leopardi, Piazza Virgilio e Vincenzo Monti. Proprio dove alberga la caserma ufficiali piu' blasonata della citta'.
Per accedere al party "glorioso" devi possedere la "chiave" d'accesso, la frase o l'epitaffio giusto che ti consente l'apertura dei mastodontici portoni.
Una volta entrati nella casa porcina ci si trova di solito davanti una enorme tenda. Spesso e' in lino, ma nei party piu' pacchiani non si lesina la seta!
La tenda ha più o meno alla sua metà una fessura circolare. Precisissima. Quasi geometrica. Dietro di essa, sporgente, puoi trovare la qualunque e di chiunque: un fallo, un lato b, una bocca, un fiorellino muliebre.
Tutto e' concesso a chi e' di turno fino a quando, consumatosi il piacere, non si palesa l'ospite successivo.
Tutti godono senza vedersi, senza sentirsi. In una girandola di orgasmi apolidi, fantasiosi e senza uno straccio di identita'.
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