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Marco Giusti per Dagospia
“il ricco, il povero e il maggiordomo” di aldo giovanni e giacomo 6
Ogni giorno un brivido nella battaglia dei cinque cinepanettoni! Ieri, 26 dicembre trionfano ancora Aldo Giovanni e Giacomi con Il ricco, il povero e il maggiordomo con 1 milione 443 mila euro di incasso, ma Lo Hobbit ha ripreso parecchio, visto che è secondo con 1 milione 323 mila euro, mentre Un Natale stupefacente è terzo con 1 milione 122 mila euro.
Nei totali Lo Hobbit arriva quindi a 8, 359 mentre Il ricco cresce a 7, 656 piazzandosi al sesto posto stagionale. Se contina così fino a capodanno potrebbe arrivare a 10 milioni, raggiunti finora solo da Interstellar. Il postcinepanettone di De Laurentiis, Un Natale stupefacente con Lillo e Greg si difende bene, visto che sta tenendo l’incasso di un milione al giorno sotto Natale non potendo contare su star forti come gli anni passati.
Ma è ancora tutto da capire. Big Hero 6 è quarto con 1 milione, L’amore bugiardo segue con 771 mila euro, quindi Il ragazzo invisibile con 609 mila euro. Paddington, rispetto al suo primo giorno di programmazione raddoppia a 580 mila euro e dovrebbe crescere sabato e domenica. Ma tu di che segno 6? Di Parenti-Vanzina-Boldi incassa altri 446 mila euro.
In America, il 25 dicembre partono quasi appaiati a 15 milioni di dollari l’opera prima di Angelina Jolie Unbroken, storia di un campione olimpico italo-americano che si trasforma in eroe di guerra durante la Seconda Guerra Mondiale, e il musical-fantasy Into the Woods di Rob Marshall con Meryl Streep come Strega e Johnny Depp come Lupo Cattivo. 15, 6 a 15, 1. Ma Lo Hobbit risorge con 13 milioni di dollari di incasso. Seguono Night at the Museum, 7, 3, The Gambler con 5, Annie con 4 e The Imitation Game con 3. Presentato in 4 copie soltanto American Sniper di Clint Eastwood, che da noi vedremi il primo gennaio, incassa al suo primo giorno 240 mila dollari.
Va detto che gran parte dei film usciti sono stati massacrati dalla critica, a cominciare da Unbroken di Angelina Jolie, considerato di gran noia, “è una storia di resistenza umana, sì quella nostra a stare seduti”!, e di scarsa umanità, “potevano fare lo stesso film su un cavallo invece che su une ssere umano, sarebbe stato la stessa cosa”. Ma le critiche maggiori sono per The Interview, uscito dopo il gran polverone mediatico proprio il 25 con 1 milione di incasso.
“Un film di monumentale stupidità”, “molti pensano di vederlo come atto di patriottismo, ma realmente è solo un modo neanche troppo divertente di passare il tempo”, “Se ti aspetti che diventi un cult, stai fresco. E’ una commedia senza mordente, senza cervello, lento a far ridere”, “Ma tutto questo casino per questa cosa?”.
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