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“AVETE VOGLIA DI VEDERE UNO SHOW LEGGERO, DIVERTENTE ED ESILARANTE? NON GUARDATE ‘RED CARPET - VIP AL TAPPETO’” – ALDO GRASSO DEMOLISCE LO SHOW COMICO DISPONIBILE SU AMAZON PRIME VIDEO E CONDOTTO DA ALESSIA MARCUZZI (“LA CUI MIGLIORE PRESTAZIONE RESTA QUELLA DI 'COLPO DI FULMINE’"): “’RED CARPET’ È PIÙ TRISTE DI ‘LOL’, A SUO MODO UNA CONQUISTA…” – VIDEO
Estratto dell'articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Se avete voglia di vedere uno show leggero, divertente e decisamente esilarante, non guardate «Red Carpet - Vip al tappeto» (Prime Video) dove cinque cosiddette celebrities devono superare una prova «decisamente pericolosa». Lo so, non si dovrebbe mai iniziare una recensione in un modo così sgarbato, ma ho solo utilizzato gli aggettivi usati per «lanciare» il programma.
Più seriamente, dirò che è un programma comico più triste di «Lol», a suo modo una conquista. Il gioco è una versione italiana di una format giapponese, «Red Carpet Survival», di Nippon TV e consiste in questo: è diviso in quattro puntate e in tre squadre di bodyguard (di mestiere comici) alle prese con un vip da proteggere e scortare lungo un percorso pieno di quegli ostacoli che si trovano nei parchi gioco dei bambini. I cosiddetti vip sono Elettra Lamborghini, Cristiano Malgioglio, Giulia De Lellis, Valeria Marini e Melissa Satta.
Il programma è condotto da Alessia Marcuzzi, la cui migliore prestazione resta pur sempre quella di «Colpo di fulmine» (1995) ed è commentato dai due Gialappi, Giorgio Gherarducci e Marco Santin. Ora capisco perché molti apprezzino Stefano De Martino: se vedi all’opera Herbert Ballerina, Pierluca Mariti, Antonio Ornano, Gabriele Vagnato, Ginevra Fenyes, Awed, Francesco Arienzo, detto senza offesa, eh!, si capisce quali siano i metri di giudizio. Per non parlare, cosa ancora più imbarazzante, dei cosiddetti vip.
alessia marcuzzi colpo di fulmine
[…] Qualcuno domanderà a questo punto: «E tu perché non guardi da un’altra parte?». E qualcun altro ancora: «Di ciò che non piace si deve tacere». Rispondo. «Non è possibile: lo sgangherato e l’orribile attraggono irresistibilmente. Vano è lottare: nessuno resiste al loro fascino». Il nulla da dire è il destino del pavido che non ha nulla da dire.
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