DAGOREPORT - COSA POTREBBE SUCCEDERE DOPO LA MOSSA DI ANDREA ORCEL CHE SI È MESSO IN TASCA IL 4,1%…
Francesca Caferri per “la Repubblica”
C’è una linea sottile fra l’arroganza e l’audacia e Antonio Dikele Distefano la attraversa continuamente: «Di me dicono che sono il nuovo Fabio Volo. Ma io voglio batterlo: ha venduto 250mila copie del primo libro. Io voglio venderne di più. Lo so, suono presuntuoso: ma non è così.
ANTONIO DIKELE DISTEFANO - COVER LIBRO
Sono certo che ci siano in giro autori migliori di me, ma io sono più bravo nel vendermi. Ho più talento per vivere, se vogliamo dirla così. Viene dalla mia storia personale, che non è stata certo facile. Sul mio libro ho già creato un’attesa enorme, migliaia di ragazzi lo stanno aspettando. Tutto questo l’ho costruito da solo e non mi pare poco».
Sembrano le parole di uno scrittore consumato: eppure, a 22 anni questo ragazzo nato a Busto Arsizio e residente a Ravenna, «molto italiano», come si definisce lui nonostante sui documenti si legga “angolano”, è alla vigilia della sua grande occasione: oggi Mondadori pubblicherà il suo primo romanzo, una storia d’amore contrastata fra un ragazzo di pelle nera (come lui) e una ragazza bianca (come la sua ex). Fuori piove. Dentro pure.
Passo a prenderti è il libro, scritto con la lingua di Facebook: frasi brevi e ad effetto, scandite da una playlist che va da Ludovico Einaudi ad Arisa e divise in capitoli da una pagina o poco più. Parole che farebbero rabbrividire i critici letterari più tradizionali – «E come faccio a dimenticarti quando per convincermi che non ti cercherò, ti cancello dalla rubrica ma so il tuo numero a memoria?». Oppure: «Mi disse: chi ama torna. Risposi: No, chi si pente torna. Chi ama resta» – ma che in rete vanno fortissimo: a romanzo non ancora uscito, Distefano ha 54mila fan su Facebook, 40mila sono quelli della pagina dedicata al volume.
A spiegare il fenomeno, c’è il fatto che Fuori piove ha già una storia: poco più di un anno fa Antonio lo ha scritto di getto e lo ha pubblicato in free download su Amazon. In copertina una foto che è rimasta nell’edizione Mondadori: un ragazzo e una ragazza abbracciati fra le lenzuola di un letto, bianca come il latte lei, nero come la pece lui. In poco tempo il volume ha scalato le classifiche di Amazon: 10mila download, per lo più di giovanissimi, tutti arrivati grazie al passaparola. Il tam tam della rete ha spinto la grande editoria ad accorgersi di lui: così oggi Fuori piove arriva nelle librerie, ammorbidito dal lavoro degli editor ma sostanzialmente immutato.
Look curatissimo, cappello fisso, jeans aderenti che lasciano scoperte le caviglie, Antonio scommette che lo sbarco nei negozi sarà l’inizio di un successo ancora più grande: «Ci ho lavorato molto. Ogni settimana metto su Facebook un video: io che leggo qualche pagina, un filmato che racconta un frammento del libro, parte della colonna sonora». Assaggi che sembrano funzionare benissimo: vengono condivisi da 3-4mila persone, che lasciano commenti entusiasti: «La tua voce trasmette tantissime emozioni, mi immagino le tue parole! Non vedo l’ora di comprare il tuo libro! », scriveva qualche giorno fa una ragazza.
FABIO VOLO CACCIATO DA MONTECITORIO
La storia di Distefano (cognome angolano al 100%) ha tutti gli ingredienti del caso letterario. Lui lo sa benissimo, ma è troppo scaltro per accontentarsi. «Non voglio essere uno di quelli che fa un libro e basta», dice. « Fuori piove andrà benissimo, lo so. Poi tutto dipenderà dal secondo libro: ci sto già lavorando, ma farò una specie di ritiro spirituale per scriverlo. Starò lontano per un po’: sarà tutto su di me, sulle tante mancanze che ho vissuto e su come ho reagito».
Parole che nascondo un mondo. Dietro a tanta sicurezza non è difficile vedere una feroce voglia di affermarsi: la ferrea volontà di prendersi una rivincita è la chiave fondamentale per capire Antonio Dikele Distefano, figlio di genitori immigrati dall’Angola che hanno fatto fatica a offrire una casa e delle certezze a lui e alla sorella, nato e cresciuto in Italia ma mai riconosciuto come cittadino a causa di una legge inadeguata, ferito da una fidanzata, la Linda del romanzo, che non ha retto alla pressione di stare con un ragazzo nero:
renzi e fabio volo alla leopolda
«Certo – ammette lui – la mia è una storia di riscatto, ma non voglio essere etichettato come lo scrittore nero e basta. Non ho fatto un libro sul razzismo: magari sull’ignoranza, quella della madre della mia ex e della gente come lei, che mi hanno condannato senza conoscermi. Ma soprattutto ho fatto un libro sull’amore.
Se sono qui, se ho tanto successo, è perché so scrivere, perché parlo la lingua dei ragazzi, non perché sono nero. Voglio che mi leggano i giovani siciliani come quelli marchigiani. Certo, ho una forza in più, che è quella delle seconde generazioni.
Moltissimi ragazzi che mi seguono sono di origine straniera: dicono che non hanno mai comprato un libro, ma compreranno il mio, che vorrebbero essere come me. Io lo chiamo “fenomeno Balotelli”: Mario non ha capito che è forte a livello mediatico non solo perché è un bravo giocatore, ma anche perché è un esempio dell’Italia che cambia. Io invece lo so. Volo è un vincente: voglio esserlo anche io. E dire all’Italia che il futuro ha anche la mia faccia».
Ultimi Dagoreport
DAGOREPORT - MA QUALE TIMORE DI INCROCIARE DANIELA SANTANCHÈ: GIORGIA MELONI NON SI È PRESENTATA…
L’AMBIZIOSA E INCONTROLLABILE BARBARA BERLUSCONI HA FATTO INCAZZARE MARINA E PIER SILVIO CON LA…
DAGOREPORT - PER RISOLVERE LA FACCENDA ALMASRI ERA SUFFICIENTE METTERE SUBITO IL SEGRETO DI STATO E…
DAGOREPORT - COME ANDRÀ A FINIRE LO PSICODRAMMA MASOCHISTICO DEL CENTRO-SINISTRA IN VISTA DELLE…
“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…