DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Filippo M. Capra per “Libero quotidiano”
Lo stato su WhatsApp di Al Bano Carrisi recita: «Ciao! Ti auguro un bel carico di Felicità!!!», e al telefono risponde con «Hello?», accompagnato da un tono di voce allegro che non tradisce la delusione per essere finito nella black-list di coloro che non possono entrare nel Paese ucraino. La speciale lista, compilata dal ministero della Cultura in base alle richieste del Consiglio di Sicurezza e Difesa nazionale, dei servizi di sicurezza e del Consiglio della Tv e Radio nazionali dell' Ucraina, è una condanna «insensata.
Mai fatto politica». Il caso, che ha avuto risonanza mediatica mondiale, non è ancora prossimo a una soluzione.
Al Bano, si è dato una spiegazione del perché? State lavorando per risolvere la situazione?
«Sì, ci sta pensando il mio avvocato. Speriamo torni tutto com' era, altrimenti peggio per loro che non mi avranno più lì in concerto».
Dopo lei, anche Cutugno è finito sotto accusa. A Kiev (città con un folto elettorato di destra, ndr) un uomo gli ha mostrato fiero il saluto romano. Crede che se il concerto si fosse tenuto a Donetsk (storicamente di sinistra, ndr) sarebbe stato diverso?
«Ho sentito di Toto. Io non lo so, ma non ho mai giudicato la politica interna altrui perché sono rappresentanti voluti da un popolo che ha votato. Delle differenze di destra e sinistra dell' Ucraina non mi sono mai interessato e non sono additabile come "pericolo per la Nazione" perché io non faccio politica. Io faccio musica».
Ha ricevuto messaggi di solidarietà?
«Sì, moltissimi, specie dai politici. Mi ha fatto molto piacere».
È soddisfatto dalle politiche del governo Lega-Cinquestelle?
«Io sono apartitico, il mio partito è quello del Papa che grazie al cielo risiede in Italia. A me piacciono le persone che si danno da fare per migliorare il nostro Paese, che ho come l' impressione sia ormai agli sgoccioli».
Quale tipo di persone le piacciono?
«Matteo Salvini. Ho avuto modo di tastare l'odio che viene provato nei suoi confronti, ma lavora per il bene dell'Italia. Io mi detti da fare per l' esportazione in Cina dei vini italiani, che al tempo copriva solo il 4.7% del mercato mentre quelli francesi sfioravano il 50% e sono meno buoni dei nostri».
Dunque la "via della seta" è un accordo che la convince?
«Sì, è importantissimo. Possiamo imparare molto dalla Cina così come dal Giappone, realtà che conosco molto bene».
Ad esempio?
«La cultura del lavoro: in Cina sono degli stakanovisti, in Giappone si rifiutano di scioperare per continuare a lavorare. Qui ormai ci si è abituati a fare sempre e comunque il meno possibile, non si ha più voglia di lavorare».
Quindi il suo giudizio sul reddito di cittadinanza...
«È negativo. Aiutare i poveri è fortemente cristiano, aiutare i fannulloni non lo è per niente».
Molti pensano che l' Italia sia stata svenduta alla Cina.
«Questi accordi devono essere regolamentati a dovere, ma possono portare grandi cose».
Cosa ne pensa della questione migranti?
«Quello che sta accadendo in Siria, con tutti quei bambini che sembrano non potere avere un futuro, è disarmante. C'è un senso di violenza contro l' umanità di questi tempi».
il vino regalato da al bano a salvini
Anche lei è stato un migrante, molto tempo fa.
«Sì, fui costretto a lasciare la mia terra per trovare fortuna altrove, dunque conosco la condizione psicologica di queste persone. Io sento spesso la mancanza della mia terra, ma ho opportunità di ritrovarla. Mentre loro sono costretti a lasciarla e non vederla più».
Sono ormai celebri alle cronache i casi "Diciotti" e "SeaWatch". Sarebbero dovuti sbarcare prima?
«Io sono dell' idea di aiutarli nel loro territorio, perché il problema è lì. Le persone possono essere accolte, ma è il ciclo delle partenze che deve trovare una soluzione: la loro realtà è devastata e bisogna aiutarli a trovare una normalità affinché possano continuare a vivere lì».
Molti problemi, però, nascono dalle razzie precedenti che hanno costretto alla povertà questi Paesi, sfruttandoli per i propri interessi. È d' accordo?
«In parte. Credo che sia una delle cause di questa situazione, ma certamente non l'unica: ora servono azioni vere di pace. Bisogna arrivare lì con un ramoscello d'ulivo e aiutarli».
Come vede la scena politica di oggi?
«Quando guardo i cosiddetti salotti televisivi fatico a capire, come chiunque. Tutti si attaccano, tutti si insultano in continuazione. Lo spettatore è disorientato, non c' è più l'eleganza dialettica di una volta. C' è una perdita costante di valori nella politica attuale».
Tour a parte, sta lavorando a nuovi progetti?
«Sì, un paio di album. Uno mio personale, e un con Romina».
Un anno denso di impegni.
«Sì per il progetto con Romina ci serve ancora del tempo: voglio che siamo totalmente d'accordo sui brani da proporre, ma l' intenzione di lavorare ancora insieme c'è».
al bano e romina costretti ad annullare il concerto a rimini 1
Con la signora Power, quindi, è tutto ok?
«Assolutamente sì. Stiamo per diventare ancora una volta nonni, la nostra famiglia è unita. Non c' è motivo per non andare d' accordo».
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