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Gloria Satta per “il Messaggero”
Alberto Barbera rimane al suo posto: fino al 2024 continuerà a dirigere la Mostra del Cinema di Venezia di cui nel settembre scorso ha guidato con successo la 77ma edizione, la più difficile della storia perché organizzata durante la pandemia.
Lo ha deciso il cda della Biennale, presieduto da Roberto Cicutto, che ha nominato anche i nuovi direttori artistici delle altre sezioni: il coreografo e regista britannico Wayne McGregor per la Danza (è Resident Choreographer presso The Royal Ballet, primo e unico in quel ruolo a provenire dalla danza contemporanea), la compositrice Lucia Ronchetti per la Musica (romana, classe 1963, ha studiato Composizione e Musica elettronica al Conservatorio di Santa Cecilia) e Ricci-Forte (Stefano Ricci e Gianni Forte) per il Teatro: autori e registi, si sono formati all' Accademia d' Arte Drammatica Silvio d' Amico con Luca Ronconi e alla New York University con Edward Albee.
julia e alberto barbera red carpet di lacciWayne McGregor
I nuovi direttori hanno preso il posto rispettivamente di Marie Chouinard, Ivan Fedele e Antonio Latella. Restano invece in carica i responsabili di Architettura e Arti visive Hashim Sarkis e Cecilia Alemani.
LONGEVITÀ
ROBERTO CICUTTO ALBERTO BARBERA
Barbera, 70 anni, piemontese di Biella, già critico cinematografico e direttore del Museo del Cinema di Torino, si avvia a diventare il direttore artistico più longevo della Mostra di Venezia: l' ha infatti guidata dal 1998 al 2002 dopo il regno di Marco Müller, poi dal 2012 ad oggi e rimarrà in sella per il prossimo quadriennio. Inserito in questo 2020 tra i membri dell' Academy con diritto di voto all' Oscar, l' anno scorso è stato incluso dal periodico Variety nella lista dei 500 nomi più influenti del cinema mondiale.
Nell' ambiente del cinema, la sua riconferma alla Mostra era considerata scontata: Barbera, che ha avuto il merito di ridare smalto internazionale alla manifestazione riportando Hollywood al Lido e promuovendo la corsa all' Oscar di molti film, va d' accordo con Cicutto ed è riuscito a far brillare l' ultima Mostra, quella dell' emergenza, malgrado le misure di sicurezza e la defezione delle star americane.
I numeri, alla fine, gli hanno dato ragione: gli accreditati sono stati 5500 e le presenze in sala 92mila, cioè soltanto il 40 per cento in meno rispetto al 2019 mentre ci si aspettava una perdita del 66 per cento.
PREOCCUPAZIONE
E, in un cartellone di qualità, mentre il Leone d' oro andava a Nomadland della regista Chloé Zhao, non è pesata più di tanto l' assenza di Tre piani, l' ultimo film dell' amico Nanni Moretti che ha preferito aspettare Cannes 2021.
Nel giorno della riconferma, Barbera ha preferito non rilasciare dichiarazioni che potessero suonare trionfalistiche in questo momento tanto difficile per il cinema e lo spettacolo. Ma che sia preoccupato, traspare dal tweet che ha postato dopo la chiusura delle sale decisa dal dpcm: «I luoghi di cultura sono i più sicuri grazie ai protocolli sanitari rigidamente applicati. Chiediamo di ripensare una misura non solo inutile ma dannosa».
alberto barberadario franceschini michela de biase (2) foto di baccoroberto cicuttodario franceschini e michela di biasealberto barbera 2ALBERTO BARBERAbarbera barattabarbera
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