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Rachel Kramer Bussel per “Salon”
Il fatto che io abbia una sbandata per James Gandolfini e che il mio fidanzato sia un ciccione non mi rende favorevole alla inarrestabile moda del “Dad bod”, il tipo col fisico da papà, cioè pancetta e pochi muscoli ma che non si lascia andare del tutto. Va in palestra occasionalmente ma non ha gli addominali scolpiti e non rinuncia a pizza e birra.
E’ importante non essere fissati con l’aspetto esteriore e non essere ossessionati dal peso come succede alle donne, però al sessismo non si sfugge e le “mom bods” non sono altrettanto celebrate. Inoltre è una ulteriore conferma che siamo eccome ossessionati dai corpi altrui, in qualsiasi forma. Siamo lontanissimi dall’accettazione del nostro corpo e gli standard del “dad bod” non sono veri per tutti: nella vita reale sono meno attraenti di quelli di Hollywood alla Jon Hamm, Seth Rogen, Russel Crowe e Leo DiCaprio.
Un “dad bod” non è scolpito ma non è nemmeno fuori forma. Non è un obeso. Perché? Perché alcune persone ingrassano di più o di meno, indipendentemente da ciò che mangiano, e questa si chiama genetica. Il “dad bod” attrae perché sa come e quando rilassarsi rispetto al cibo, però questa mentalità porta a pensare che sia sempre tu a scegliere se ingrassare o meno. Il corpo non funziona in questo modo. Esistono molte persone che fanno sport e seguono una dieta eppure non riescono a mandare via la pancia. E’ sempre la genetica. Peraltro si è fatto un gran parlare di quanto questi uomini con pancetta siano eccitanti e preludano al buon sesso. Perché ci lamentiamo quando le donne sono oggetto di simili affermazioni e poi riteniamo giusto farlo con l’altro sesso?
Dovremmo tutti essere concentrati sulla salute personale e sullo stare a proprio agio nel nostro corpo invece di inseguire costantemente il modello culturale di turno, che presto passerà. Il “dad bod” non è la scoperta di una nuova immagine, solo un passo nella giusta direzione.
uomini scolpiti contro dad bod
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