chaturbate il wild west del sesso

1. BENVENUTI A “CHATURBATE”, IL LIVE-CAM STRANO E SELVAGGIO, DOVE TUTTO È POSSIBILE 2. IL SITO SI DISTINGUE DAGLI ALTRI PERCHÈ È APERTO A TUTTI, NO PASSWORD, BASTA UN NOME 3. SEMBRA UN SITO DI CAM COME UN ALTRO, MA RACCONTA UNA STORIA ECONOMICA. PER MOLTI MASTURBARSI IN CAM E' MENO UMILIANTE DI CHIEDERE UN PRESTITO O FARE COLLOQUI

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Emily Witt per “Medium”

https://medium.com/matter/are-you-internet-sexual-1f855e113df

 

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Benvenuti a “Chaturbate”, dove il live-cam si fa strano e selvaggio. Il sito è stato lanciato nel 2011 e si distingue dagli altri per via del suo approccio democratico: è aperto a tutti, non c’è bisogno di password o log in, si guarda gratis, e qui chi si esibisce deve solo mettere un nome. I moderatori cancellano le immagini solo nel caso in cui si mostrino dei minori o degli escrementi o si usi violenza su persone e su animali.

 

Volevo rintracciare l’evoluzione tecnologica dai “peep show” e le linee hot fino all’era di internet, capire la dinamica che spinge una persona a spogliarsi per un’altra, consapevole che la recita della seduzione a scopo di lucro non c’entra nulla con l’idea di amore libero.

 

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A prima vista “Chaturbate” sembra un sito di cam come un altro, con la stessa prospettiva ginecologica del mondo. Nelle chat gli uomini dicono alle donne che vogliono eiaculare su varie parti del loro corpo e chiedono di mettersi in determinate posizioni, e le donne eseguono oppure si prodigano in lusinghe per gli utenti, o si dedicano a cose normali, tipo ritagliare cuori di San Valentino e ascoltare canzoni di Miley Cyrus. Qualche gay comprende l’importanza del flirt e, prima di arrivare al punto, si fa vedere mentre fa yoga in pantaloncini aderenti da ciclista. La categoria “trans” proviene quasi tutta dal bordello di Barranquilla, in Colombia.

performer di tutti i tipi su chaturbateperformer di tutti i tipi su chaturbate

 

La maggior parte dei performer usa il sito per fare soldi. Gli utenti pagano con i “token”, la moneta ufficiale di “Chaturbate”, che corrisponde a 10 centesimi. Il performer ne prende cinque, l’altra metà se la intasca il sito. In cambio di qualche “token” il performer esaudisce una richiesta del cliente o gli si rivolge direttamente. Non ci si limita al voyerismo, gli utenti possono fare battute o mandare insulti.

 

Ho visto la 27enne “Elisa Death Naked” che trasmetteva dalla sua casa in Islanda, con camino e una poltrona che riproduceva la Monna Lisa, indossava una maschera, e procurava una fellatio al suo vibratore. Non interagiva col pubblico, portava avanti la sua narrazione sessuale in una specie di trance maniacale. Altrove squarciava un orsacchiotto e si scopava un trenino giocattolo. Colonna sonora dei Rammstein.

la matura e la gravida su chaturbatela matura e la gravida su chaturbate

 

Edith, studentessa diciannovenne del Midwest, seduce vestendo come una modella di

“American Apparel” e ama rivelare la sua solitudine esistenziale. Parla ad ogni utente chiedendo di essere compresa e salvata dalla sua anima torturata e dal suo voto di castità. Legge libri di poesie, romanzi, ascolta buona musica e balla. Si mostra in camera, con accanto una chitarra.

 

gay su chaturbategay su chaturbate

A volte si vede passare, dietro di lei, un uomo che prepara il caffè o una donna che dorme sotto le coperte. Tanto è il disinteresse per lei, che Edith sembra non essere lì. E’ un fantasma, una creatura angelica nella nebbia. La formula ha attratto migliaia di uomini che la supplicano di inviare messaggi privati e le danno la mancia per guardare i suoi seni lattei e il suo selvaggio pelo pubico.

 

L’altro giorno Edith ha pianto, e tutti giù a preoccuparsi: “Cos’hai?”, “Che è successo?” “Non sopporto di vederla così triste”. Recentemente Edith ha fatto una maratona di 24 ore. Si è seduta, ha cominciato a fumare e a parlare ai suoi 2.000 spettatori, annunciando: «Mi spoglierò nuda al momento giusto». E intanto i “token” correvano.

performer di chaturbateperformer di chaturbate

 

Ha elencato i suoi film porno preferiti e ha raccontato di essere stata contattata da un agente. Sarebbe stata ben pagata per scopare con un attore, ma lei è vergine e ha rifiutato l’ingaggio. Dopo il diploma è andata in cerca di strane avventure. E’ stata “homeless”. Cita poi la letteratura, dall’esistenzialismo di Albert Camus alla psichedelia di Tom Robbins, e chiude: «La vera domanda è come si fa a far durare l’amore. Se c’è una riposta, allora si può evitare il suicidio».

 

foto da chaturbatefoto da chaturbate

Uno si domanda se non sia una profeta del nuovo millennio. Negli ultimi cinque minuti elenca i nomi, uno per uno, di quelli che le hanno lasciato più mance. Continua a dire che nella vita vera non fa sesso, mai stata con un uomo. E’ un misto di ingenuità e perversione, è una “internet sexual”.

 

coppia su chaturbatecoppia su chaturbate

Doxie si benda e si sospende con un gancio. Käraste, cresciuta in una chiesa battista, odiava il suo corpo e il sesso e grazie a “Chaturbate” ha combattuto fobie e barriere. Lo chiama “il paradiso degli introversi”. Altri optano per incontri elettronici privati. Sesso occasionale virtuale. E’ una forma di narcisismo, se volete. Ognuno è e fa ciò che vuole, ognuno trova il modo di rilassarsi e di fare pace con la propria sessualità. Per le donne, questa intimità di massa, significa anche esplorare il sesso senza correre il rischio di stupro, violenza, malattie e gravidanza.

 

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“Chaturbate” racconta inoltre una storia economica, è lo specchio di una società in cui i salari sono così bassi che bisogna trovare un modo per arrotondare e dove la diagnosi di una malattia si traduce in catastrofe finanziaria. A volte masturbarsi davanti a una telecamera risulta meno umiliante che chiedere un prestito o fare colloqui di lavoro in posti per cui certamente non serviva un titolo di studio. “Chaturbate” è il “wild west” dove tutto è possibile, fino a poco tempo fa si poteva trasmettere anche dai luoghi pubblici, vedi le avventure erotiche di Harper and Max che si connettevano dall’autogrill, da “McDonald’s”, “Starbucks”, “Walmart”. Ora è proibito.

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Per alcune persone la sessualità su internet si limita alla sfera privata. Fanno “sexting” e si inviano video piccanti, ma nell’ambito della riservatezza e della monogamia, per coltivare le relazioni a distanza. Per altre si tratta di interagire con estranei o di mettersi alla prova, addirittura liberarsi. Per altri ancora è un lavoro. In futuro tutto ciò che ci stupisce, forse sarà considerato normale sesso.

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