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A Londra nasce “Kidzania”, una minicittà per bambini fino a 14 anni costata 20 milioni di sterline. Inaugurerà all’inizio del 2015, all’interno dei grandi magazzini Westfield, su una superficie di 75.000 metri quadrati, e sarà quasi a grandezza naturale, con tanto di aeroporto, stazione di polizia, teatro, negozi, università, banca, pizzerie e ristoranti sushi, avrà un proprio giornale e una propria moneta.
Invece di mettere i bambini davanti ai videogame o di portarli ai tradizionali parchi tematici, stavolta saranno piazzati a lavorare dietro le casse, sulle piste, nel centro commerciale, e saranno pagati in “KidZos”. Posso interpretare oltre 60 ruoli, ognuno per circa 25 minuti, in un’esperienza lunga quattro ore.
I vostri figli potranno fare gli spazzini la mattina, i cuochi a pranzo e i chirurghi a cena. In questa città lavorano tutti, non sono graditi i bambini lavativi. Non è una simulazione del mondo reale, è la preparazione al mondo reale. I bambini imparano a guidare un aereo, a portare le lettere, a cambiare le gomme all’auto, a diventare stilisti, camerieri, mastri cioccolatieri, paramedici. Ad esempio, c’è l’edificio che va a fuoco? Ecco che arrivano i piccoli pompieri, insieme ai piccoli infermieri in ambulanza, mentre altri piccoli poliziotti investigano sull’accaduto e i piccoli reporter scrivono un articolo.
minilavoratori del fast food a kidzania
L’ideatore di “KidZania” è Xavier Lopez Ancona, soprannominato il Walt Disney messicano, che ha fatto il suo primo progetto nel 1999 a Santa Fe. Oggi 35 milioni di bambini hanno visitato le “KidZania” di Mumbai, Tokyo, Cairo, Istanbul, Lisbona e Seoul. Tutti i parchi hanno la stessa formula: i genitori pagano l’ingresso (al massimo 28 sterline) e vengono separati dai figli, che girano liberamente ma sono costantemente monitorati.
I piccoli sono spinti a prendere le decisioni da soli, scelgono in totale autonomia cosa fare e come farla. L’unico ruolo dei genitori è quello di spettatori. Possono andare sugli spalti a vedere una partita di calcio o fingersi passeggeri sull’aereo, ma niente di più. All’ingresso i piccoli ricevono un assegno, lo cambiano in banca, coi contanti si comprano cibo e altro. Guadagnano a seconda del lavoro che fanno, i laureati guadagnano di più. Tutto vero, tranne il fatto che qui non esistono debiti e criminalità.
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