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Valentina Santarpia per "Corriere della Sera"
Rifatte e non, paladine del ritocchino o strenue sostenitrici dell'immagine naturale, guerrigliere dell'essere o dell'apparire: sono tutte unite le show girl della Rai, nell'applaudire Anna Maria Tarantola, la nuova presidente della Rai che ha annunciato «più rispetto» nei confronti dell'immagine della donna in tv e «più cautela» sulla chirurgia estetica scodellata con disinvoltura nei contenitori mattutini.
«Se dai un'immagine plastificata è chiaro che le donne reali non si possono immedesimare - dice Miriam Leone, ex Miss Italia approdata sul piccolo schermo -. Lo so che sono arrivata in tv per aver partecipato ad un concorso di bellezza, ma l'unica cosa che ritocco sono i capelli, perché li tingo. E penso che quelle che si rifanno il seno non lo fanno per se stesse, ma perché si adeguano ad un'estetica maschile».
Vallo a dire a Veronica Maya, che senza imbarazzo parla del suo seno rifatto, «una decina d'anni fa, quando ancora non facevo questo lavoro, ma adesso sto allattando mio figlio e non me ne importa niente se cadranno un po', magari farò un ritocco dopo i 40 anni e un altro figlio, tanto il mio compagno fa il chirurgo estetico». Lei, che con le sue camicette è esempio di stile, centra il punto: «L'intervento non è un tabù: è un problema di responsabilità della conduttrice, al di là del codice etico imposto dall'azienda, che può far diventare trash anche un programma elegante sulla carta».
«Non ho mai pensato ad un intervento estetico e non credo che vi ricorrerò - dice invece la presentatrice Eleonora Daniele -. Non nego che la bellezza mi abbia aiutato, ma penso di essere molto cambiata nel tempo: ora sono la presidente di un'associazione che si occupa di autismo, e questo ruolo mi ha aiutata ad approfondire la maniera giusta per liberarsi da schemi basati solo sull'estetica».
«Ahimè, è vero, il modello prevalente è la donna perfetta e rifatta - incalza Donatella Bianchi («Linea Blu») -. Io ho sempre cercato di dimostrare che non ci credevo provando ad essere me stessa anche in tv, con le mie rughe, i miei chili di troppo».
«I volti e i corpi deformati che vediamo in tv sono anche frutto di trasmissioni superficiali - sentenzia Rosanna Lambertucci -. Bisognerebbe scoraggiare chi non ha bisogno di ritocchi, facendo sì che punti su altre caratteristiche». Come l'intelligenza: è il caso delle conduttrici di Raitre, che da anni tutela l'immagine femminile. «Abbiamo tantissimi esempi viventi di come dovrebbe essere una conduttrice - ricorda il direttore Antonio Di Bella - da Federica Sciarelli a Milena Gabanelli, da Licia Colò a Franca Leosini, tutte donne con grande professionalità che non rinunciano alla loro bellezza».
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