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SANREMO DIVENTA UN TALENT SHOW? LA SALA STAMPA RIBOLLE, SI SENTE DEFRAUDATA DEL POTERE DECISIONALE…
1- LO HOBBIT TORNA IN TESTA ALLA CLASSIFICA ITALIANA IL 27 DICEMBRE
Leotruman per http://blog.screenweek.it
Dopo aver ceduto la vetta della classifica a Colpi di Fulmine nelle giornate di Natale e Santo Stefano, caratterizzate da un calo di circa il 25% rispetto all'anno precedente, Lo Hobbit: Un Viaggio Inaspettato ritorna in vetta alla classifica italiana giovedì 27 dicembre sia per incassi che per spettatori.
L'incasso di ieri è stato di 634mila euro (78mila spettatori), contro i 474mila euro della commedia I Due Soliti Idioti (71mila spettatori). I totali sono rispettivamente di 11.5 milioni di euro e di 5.5 milioni. A meno di cambi drastici, pare che ormai abbiamo un vincitore della sfida natalizia, che è la pellicola in 3D di Peter Jackson. Ma che soglia raggiungerà a fine corsa?
Lo scorso anno Sherlock Holmes - Gioco di Ombre aveva raccolto 787mila euro il 27 dicembre (cadeva di martedì), e raggiunto un totale di 10.7 milioni di euro per poi chiudere a quasi 19 milioni. Lo Hobbit dovrebbe raggiungere almeno i 17 milioni, ma una vera proiezione finale la potremo fare solo nei prossimi giorni.
Proseguendo la classifica troviamo Colpi di Fulmine di Neri Parenti con 333mila euro (6.1 milioni il totale), il cartoon Ralph Spaccatutto (Wreck-It Ralph) di Rich Moore con 321mila euro (2.6 milioni il totale), e Vita di Pi di Ang Lee con 311mila euro (2.4 milioni il totale). Calo di incassi e gradimento per Tutto Tutto Niente Niente con Antonio Albanese, sceso a quota 243mila euro, mentre il thriller di Robert Redford La Regola del Silenzio è fermo a quota 153mila euro (1 milione e mezzo il totale).
Tra le altre pellicole in sala, Sammy 2 supera a fatica il milione in totale (il primo capitolo ne aveva incassati quasi 4), Love is All you Need di Susanne Bier è quota 233mila, mentre Ernest & Celestine si accontenta di 50mila euro (ricordo, in totale).
La giornata di ieri è stata caratterizzata da un nuovo calo rispetto al 2011: 2.8 milioni incassati dalla classifica, contro i 3.3 milioni dell'anno precedente (-15%, ed esattamente 100mila spettatori in meno).
2- I DISASTROSI INCASSI DEL NATALE 2012 AGGRAVANO IL BILANCIO DI FINE ANNO
Leotruman per http://cineguru.screenweek.it/
L'annata cinematografica al boxoffice è stata altalenante, tra momenti di forte perdita come l'inizio del 2012 e il mese di giugno, e periodi di buona ripresa, come un autunno a tratti positivo che lasciava sperare in un bilancio di fine anno meno drastico di quanto ipotizzato in precedenza. Le festività natalizie avevano però un ruolo essenziale in questo processo, e si puntava molto in particolare sui ricchi incassi delle giornate del 25 e del 25 dicembre, tradizionalmente le più redditizie dell'anno.
Il graduale declino degli incassi al quale abbiamo assistito nel mese di dicembre, una vera e propria spirale discendente che ha risucchiato ogni genere di ottimismo, è purtroppo proseguito anche durante le festività e gli introiti hanno subito un calo generalizzato e verticale: quasi il 25% in meno rispetto al 2011 (dati Cinetel).
25/12/2012 VS. 25/12/2011: incassi -23.52% / spettatori -25.18%
26/12/2012 VS. 26/12/2011: incassi -23.7% / spettatori -24.68%
25+26/12/2012 VS. 25+26/12/2011: incassi -23.62% / spettatori -24.88%
Esaminando i dati possiamo notare un'emorragia di spettatori in particolare nella giornata del Natale, quasi 300mila in meno rispetto all'anno precedente (il peggiore degli ultimi 13 anni). La cifra viene lievemente tamponata in termini di incassi perché il prezzo medio del biglietto è più elevato quest'anno dell'1.7% (7.47 euro contro i 7.34 euro dell'anno precedente).
Questo anche perché quest'anno sono cinque le pellicole in 3D nella top-ten contro le due del 2011, anche se per alcune si è trasformato in una zavorra: Lo Hobbit sembra beneficiare del formato 3D e del sovrapprezzo (media a Santo Stefano di oltre 8.6 euro a biglietto), così come Vita di Pi (quasi 8.3 euro) mentre un cartoon come Ralph Spaccatutto ha un prezzo medio di neanche 7.4 euro, vicino a quello di commedie in 2D come Tutto Tutto Niente Niente e Colpi di Fulmine (circa 7 euro) nonostante un cospicuo numero di sale nel formato in tre dimensioni.
Se consideriamo il calo rispetto al 2010, la perdita sale al 30% in termini di incassi e ad oltre il 33% considerando i biglietti venduti, visto che se ne era staccato esattamente un milione in più sommando i dati di Natale e Santo Stefano (2.8 milioni contro gli 1.8 milioni delle festività 2012).
Quasi 11 milioni di euro in tasca, ma Lo Hobbit non si sta dimostrando (né in Italia né nel mondo) il film alpha che ci si aspettava, così come sommando gli incassi di Colpi di Fulmine, Tutto Tutto Niente Niente e I Due Soliti Idioti si fatica a reggere il confronto con un unico cinepanettone all'epoca d'oro. Drastico calo per i film d'animazione, e Ralph Spaccattutto con poco più di 2 milioni di euro in cassa dopo sei giorni non regge il confronto con Il Gatto con gli Stivali (incassò più di 2 milioni solo a Santo Stefano, chiuse oltre i 16 milioni).
Nell'introduzione avevamo parlato di ruolo essenziale degli incassi natalizi venuto meno sugli incassi annuali. Nel 2011 si era incassato tra il 25 e il 26 dicembre oltre 18 milioni di euro, il 2.82% di quanto raccolto nell'intera annata (il 2.57% in termini di biglietti), per poi chiudere l'annata cinematografica a quota 660 milioni di euro e 101 milioni di biglietti staccati.
Drastico calo di influenza per il Natale 2012 sul totale: i poco meno di 14 milioni di euro raccolti rappresentano solo il 2.35% del totale annuale già non particolarmente esaltante (solo il 2.09% considerando gli spettatori), là dove si sperava di superare almeno il 3%.
I precedenti segnali di speranza quindi sono stati completamente annullati, e la proiezione attuale è di un totale 2012 sotto quota 610 milioni di euro (probabile totale 605 milioni), oltre l'8% in meno rispetto ai 660 milioni del 2011. L'emorragia di spettatori potrebbe invece superare il 10% se si dovesse rimanere intorno a quota 90 milioni, contro i 101 milioni dell'anno passato. In ogni caso quest'anno si scenderà sotto la soglia psicologia dei 100 milioni di spettatori, un segnale allarmante per il mercato cinematografico italiano.
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