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PARAGURI D’ITALIA - CAMPO DALL’ORTO “RIMETTE IL SUO MANDATO” DI DIRETTORE GENERALE RAI E PADOAN “NE PRENDE ATTO” - PERO’ RESTERA’ CON LE CHIAPPE (E LO STIPENDIO) A VIALE MAZZINI - L’USIGRAI E LA FEDERAZIONE DELLA STAMPA: “ORA SI DIMETTANO ANCHE MONICA MAGGIONI E L’INTERO CDA”
Da www.ansa.it
"In un incontro molto cordiale, il Ministro Padoan ha preso atto della decisione di Antonio Campo Dall'Orto di rimettere il suo mandato di Direttore generale Rai". Lo comunica Viale Mazzini in una nota. "Antonio Campo Dall'Orto - sostiene la Federazione nazionale della stampa e Usigrai - non è l'unico responsabile del fallimento di questi due anni di mandato. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della presidente e del consiglio di amministrazione.
Auspichiamo ora che l'azionista agisca con rapidità - affermano Fnsi e Usigrai - per restituire con urgenza alla Rai Servizio Pubblico una guida autorevole, sicura e stabile in grado di assicurare presto la necessaria riforma editoriale. Ma quanto accaduto in queste settimane dimostra ancora una volta che governo e Parlamento sono chiamati a intervenire per modificare le norme sulla governance per garantire alla Rai Servizio Pubblico autonomia e indipendenza dai partiti. Senza un chiaro percorso di riforma, che parta dalla necessaria separazione dei poteri di indirizzo dai poteri di gestione, l'indecoroso spettacolo degli ultimi mesi non potrà che riproporsi".
2 - RAI: FNSI-USIGRAI, SI DIMETTANO ANCHE PRESIDENTE E CDA
direttori rai campo dall orto dallatana fabiano bignardi teodoli
(ANSA) - "Antonio Campo Dall'Orto non è l'unico responsabile del fallimento di questi due anni di mandato. Pertanto dopo le sue dimissioni, dovrebbero arrivare quelle della presidente e del consiglio di amministrazione". E' la presa di posizione di Federazione nazionale della stampa a Usigrai.
"Auspichiamo ora che l'azionista agisca con rapidità - affermano Fnsi e Usigrai - per restituire con urgenza alla Rai Servizio Pubblico una guida autorevole, sicura e stabile in grado di assicurare presto la necessaria riforma editoriale. Ma quanto accaduto in queste settimane dimostra ancora una volta che governo e Parlamento sono chiamati a intervenire per modificare le norme sulla governance per garantire alla Rai Servizio Pubblico autonomia e indipendenza dai partiti. Senza un chiaro percorso di riforma, che parta dalla necessaria separazione dei poteri di indirizzo dai poteri di gestione, l'indecoroso spettacolo degli ultimi mesi non potrà che riproporsi".
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