NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON…
Francesco Saverio Alonzo per "la Stampa"
Una vicenda oscura che implica orge, ricatti, boss mafiosi e compagni di bagordi disposti a pagare pur di mettere a tacere chi è in possesso di prove, incluse foto e registrazioni. Il re di Svezia, Carlo XVI Gustavo, è in difficoltà . Dopo la pubblicazione nel novembre scorso del libro «Den motvillige monarken» (Il monarca recalcitrante) in cui si svelano episodi compromettenti quali incontri in sexy club con giovani donne da parte del sovrano, politici e commentatori esigono che il re dica tutta la verità su ciò di cui è al corrente riguardo ai contatti dei suoi amici con elementi mafiosi.
E ieri il presidente della Corte Costituzionale, Peter Eriksson, ha imposto un'indagine sulle voci che ormai corrono sulla partecipazione del re ad orge sessuali e sulla vicenda del riscatto preteso da personaggi con pochi scrupoli per farsi consegnare prove compromettenti.
Il giornale Expressen è in possesso di registrazioni telefoniche in cui un amico del re, Anders Letterström, promette al braccio destro del «Padrino» serbo Milan Servo, Daniel Webb, di mettersi in contatto con il re per informarlo che i suoi amici stanno conducendo trattative con l'ex proprietario del sexy-club Mille Markovic, per convincerlo a smentire le dichiarazioni rilasciate nel libro, secondo le quali egli sarebbe in possesso di foto che mostrano il re in compagnia di donne nude, e a consegnare loro le prove. Markovic ha dichiarato all'autore del libro di aver organizzate feste a luci rosse per il sovrano.
In un altra registrazione, intercettata dal giornale Aftonbladet, Letterström conferma a Daniel Webb di aver parlato con il re dei suoi contatti con i rappresentanti della malavita e della possibilità di comprare il silenzio di Mille Markovic. Dice testualmente: «Quella sera ho parlato con il re e gli ho riferito che tu avevi detto che Mille sarebbe disposto a smentire tutto e a consegnarci le foto dietro un compenso di circa duecentomila euro». L'amico del sovrano in seguito ha smentito tutto, dicendo che non aveva mai parlato con Carlo XVI Gustavo e di aver mentito nelle telefonate per «pressioni».
Peter Eriksson, presidente della Corte Costituzionale, commenta così le ultime rivelazioni: «Ritengo che il re sia venuto a trovarsi in una situazione molto imbarazzante. Una condizione per il mantenimento della monarchia nella sua forma attuale è l'assoluta fiducia reciproca fra i politici, la popolazione e la casa regnante. Per tale ragione la casa reale deve gettare completa luce su questa vicenda».
Mia Sydow, membro della Corte Costituzionale, dice a sua volta: «Qualunque cosa faccia, il re non può essere chiamato a rispondere delle proprie azioni a causa dell'assurdo sistema su cui si regge la monarchia. Ma se egli è al corrente dei contatti di Letterström con la mafia serba deve renderne ragione al popolo svedese».
L'avvocato Peter Altin, presidente del Partito repubblicano svedese, va oltre e spiega che il sovrano può essere costretto ad abdicare se si dovesse constatare che egli ha mentito all'opinione pubblica. E aggiunge: «Se è vero che Letterstrom ha parlato con il re dei suoi contatti con la mafia serba, ciò significa che il re ci ha mentito spudoratamente affermando di non sapere nulla di tutta questa losca vicenda. E non possiamo accettarlo. Se è vero che il re ha parlato con Letterström, non gli rimane altra soluzione che abdicare».
Una rottura tra il sovrano e i suoi sudditi che Ulf Bjered, esperto in scienze politiche presso l'università di Göteborg, descrive così: «Se ciò che Letterström dice è vero, la cosa è molto grave. Dimostrerebbe che il re ha mentito al popolo svedese e ne seguirebbe una crisi di fiducia perché il capo dello Stato rappresenta tutta la nazione e non può sottrarsi all'obbligo di essere aperto e sincero».
Carlo XVI Gustavo ha già smentito tutto quando le voci sulle sue amicizie compromettenti avevano cominciato a circolare. Negli ultimi giorni lo scandalo a continuato a montare ma, secondo il capo dell'ufficio stampa della corte svedese, Bertil Ternert, i nuovi elementi emersi nella vicenda non giustificano ulteriori commenti rispetto a quelli già rilasciati nei mesi scorsi. L'opinione pubblica svedese però è sempre più in fermento e da più parti si sollevano voci perché il re abdichi a favore della principessa ereditaria Victoria. I sondaggi segnalano che un terzo di svedesi ha perso fiducia nel sovrano, mentre il 32% vorrebbe sua figlia sul trono.
IL RE DI SVEZIA CARLO XVI GUSTAVO CON LA REGINA SILVIACARLO GUSTAVO DI SVEZIATESTE CORONATE IN IMBARAZZO
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