alessandro cecchi paone

“MI INNAMORAI DEL MIO MIGLIOR AMICO E LO CONFESSAI IN LACRIME A MIA MOGLIE. ERA IL CAMERAMAN DEDICATO AL MIO PRIMO PIANO. FORSE CON QUESTO QUOTIDIANO GUARDARCI NEGLI OCCHI CI SIAMO ACCAREZZATI L’ANIMA” – ALESSANDRO CECCHI PAONE SI RACCONTA IN UN LIBRO - "USCIVAMO IN 4 CON LE NOSTRI MOGLI, UN GIORNO SIAMO PARTITI SOLO IO E LUI. E LA NOTTE CI SIAMO RITROVATI NELLO STESSO LETTO. FUI SOPRAFFATTO DA UNA GRANDE FELICITÀ" - "DOPO IL COMING OUT BERLUSCONI DISSE: ‘HAI FATTO BENISSIMO, CONTA SU DI ME’. PER ALDO BUSI, GENIO, ERO “DIVERSAMENTE ETERO” – "ORA C’E’ SIMONE, ABBIAMO 38 ANNI DI DIFFERENZA. MI DICEVANO: “È GIOVANE, IMPAZZIRAI, TI TRADIRÀ”. INVECE NON HO PAURA, IL GELOSO È LUI, NON SI SENTE ABBASTANZA ATTRAENTE PER ME. NON SA COME GUARDA I MIEI AMICI, È UN PORCOSPINO…”

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Giovanna Cavalli per il “Corriere della Sera”  - Estratti

alessandro cecchi paone

 

Era a pranzo dai suoi. 

«Mamma, amo un uomo». 

 

«Mi rispose: “Impossibile, non sei nato così”». 

 

E lei? 

«Rimasi senza parole, tanto le sue erano suonate definitive. Difatti non ne parlò mai più. Ma era del ‘35, per lei i gay si vedevano subito, pettinavano le bambole, io invece anche da ragazzino amavo i film di guerra. Mi ero fidanzato e sposato, adoravo mia moglie . Quindi? » . 

 

Suo padre? 

«Mi guardò interdetto. Poi azzardò: “Non sarà che tra voi si è spenta la passione?”. “No. 

E poi avrei cercato un’altra donna, non un maschio”». 

 

Nel libro I colori della libertà - La mia vita per i diritti di tutti (esce domani per Piemme), Alessandro Cecchi Paone, 63 anni, giornalista e divulgatore tv, racconta questo e altro, incontri, scontri e battaglie. 

simone antolini cecchi paone

 

La prima a saperlo fu sua moglie Cristina. 

«Glielo confessai piangendo, qui su questo divano dove stiamo noi. Avevo il terrore di perderla. Mi ero innamorato del mio migliore amico». 

 

Come la prese? 

«Dopo dieci anni si era rotta la nostra alleanza. Uscì con l’auto e tornò dopo ore. “Me ne vado e per un anno non voglio più né vederti né sentirti”. Così è stato. Tosta, ma ha fatto bene. Passato il dolore, abbiamo costruito un altro affetto. Adesso siamo come parenti, guai a chi me la tocca, ha ancora le chiavi di casa». 

 

Il nuovo amore. 

«Era il cameraman dedicato al mio primo piano. Forse con questo quotidiano guardarci negli occhi ci siamo accarezzati l’anima. Diventammo migliori amici, uscivamo in 4: io e Cristina, lui e la compagna. In vacanza insieme. Un giorno siamo partiti soltanto io e lui. E la notte ci siamo ritrovati nello stesso letto. Fui sopraffatto da una grande felicità. Chiaro che in me c’era un bisogno inespresso, altrimenti non avrei provato una gioia così clamorosa». 

alessandro cecchi paone melania rizzoli

 

Non fu per sempre 

«Durò sei mesi. Poi ci siamo lasciati e persi di vista. L’anno scorso mi ha cercato per dirmi che si è sposato con una donna». Ride. «È tornato alle origini». 

 

 

(...)

 

Il primo amore. 

«Sheril, turca. La costumista di Uno Mattina . Una botta di passione sconvolgente, mi ha rivoltato come un calzino.  Fumava le canne. Io fingevo, sono favorevole alla liberalizzazione però non ho mai aspirato. Ma stavo zitto perché col fumo faceva meglio l’amore.  Tre anni insieme. Ero ragazzino, diventai uomo, però ero distrutto». 

 

E gli uomini allora non le interessavano? 

alessandro cecchi paone

«Zero. Non mi sfiorava nemmeno il pensiero. Colleghi, conoscenti. L’amicizia maschile perditempo, ore a parlare di niente, a bere birra, non mi interessava. Fino a 35 anni non ho mai toccato un uomo, di solito i ragazzini lo fanno, magari per gioco. Soltanto una volta, a 15 anni, riflettei sul fatto che tutti i miei amici erano belli. Non me ne rendevo conto ma inseguivo già l’estetica maschile. I brutti — e le brutte — non mi sono mai piaciuti».

 

Cristina . 

«La dolcezza, la tenerezza, la femminilità risolta. Complici. Contavo su di lei, lei su di me, un vero matrimonio. Credevo fosse per sempre e in fondo lo è, non nella stessa forma, ma la donna della mia vita resta lei. Quando ci siamo lasciati, suo padre, generale dell’esercito mi disse: “Sei un caballero (un gentiluomo)”». 

 

Nel 2004 il coming out. 

l'aria che tira cecchi paone

«E non ci credeva nessuno. Il mio analista non fece una piega: “Ah, ora ti piacciono i maschi. Che sarà mai”. E mi inserì nella categoria dei “bisessuali diacronici”, che amano donne e uomini in momenti diversi. Per Aldo Busi, genio, ero “diversamente etero”. Solo un amico mi disse: “Lo avevo capito, avevi più sensibilità del maschio medio romano”. Un altro chiese: “Ma come ti è successo?”, come se avessi avuto un incidente». 

 

Berlusconi. 

«Mi lodò: “Hai fatto bene, conta su di me”. Non me lo aspettavo. Fu fondamentale. 

Era molto avanti, lui, supermacho. Ribadì che i diritti sono patrimonio della destra libertaria che non è omofoba». 

 

Vacanza a Mykonos. 

«La storia col mio amico era finita. Pensai: qual è il posto migliore per conoscere qualcuno? Prenotai un hotel. Erano tutti gay. E tutti nudi, un imbarazzo terribile. Mi guardavano malissimo, convinti che fossi un etero guardone. Mi convocò il direttore. 

Spiegai: “Ma io sono omo!”. Non ci credevano. Mi salvò una drag queen, Ermete, in arte Sophia. “Voi non sapete quante battaglie Alessandro ha combattuto per noi”». 

alessandro cecchi paone (4)

 

Come finì? 

«Che comunque non ho battuto chiodo». 

 

 

Nuovi amori 

«Giuseppe Schisano, attore. Bellissimo, un angelo con gli occhi azzurri e gli stivali da cowboy. Fu una storia lunga.  Dopo tre anni volle rivedermi e mi invitò a cena. Mi preoccupai: “Oddio, vuole ricominciare”. Al tavolo trovai seduta una ragazza bellissima. Pensai di essermi sbagliato, invece era lui. Solo che adesso si chiamava Vittoria. Mi spiegò: “Sai, grazie a te l’ho capito, non ero gay, ma una donna che non aveva altra maniera per andare con gli uomini”». 

 

(...)

simone antolini alessandro cecchi paone foto di bacco

Finì anche con lui. 

«Mi ha tradito. L’ho scoperto, sono sveglio. All’inizio ho perdonato, però non riuscivo più a fidarmi, ogni volta che usciva da solo stavo in ansia.  Così ho chiuso a malincuore». 

 

Ma è arrivato Simone

«Mi contattò sui social. La prima volta gli diedi buca. Al secondo appuntamento arrivò con la 500 rossa e il seggiolino per i bimbi. “Per chi è?”. “Per mia figlia Melissa”. Lo trovai un gesto bellissimo e coraggioso». 

 

Vi siete sposati nel 2023. E con la piccola fate i turni. 

«I primi tempi non avevamo una nostra intimità perché Melissa era nella stanza accanto. E veniva a bussare da noi. “Che fate?”. “Ci facciamo le coccole”. Così abbiamo stretto un patto tra noi due. Una sera il papà dorme con lei, una sera con me». 

 

Tra voi ci sono 38 anni di differenza. Pesano? 

«Mi dicevano: “È giovane e bello, impazzirai, ti tradirà”. 

alessandro cecchi paone (3)

Invece non ho paura, sono sereno, il geloso è lui, non si sente abbastanza attraente per me. Non sa come guarda i miei amici, è un porcospino». 

 

Ha scoperto la paternità 

«Io che di solito non amo le rotture di scatole, con lei mi sono sciolto come il burro. I primi, affettuosissimi “no” sono stati i miei, all’inizio era stupita, ora ha accettato il mio ruolo educativo. Noi tre siamo una famiglia meravigliosa. Per questa legge crudele non posso adottarla, per me è un grande dolore». 

 

Non vivete tutti insieme .

nozze alessandro cecchi paone e simone antolini 18

«Abbiamo passato due anni felicissimi, io, Simone, Melissa e il cane, era perfetto. 

Purtroppo la madre ora la vuole nelle Marche, così mio marito fa avanti e indietro e ci vediamo nel weekend. Senza l’adozione non ho titolo legale. Chi sono io per la bambina? Niente». 

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