pereira

PEREIRA A PROCESSO! CHIESTO IL RINVIO A GIUDIZIO PER L’EX SOVRINTENDENTE DEL MAGGIO FIORENTINO - LA PROCURA CONTESTA A ALEXANDER PEREIRA UNA SERIE DI SPESE, MESSE IN CONTO ALL’ENTE, PER FINI PERSONALI, COME QUELLE PER VOLI PRIVATI E RISTORANTI. L’EX SOVRINTENDENTE, CHE SI ERA DIMESSO DALLA CARICA SULL’ONDA DELLO SCANDALO, AVREBBE ANCHE USATO PARTE DEL FONDO DEL GOVERNO IN MODO IMPROPRIO. SI PARLA DI 8,5 MLN…

Luca Serranò per https://firenze.repubblica.it/

 

 

La procura contesta una serie di spese per fini personali, come quelle per voli privati e ristoranti. Pereira avrebbe anche usato parte del fondo del governo in modo improprio

alexander pereira

 

Peculato e malversazione. Con queste accuse la procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex sovrintendente del Maggio Musicale, Alexander Pereira, finito sotto la lente dei magistrati per una serie di spese per scopi personali messe in conto all’ente e per aver gestito in modo improprio parte del fondo integrativo del governo per gestire il debito da 50 milioni accumulato dall’ente nel corso degli anni. L’udienza preliminare si aprirà il 30 maggio.

 

Pereira, che si era dimesso dalla carica sull’onda dello scandalo, era stato chiamato in causa da una interrogazione a Palazzo Vecchio da parte di FdI, in cui si mettevano in risalto proprio le spese (circa 60 mila euro quelle contestate nella prima fase di indagine) disinvolte per motivi apparentemente slegati da quelli istituzionali. Oltre ad alberghi e ristoranti, anche voli – compreso un volo privato Baden Baden-Grosseto costato 7450 euro- e un trasloco da Milano a San Casciano Val di Pesa. Contestati anche viaggi a Mosca e Francoforte. Lui, per tutto il tempo, ha negato le accuse, parlando di spese legittime per cercare sponsor per il Maggio.

pereira bartoli

 

Per quanto riguarda l'ipotesi di malversazione, Pereira avrebbe usato parte del fondo integrativo erogato dal Governo per gestire il debito da 50 milioni della Fondazione che si era accumulato negli ultimi 15 anni. Si parla di 8,5 milioni che avrebbe usato per saldare anche degli stipendi dei dipendenti dell'ente. La Procura aveva chiesto anche l'interdizione, ma l'aveva poi revocata dopo la nomina di Onofrio Cutaia come commissario straordinario della Fondazione Teatro Maggio musicale.

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