DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
Cresce il successo di “Poor Things – Povere creature!” di Yorgos Lanthimos con Emma Stone iperfemminista Creatura di Frankenstein che prende coscienza con le buone letture, Emerson e Goethe, e capisce come funziona il mondo con una lunga esperienza di bordello a Parigi, ieri a 344 mila euro, 55 mila spettatori e un totale di 2 milioni 860 mila euro. Bel risultato.
Secondo posto alla commedia con matrimonio lesbo in Australia e qualche volgarità di troppo, “Tutti tranne te” con la supersexy Sydney Sweeney e il bisteccone Glenn Powell, 293 mila euro, 44 mila spettatori e un totale di 1 milione 931 mila euro. Finisce al terzo posto “I soliti idioti 3 – Il ritorno” di Biggio&Mandelli, 144 mila euro, 21 mila spettatori e un totale di 2 milioni 385 mila euro, che avrebbe potuto fare di più pensando a come era partito a razzo la settimana passata.
Ma le truppe dei vecchi cinefili comandano. “Perfect Days” di Wim Wenders incassa così ieri al quarto posto 65 mila euro, con 11 mila spettatori e un gran totale di 3 milioni 963 mila euro. La commedia parolacciara di Pieraccioni “Pare parecchio Parigi” finisce al quinto posto con 54 mila euro, 8 mila spettatori e un totale di 2, 5 milioni.
Se la batte con il documentario d’arte “Il bacio di Klimt”, pensa un po’, sesto con 52 mila euro, 6 mila spettatori e un totale di 98 mila euro. “The Holdovers” di Alexander Payne con Paul Giamatti con un occhio sguercio è settimo con 43 mila euro, e un totale di 1, 2 milioni. Troviamo all’ottavo posto “Dieci minuti” di Maria Sole Tognazzi con Barbara Ronchi e Margherita Buy, 42 mila euro, un totale di 379 mila euro. Insomma.
“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi, decimo posto, non è ancora arrivata a 36 milioni ma manca davvero poco, solo 35 milioni 897 mila euro.
Oggi però escono parecchi nuovi film, “Argylle – La superspia” di Matthew Vaughn con Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Samuel L. Jackson, la bonissima Dua Lipa, Henry Cavill, già bollata dalla critica come un disastro, l’ottimo “The Iron Claw” di Sean Durkin con Jeremy Allen White e Zac Efron che fanno i fratelli campioni di wrestling negli anni ’80.
E poi l’inglese “How To Have Sex”, potente opera prima di Molly Manning Walker con Mia McKenna Bruce, storia di una ragazzetta inglese che va in Grecia convinta di liberarsi felicemente della verginità, “Dance First” di James Marsh con Gabriel Byrne nei panni di Samuel Beckett, il notevole “Upon Entry” sulla difficoltà a entrare in America per lavorare, opera prima di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vasquez, “Te l’avevo detto” di Ginevra Elkan con Valeria Bruni Tedeschi nella versione più pazza di sempre, Valeria Golino come star del porno…
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