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Marco Giusti per Dagospia
Alla sua seconda settimana di uscita in America “Thor: Love and Thunder”, dovrebbe incassare altri 45 milioni di dollari. Venerdì ne aveva incassati 13, 8, con un totale americano di 201 milioni e globale di 415. Da noi ieri era primo con una lieve flessione, 390 mila euro con un totale italiano di 7, 2 milioni di euro. Secondo posto in America venerdì per i potenti “Minions” con 8, 1 milioni e un totale di 244 che diventano 470 milioni di dollari globali. Anche da noi andrà benissimo, lo sappiamo. Terzo incasso in America è il drammatico “Where the Crawdads Sing” con Daisy Edgar-Jones, tratto dal best-seller di Delia Owens da 12 milioni di copie.
Le critiche lo hanno stroncato, ma ha incassato venerdì 7, 2 milioni di dollari e potrebbe andare davvero molto bene. Anche “Paws of Fury”, western comico animato prodotto da Paramount e Nickelodeon, remake del celebre “Blazing Saddles” di Mel Brooks, quinto con 2, 4 milioni di dollari, è partito piuttosto bene. Tra i film d’arte di segnala l’inglese “Mrs Harris Goes to Paris” di Anthony Fabian con Lesley Manville, Isabelle Huppert, Lambert Wilson, amatissimo dai critici.
russel crowe thor love and thunder
E’ uscito anche, in 450 sale, il potente “The Gray Man”, giocattolone thriller da 200 milioni, tutti pagati da Netflix, diretto dai fratelli Joe e Anthony Russo, e in uscita in streaming il 22 luglio, cioè fra cinque giorni, in tutto il mondo. Non si sa, per policy di Netflix quanto abbia guadagnato, la Mancuso sul Foglio ne è entusiasta e dice che va visto su grande schermo.
Variety e la maggior parte dei critici americani molto meno. La polemica contro i film in sala, che sarebbero da elite ricca, l’ha già fatta scoppiare Joe Russo. E non finirà qui. Certo. Se dobbiamo vedere in tv anche questi filmoni da 200 milioni di dollari, a che servono più le sale? Meglio farne dei musei dove proiettare vecchi classici per cinefili ricchi, si dirà. Ma ne siamo così sicuri? Il cinema era un’arte popolare che davanti al grande schermo, diciamo, riuniva, ricchi e poveri nello stesso sogno. Così è un’altra cosa da fare soli chiusi in casa seduti sul divano. Che allegria… Intanto in Italia, però, in sala, dietro i 390 mila euro di “Thor” c’è il nulla o quasi.
“Elvis” a 57 mila euro con un totale di 2, 2, “Top Gun: Maverick” a 55 mila euro con un totale di 11 milioni, “Jurassic World: Il Dominio” a 26 mila euro e un totale di 7, 5. Quinto “Lightyear” con 25 mila euro e un totale di 2, 2 milioni. La “Principessa Mononoke” di Hayao Miyazaki, in riedizione, è sesto a 22 mila euro, un soffio in più rispetto all’unica novità della settimana, “X - A Sexy Horror Story” di Ti West con Mia Groth, vietato ai minori di 18 anni, quindi da vedere al cinema, con 21 mila euro e un totale di 50 mila euro. Ovviamente trovate anche, ma non in tante sale, il kolossal dei fratelli Russo “The Gray Man” con Ryan Gosling che cerca di fare il killer super-cool alla Alain Delon in “Le samourai” di Melville. Ma i Russo non sono Melville. Non si sa quanto abbia incassato. Scordavo… ma i film italiani?
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