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CIAK, MI GIRA! - VEDIAMO SE IN QUESTA SETTIMANA, CON L’ARRIVO DI NUOVI FILM PROVENIENTE DA CANNES E VENEZIA QUALCOSA CAMBIERÀ. FRANCAMENTE NE DUBITO - L’UNICA SORPRESA DELLA GIORNATA È IL QUINTO POSTO PER IL “BLUE VELVETDI DAVID LYNCH RESTAURATO E DISTRIBUITO DALLA BENEMERITA CINETECA DI BOLOGNA. LO POSSIAMO VEDERE ANCORA OGGI E DOMANI, QUINDI AFFRETTATEVI PERCHÉ VEDERLO IN UNA COPIA BUONA, RESTAURATA NON ERA COSÌ FACILE - IL CINEMA AMERICANO NON SARÀ PIÙ LO STESSO DOPO BLUE VELVET. SI POTRÀ APRIRE A TARANTINO, CHE NON ESISTEREBBE SENZA LYNCH… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

Demon Slayer. Il castello dell’infinito

Demon Slayer: Kumetsu no Yaiba – Infinity Castle”, il potente anime giapponese che è esploso in tutto il mondo lo scorso weekend seguita la sua corsa abbastanza incontrastato. Ieri era primo sugli schermi italiani con 254 mila euro, 31 mila spettatori e un totale già di quasi 3 milioni di euro (2.907). Vediamo se in questa settimana, con l’arrivo di nuovi film proveniente da Cannes e Venezia, “Duse” di Pietro Marcello, “Honey Don’t” di Ethan Coen, “Le città di pianura” di Francesco Sossai, “Sotto le nuvole” di Gianfranco Rosi, qualcosa cambierà. Francamente ne dubito.

 

chris evans, dakota johnson, pedro pascal material love

Non cambia neanche il secondo posto di “The Conjuring – Gli ultimi riti” con Vera Farmiga e Patrick Wilson nella casa infestata, ieri con 163 mila euro, 20 mila spettatori per un totale di 7 milioni 596 mila euro. Terzo posto per “Downton Abbey – Il gran finale” di Simon Curtis con Hugh Bonneville e Paul Giamatti, ieri con 58 mila euro, 9 mila spettatori e un totale di 540 mila euro. Scende al quarto posto “Material Love – The Materialists” di Celine Song con Dakota Johnson, Pedro Pascal e Chris Evans, 57 mila euro, 8 mila spettatori per un totale di 1 milione 689 mila euro.

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L’unica sorpresa della giornata è il quinto posto per il “Blue Velvet” di David Lynch restaurato e distribuito dalla benemerita Cineteca di Bologna, con 41 mila euro, 6 mila spettatori. Lo possiamo vedere ancora oggi e domani, quindi affrettatevi perché vederlo in una copia buona, restaurata non era così facile.

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La copia che gira su Amazon era terrificante e non faceva onore a quello che al tempo venne salutato come il capolavoro di David Lynch con attori meravigliosi come Dennis Hopper, Kyle MacLachlan, Jack Nance, Brad Dourif, Dean Stockwell, Hope Lange, che mescolano già vecchia Hollywood con i fedelissimi del regista. Un film odiato da Gian Luigi Rondi per i nudi di Isabella Rossellini, ma adorato da tutti i fan di Lynch. Il cinema americano non sarà più lo stesso dopo Blue Velvet. Si potrà aprire a Tarantino, che non esisterebbe senza Lynch.

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 Leggo che nessuno, nemmeno Harry Dean Stanton, voleva interpretare il ruolo del personaggio di Frank, pazzo, crudele, che seguita a inalare elio, a parte Dennis Hopper, che urlò “I've got to play Frank. Because I am Frank!". Hopper era rimasto colpito dal fatto che Lynch non riuscisse a pronunciare la parola “fuck”, ma lo esortava a dirla come da copione chiamandola “quella parola”. Nel film si sente fuck 56 volte, 55 volte solo da Frank. Nella scena dello stupro di Frank alla Rossellini, sia lei che Lynch non la smettevano di ridere.

isabella rossellini e angelo badalamenti blue velvet

 

Hopper rimase colpito dal fatto che la Rossellini, sotto il vestito, non avesse nulla. Lynch aveva scritto il ruolo di Dorothy Vallens, per Debbie Harry, che lo rifiutò (Dopo “Videodrome”…), come rifiutò Hanna Schygulla, poi pensò a Helen Mirren, ma poi scelse Isabella Rossellini, che allora faceva la modella. Si innamorarono e rimasero insieme dal 1986 al 1990.  Leggo anche che Roy Orbison in un primo momento voleva vietare a Lynch l’uso della sua canzone, “In Dreams”, che gli dette nuova popolarità.

 

Poi vide il film e filmò un video per Lynch. Bobby Vinton incise una nuova versione di “Blue Velvet” arrangiata da Angelo Badalamenti, ma Lynch chiese alla produzione di poter usare la versione originale. Così fu. Il resto della top ten non vede grossi cambiamenti.

 

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Elisa” dramma carcerario e psicologico diretto da Leonardo Di Costanzo con Barbara Ronchi in versione assassina che deve elaborare quello che ha fatto col criminologo Roschy Zem è sesto con 12 mila euri, 2 mila spettatori e un totale di 417 mila euro, il film concerto “Francesco de Gregori - Nevergreen” di Stefano Pistolini è settimo con 11 mila euro, mille spettatori e un totale di 65 mila euro, “Come ti muovi sbagli” di Gianni Di Gregorio è nono con 8 mila euro e un totale di 203 mila euro. Al 16° posto troviamo “Un film fatto per Bene” di Franco Maresco con 3.572 euro di incasso e 585 spettatori, ma con 24 schermi vanta la miglior media copia dei film italiani in classifica.

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