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CIAK, SI SCAZZA! – DOPO CHE LUCA GUADAGNINO HA STRONCATO FEDERICO FELLINI (“TRANNE IN ALCUNI CAPOLAVORI, LO TROVO PREVEDIBILE. UN ARTISTA NON DOVREBBE DIVENTARE UN CANONE”), SERGIO RUBINI LO AZZANNA: “OGGI I MAESTRI NON VENGONO NEANCHE RICONOSCIUTI. PENSO A ESIMI E AUTOREVOLISSIMI COLLEGHI CHE ACCANTO AL NOME DI FELLINI HANNO MESSO GLI AGGETTIVI "NOIOSO" E "PREVEDIBILE". LASCIAMO STARE…”
Estratto dell’articolo di Carmine Saviano per “la Repubblica”
[…] Siamo messi così male?
«Non mi sembra ci sia uno straccio di visione».
Se lo dice lei che di mestiere fa l'artista e che quelle visioni dovrebbe contribuire a generarle…
«Semplice analisi. Guardi al cinema: è imbrigliato da regole che hanno a che fare con l'economia e con la politica. È un'industria gestita da uomini del passato che cercano di interpretare i cambiamenti e non sognano più. Vanno le piattaforme?
E allora tutti sulle piattaforme? Va la serialità breve? E allora tutti sulla serialità breve».
[…] Ma lei fai anche cinema. Sta girando un nuovo film, il sedicesimo.
LUCA GUADAGNINO A VENEZIA - FOTO LAPRESSE
«Per mostrare proprio questo: il momento di spaesamento che attraversiamo».
Lo fa sentendosi libero?
«Sono impaurito. È come se sentissi di non poter raccontare fino in fondo il disappunto, il disagio, il dissenso. Non siamo più artisti. Siamo borghesi, in qualche modo benestanti; in qualche modo rammolliti».
Questo non farà piacere ai suoi colleghi.
«Spero che leggano e che poi mi chiamino. Così ne parliamo». […]
Il protagonista resta in quarantena forzata perché beccato in giro a Napoli con il motorino…
«L'arte è ontologicamente "contro". Lo è anche, ripeto, in modo puerile. Ma genera dissenso. Apre spazi dialettici. Ci fa chiedere: "È giusto quello che mi è chiesto di fare?". Porsi domande: è quello che insegnano i grandi vecchi e i maestri».
Ce ne sono ancora?
«Il punto è che non vengono neanche riconosciuti. Penso ad esimi e autorevolissimi colleghi che accanto al nome di Federico Fellini hanno messo gli aggettivi "noioso" e "prevedibile". Lasciamo stare…».
Andiamo avanti, invece. Si riferisce a Luca Guadagnino.
«Lasciamo stare». […]
sergio rubini leopardi il poeta dell’infinito
luca guadagnino photocall after the hunt a venezia 2025 foto lapresse
carlo verdone sergio rubini
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