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IL CINEMA DEI GIUSTI - A BOLOGNA, PER “IL CINEMA RITROVATO”, PARADISO DEI CINEFILI DI TUTTO IL MONDO, LE SALE SONO STRAPIENE - IERI C’ERA UNA FILA ENORME PER VEDERE “SAINT JOAN” CON UNA GIOVANISSIMA JEAN SEBERG E ANTON WALBROOK, L’ATTORE PREFERITO DI MAX OPHULS E DI DAGO - UNA MERAVIGLIA ANCHE LA PERLA DELLA RASSEGNA, “THE GARDEN OF EDEN”, MA IL FILM CHE MI È PIACIUTO DI PIÙ ERA UNA COMICA DI STANLIO E OLLIO, “SHOULD MARRIED MEN GO HOME?” – OGGI VERRÀ PROIETTATO “QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO” E IL MITICO HARD “THE STORY OF JOANNA”- VIDEO

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anton walbrook e richard todd in saint joan

Marco Giusti per Dagospia

 

Io sono ancora a Bologna per “il cinema ritrovato”, paradiso dei cinefili di tutto il mondo dove, malgrado un caldo impossibile, le sale sono strapiene di accademici e di ragazzi. Ieri c’era una fila enorme per vedere il da me mai visto “Saint Joan” diretto nel 1957 da Otto Preminger, tratto dalla commedia di George Bernard Shaw e sceneggiato addirittura da Graham Greene con una giovanissima Jean Seberg al suo esordio al cinema, e una serie di attori meravigliosi, da Anton Walbrook, l’attore preferito di Max Ophuls e di Dago, John Gielgud, ERichard Widmark, Felix Aylmer.

 

Tutto meraviglioso, a cominciare da Jean Seberg, che fece impazzire Godard quando la vide qui al punto che la chiamò per “Fino all’ultimo respiro”, come vedrete in “Nouvelle Vague” di Richard Linklater, dove si parla anche del sadismo di Preminger nel farle ripetere decine di volte ogni scena.

the garden of eden

 

Meravigliosa la fotografia di Georges Perinal che i fan di Powell e Pressburger ricorderanno direttore della fotografia di “Il ladro di Bagdad” e “Duello a Berlino”.

 

Ma il film rimane un po’ un mattone e la regia, molto teatrale, di Preminger non aiuta. Ma il restauro è incredibile. Una meraviglia anche la perla della rassegna, “The Garden of Eden”, la versione restaurata della commedia “viennese” di Lewis Milestone del 1927 con la bellissima Corinne Griffiths, star del muto.

should married men go home? 1

 Milestone, regista che davvero poco conosciamo tutti, riesce a muoversi perfettamente nella commedia alla Lubitsch come nel film di guerra o nel noir o nel mélo. Ha già una regia da film sonoro moderno. Almeno a vedere questo film. La Griffiths, che fece una fortuna investendo negli immobili, fu la base del personaggio della star del muto che finge di non essere invecchiata in “Fedora” di Billy Wilder.

 

Ma il film che mi è piaciuto di più in assoluto, la perfezione, era una comica di Laurel e Hardy supervisionata, cioè diretta, da Leo McCarey e firmata da James Parrott, “Should Married Men Go Home?”, che si apre con un incredibile cartello.  Domanda: come possono i mariti rimanere a casa con le mogli la domenica? Risposta: se gli spezzi una gamba. Poi arriva Stan vestito da golf che vuole portare a giocare il suo Oliver di domenica mattina. La moglie non vuole… Ma andranno a giocare a golf, certo.

 

the story of joanna

Oggi, se siete a Bologna, oltre a un paio di film di Lewis Milestone che non ho mai visto, “Rain” e “The Racket”, alla versione restaurata di “Arrapaho” di Ciro Ippolito alle 20, in Piazza Maggiore verrà proiettato “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Milos Forman con Jack Nicholson e al Cinema Europa alle 22 il mitico hard di Gerard Damiano del 1975 “The Story of Joanna” con Terri Hall, una specie di “Histoire d’O” americano. E’ uno dei film del periodo d’oro del porno americano, con una fotografia di gran classe, una regia. Ricordo perfettamente che ci fece colpo quando uscì in Italia.  

should married men go home? 3arrapaho arrapaho. arrapaho arrapaho 2 arrapahoCESARE RAGAZZI IN ARRAPAHOshould married men go home? 2jack nicholson qualcuno volo sul nido del cuculo Qualcuno volo? sul nido del cuculothe racketrain

jean seberg saint joan 6the garden of eden jean seberg saint joan 2jean seberg saint joan 3jean seberg saint joan 4jean seberg saint joan 1