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Marco Giusti per Dagospia
"Che cosa aspettarsi quando si aspetta" di Kirk Jones? Mah! Purtroppo non c'era grande attesa da parte del pubblico italiano per l'uscita di "Bella addormentata" di Marco Bellocchio e degli altri film veneziani, visto che sono stati battuti negli incassi settimanali perfino da questa disastrata commediola americana dedicata al pubblico femminile.
Di poco, va detto, ma questa commedia per aspiranti madri, cafona quanto basta, che e' stata accolta a pernacchie perfino in America (la battuta migliore era "Che cosa aspettarsi? Da questo film? Niente!") da critica e pubblico, ha comunque superato negli incassi il notevole film di Bellocchio, fermo a 442.000 euro (dati Cinetel) e pure "E' stato il figlio" di Daniele Cipri' (220.000).
Primi il cartone animato "Brave", il pre-Alien "Prometheus" e "Il cavaliere oscuro - Il ritorno" tutti sui due milioni di incasso. A segnalare che il pubblico c'e', ma che forse non e' stata una mossa vincente fare uscire subito col caldo i film veneziani. Eppure qualcosa dovevamo averla capita dall'esperienza dell'anno scorso. Quanto al film di Kirk Jones, ottimo regista inglese che si era segnalato con "Svegliati Ned" qualche anno fa, siamo dalle parti del film ad episodi con tema unico tipo, l'attesa di un figlio.
Tardivo, normale, adottato. Sembra quasi un film italiano, se non fosse dominato da una serie di star americane come Jennifer Lopez, qui troppo lacrimosa, Cameron Diaz, che fa una specie di Simona Ventura televisiva e tuttobotox ultrafanatica che rischia di partorire in diretta con fidanzato impegnato in un contest tv e, soprattutto, Elizabeth Banks, sorta di Bombolo al femminile, che si lancia nel numero più interessante. Quello di farci ridere con i disagi, soprattutto fisici, della donna in attesa, flatulenze comprese.
Il suo sfogo bombolesco di fronte al pubblico e' il momento più divertente del film e lo segnalo a chi voglia spiegarsi il successo di questa attrice bionda da noi ancora poco nota, ma molto amata in America. Essendo l'unica commedia leggera della settimana, e' ovvio che il pubblico delle coppie, quello meno impegnato e più rilassato, possa averlo preferito all'agonia dei film da festival. Quattro risate qua te le fai.
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