IL CINEMA DEI GIUSTI - AI GOTHAM AWARDS, I PREMI DEL CINEMA INDIPENDENTE, VA IN SCENA IL SOLITO TAPPETO ROSSO (DOMINATO DALLA POPPUTISSIMA HILARIA THOMAS, MOGLIE DI ALEC BALDWIN) DI VIP E SVIPPATI VARI - IL PREMIO PER IL MIGLIOR FILM SE LO AGGIUDICA "UNA BATTAGLIA DOPO L’ALTRA" DI PAUL THOMAS ANDERSON - IL "VISIONARY AWARD" VA A JULIA ROBERTS E AL NOSTRO LUCA GUADAGNINO PER “AFTER THE HUNT”, DIRETTO DALLO STESSO GUADAGNINO - MA I "GOTHAM" SONO PREMI POLITICI: DOMINA LA SERATA "UN SEMPLICE INCIDENTE” DEL REGISTA IRANIANO JAFAR PANAHI (CONDANNATO A TEHERAN A UN ANNO DI CARCERE) CHE SI AGGIUDICA I RICONOSCIMENTI DI MIGLIOR REGIA, MIGLIOR SCENEGGIATURA ORIGINALE E MIGLIOR FILM STRANIERO (DOMINERA' ANCHE AGLI OSCAR)

Marco Giusti per Dagospia

jeremy allen white scott cooper

Paul Thomas Anderson, Jafar Panahi, Julia Roberts e Luca Guadagnino premiati a Gotham Awards. E la battaglia dei grandi premi americani è solo iniziata. Ai Gotham Awards, i premi del cinema indipendente, vince come Miglior Film “Una battaglia dopo l’altra” di Paul Thomas Anderson.

Ma è il suo solo premio, su ben sei nomination. Viene preferito a film completamente diversi come “The Testament of Ann Lee”, “Train Dreams”, “Hamnet”, “A Est di Wall”, “Bugonia”, “Familiar Touch”, “If I Had Legs I'd Kick You”, che aveva ben quattro nominations, e non ha vinto nulla, “No Other Choice”, “Lurker”, “Sorry, Baby”.

Con un budgettino di 170 milioni di dollari e un incasso di 200 milioni, che non lo chiude ancora come un successo, non è che sia proprio un film indipendente, ma certo è il film più politico e battagliero e popolare della stagione. Ma i Gotham sono premi politici. Così vince ben tre Gotham e domina la serata “Un semplice incidente” del regista iraniano Jafar Panahi, miglior regia, miglior sceneggiatura originale e miglior film straniero, dopo aver già vinto la Palma d’Oro a Cannes.

julia roberts luca guadagnino

Dominerà anche agli Oscar, dove si presenta anche come miglior film di produzione francese. Lo sappiamo benissimo. Panahi, dal palco dichiara: “Mi piacerebbe dedicare questo premio ai filmmakers indipendenti sparsi per tutto il mondo… spero che questa dedica sarà considerata un piccolo tributo a tutti i filmmakers che sono stati privati del diritto di vedere e di essere visti ma che continuano a creare e a esistere”.

Panahi come miglior regista vince su candidati forti come lo stesso Paul Thomas Anderson, Mary Bronstein, per “If I Had Legs I'd Kick You”, Kelly Reichardt per “The Mastermind” e l’emergente regista spagnolo Oliver Sax per “Sirat”, che noi vedremo durante le feste. Paul Thomas Anderson, invece, se la prende con Netflix. E dice che non dovrebbe essere premiati i film di Netflix che non vanno in sala e non chiudono il loro percorso lì prima di finire sulla piattaforma.

“E’ il solo modo per fare sopravvivere le sale cinematografiche. Senza cinema, non avrete nessun Netflix”. Saranno fischiate le orecchie agli autori dei tanti film Netflix presenti, “Train Dreams”, ottimo film diretto da Clint Bentley con Joel Edgerton, “Hedda” di Nia Da Costa con Tessa Thompson, “Jay Kelly” di Noah Baumbach, lo stesso “Frankenstein” di Guillermo Del Toro.

naomi watts elle fanning

Come regista emergente o “breakthrought director”, vince l’anglo-nigeriano Akinola Davies Jr per la sua opera prima “My Father’s Shadow”, che vince anche per il miglior protagonista, il nigeriano Sopé Dirisù, che supera un esercito di grandi attori, Josh O’Connor, Amanda Seyfried, Wagner Moura, Jennifer Lawrence, Jessie Buckley, Ethan Hawke, Tessa Thompson. Il film, presentato a Un Certain Regard a Cannes, dove ha vinto una menzione speciale come Camera d’Or, (l’opera prima), vanta ben 12 nomination ai Bafta e è diventato uno dei casi dell’anno.

Lo ha comprato Mubi per la distribuzione e lo abbiamo visto da poco al Festival di Roma. Miglior attore “Breakthrough” è Abao Sangare per “La storia di Souleymane”, che batte campioni emergenti come Chase Infinite per “Una battaglia dopo l’altra” e Tonatiuh per “Il bacio della donna ragno”. Miglior attore secondario è la strepitosa Wunmi Mosaku, la strega simpatica di “Sinners”, che batte Jacob Elordi, Benicio Del Toro, Indya Moore, Adam Sandler e Teyana Taylor. Nel reparto attori gli attori neri, americani e africani, dominano totalmente la scena, come raramente si è visto. Attori e attrici nere vincono anche l’”Emsemble  Tribute” per “Sinners”, geniale horror di Ryan Coogler.

ego nwodim

Come sceneggiatura originale, quella di Panahi, batte avversari come Mary Bronstein, sempre per “If I Had Legs I'd Kick You”, ma anche Kleber Mendonca Filho per “O agente secreto”, Eva Victor per “Sorry, Baby” e Mascha Schilinski per il complesso “Sound of Falling”. Harry Lighton con “Pillion”, diretto dallo stesso Lighton, vince come migliore sceneggiatura non originale. Come miglior film straniero, Panahi batte “No Other Choice” di Park Chan Wook, che non vince nulla, “Nouvelle Vague” di Richard Linklater, “Resurrection” di Bi Gan, “In Die Sonne shauen” (“Sound of Falling”) di Mascha Schilinski.

Miglior documentario è l’antiputiniano “My Undesirable Friends: Part I – Last Air”. Interessanti sono i Tribute Awards, una sorta di premi già stabiliti che potrebbero funzionare anche da noi ai David. Come regista vanno al Noah Baumbach di “Jay Kelly”, altro film Netflix presentato a Venezia. Come musical va a “Song Song Blue” con Hugh Jackman e Kate Hudson. Lo “Spotlight Tribute” va alla grande Tessa Thomson per “Hedda” di Nia Da Costa, altro film Netflix, rilettura della celebre commedia di Ibsen, in salsa americana.

alec baldwin e la moglie hilaria

Il Vanguard Tribute è vinto da Guillermo Del Toro, altro film Netflix, che si è presentato scortato da Jacob Elordi e Oscar Isaac e non ha perso tempo attaccando subito la politica anti-immigrazione di Trump e l’intelligenza artificiale, “Fuck AI”. Il Visionary Award va a Julia Roberts e al nostro Luca Guadagnino per “After the Hunt” diretto dallo stesso Guadagnino. Questa la motivazione.

"La comunità di Gotham ha da tempo apprezzato la narrazione emozionalmente espressiva di Luca Guadagnino e, in After the Hunt, Julia Roberts offre un'interpretazione luminosa e monumentale che approfondisce una carriera già straordinaria, guidata da una regia singolare al servizio di uno dei film più discussi e provocatori dell'anno", ha dichiarato Jeffrey Sharp, Direttore Esecutivo del Gotham Film & Media Institute.

"La loro partnership testimonia il potere della collaborazione ai massimi livelli". Julia Roberts e Luca Guadagnino si sono esibiti in un buffo numero dove la Roberts traduceva in italiano le risposte di Guadagnino e lui in inglese le sue in italiano.

andrew scott

Best Feature

Paul Thomas Anderson's One Battle After Another

Best International Feature

Jafar Panahi's It Was Just An Accident

Best Documentary Feature

Julia Loktev's My Undesirable Friends: Part I – Last Air In Moscow 

Best Director

Jafar Panahi for It Was Just An Accident

Best Original Screenplay 

It Was Just An Accident written by Jafar Panahi

Best Adapted Screenplay

Pillion written by Harry Lighton

Breakthrough Director 

Akinola Davies Jr. for My Father’s Shadow

amanda seyfried

Outstanding Lead Performance 

Sopé Dìrísù in My Father's Shadow

Outstanding Supporting Performance 

Wunmi Mosaku in Sinners 

Breakthrough Performer 

Abou Sangaré in Souleymane's Story

Cultural Icon Tribute 

Jeremy Allen White and Scott Cooper for Springsteen: Deliver Me From Nowhere

Director Tribute 

Noah Baumbach for Jay Kelly

Ensemble Tribute 

The cast of Sinners - Michael B. Jordan, Hailee Steinfeld, Miles Caton, Jack O'Connell, Wunmi Mosaku, Jayme Lawson, Omar Benson Miller, Buddy Guy, Li Jun Li, and Delroy Lindo

Musical Tribute 

Kate Hudson and Hugh Jackman for Song Sung Blue

hugh jackman sutton foster

Spotlight Tribute 

Tessa Thompson for Hedda

Vanguard Tribute

Guillermo del Toro, Oscar Isaac, and Jacob Elordi for Frankenstein

Visionary Tribute Luca Guadagnino and Julia Roberts for After The Hunt 

JAFAR PANAHI

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