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1. CORONA PUÒ SCONTARE PENA RESIDUA IN AFFIDAMENTO, OK DA GIP
(ANSA) - L'ex 're dei paparazzi' Fabrizio Corona può continuare a scontare il cumulo di pene residuo, poco più di 5 anni, in affidamento in prova ai servizi sociali. E' l'effetto pratico della decisione del gip di Milano Ambrogio Moccia che ha riconosciuto all'ex agente fotografico, difeso dai legali Antonella Calcaterra e Ivano Chiesa, la continuazione tra i reati di estorsione, tentata estorsione e bancarotta per i quali è stato condannato in via definitiva.
fabrizio corona instagram in giro per l italia 7
Il giudice, che ha accolto la richiesta del pm Paola Biondolillo, non ha, invece, dato l'ok alla continuazione tra i tre reati e la corruzione (ha corrotto una guardia penitenziaria) e così la pena residua è aumentata di circa 8 mesi rispetto al precedente calcolo sul cumulo pene. Un aumento che, però, mantiene la pena residua (4 anni e 5 mesi più i 'nuovi' 8 mesi) sotto i 6 anni e, dunque, permette a Corona di proseguire con l'affidamento in prova ai servizi sociali. Altrimenti Corona avrebbe dovuto tornare in carcere per scontare la pena.
fabrizio corona silvia provvedi donatella
Corona, da quanto si è saputo, era "molto preoccupato di finire in carcere" e, dopo la decisione del gip da poco notificata ai legali, si è "tolto un gran peso". "Sono cambiato. Per favore fatemi continuare il mio percorso di recupero in affidamento ai servizi sociali", aveva detto nell'udienza davanti al gip di sei giorni fa l'ex 'fotografo dei vip', condannato per estorsione nei confronti dell'ex bomber della Juventus, David Trezeguet, per tentata estorsione per la vicenda dei cosiddetti 'fotoricatti', per bancarotta per il crac della sua agenzia fotografica e per aver corrotto una guardia penitenziaria per fare entrare in carcere una macchina fotografica, quando era stato arrestato nell'inchiesta 'Vallettopoli'.
Fabrizio Corona alla Capannina a Cremona
Lo scorso 27 ottobre, l'ex agente fotografico, prima scarcerato dopo due anni e mezzo di detenzione e poi affidato alla comunità di Don Mazzi, è potuto tornare a vivere nella sua casa a Milano perché ha ottenuto, come chiesto dai legali Chiesa e Calcaterra, l'affidamento in prova "sul territorio". Lo scorso luglio, poi, è stato anche 'ammonito' dal giudice del Tribunale di Sorveglianza Giovanna De Rosa per una vacanza a Capri non autorizzata, con tanto di foto hot su uno yacht pubblicate sulle riviste di gossip. Tanto che il giudice ha stabilito una restrizione sulle prescrizioni dell'affidamento, compreso il divieto di allontanarsi dalla Lombardia.
Fabrizio Corona alla Capannina a Cremona
Nel 2014 l'allora gip di Milano Enrico Manzi aveva portato il cumulo di condanne definitive a carico dell'ex 'fotografo dei vip' da 13 anni e 2 mesi a 9 anni. Cosa che gli ha fatto ottenere la scarcerazione e l'affidamento in prova. La Procura aveva impugnato la decisione e dopo una serie di rimpalli tra Cassazione e Corte d'Appello, il caso è ritornato al gip per una nuova decisione. Il giudice ha stabilito un aumento sul cumulo di 8 mesi (il residuo pena è ora 5 anni e 1 mese) che consente, comunque, a Corona di restare in affidamento.
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2. CORONA: GIP, TOSSICODIPENDENZA HA INCISO SU COMMISSIONE REATI
(ANSA) - La "condizione di tossicodipendenza" di Fabrizio Corona "ha condizionato, contribuito a causare" le sue "condotte delittuose". Lo scrive il gip di Milano Ambrogio Moccia nel provvedimento con cui ha riconosciuto la continuazione tra i reati di tentata estorsione, estorsione e bancarotta e ha aumentato il cumulo pene per l'ex agente fotografico di soli 8 mesi (il residuo pena è 5 anni e 1 mese) consentendogli, dunque, come effetto pratico, di proseguire nell'affidamento in prova ai servizi sociali e di non tornare in carcere.
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Per il giudice, infatti, Corona, quando commise un'estorsione ai danni di David Trezeguet, quando tentò di estorcere altro denaro nel caso dei cosiddetti 'fotoricatti' e quando provocò il crac della sua agenzia fotografica, agì in un "contesto" del "tutto omogeneo" caratterizzato anche dalla sua "sfrontatezza operativa" e dalla sua "disinvoltura criminosa". E su tutto ciò, scrive il gip, incise anche "lo stato di tossicodipendenza, incontestabilmente provato in atti".
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Lo stato di tossicodipendenza, tra l'altro, è stata una delle ragioni per la quale, oltre un anno fa, il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha concesso a Corona l'affidamento in prova ai servizi sociali prima nella comunità 'Exodus' di don Antonio Mazzi e poi "sul territorio", permettendogli di tornare nella sua casa a Milano rispettando alcune prescrizioni.
Per riconoscere la continuazione tra i reati di estorsione, tentata estorsione e bancarotta il gip evidenzia, poi, che "le date di commissione" sono "più che prossime" e addirittura "sovrapponibili" e il "contesto" è "omogeneo": la "spasmodica necessità di poter disporre di liquidità 'in nero' per poter remunerare i 'paparazzi' e quindi approvvigionarsi di foto 'azionabili' per ottenere importanti profitti anche criminosi - scrive il giudice - è chiave di lettura (...) che impone di individuare, appunto, 'unitarietà del contesto e della spinta a delinquere' nel senso enunciato dalla Cassazione".
fabrizio corona una pioggia di punturine
E lo "stato di tossicodipendenza" è "rafforzativo" di questo quadro. Il gip individua anche una "analogia del modo di operare": la "'sfrontatezza' operativa non è un mero atteggiamento, ma, per quanto concerne le condotte illecite qui considerate, una forma di approccio all'operatività".
E', prosegue il gip, "la disinvoltura criminosa (...) modellata in comportamenti devianti". Il gip, invece, non ha riconosciuto la continuazione con il reato di corruzione di una guardia penitenziaria perché "appare invero insostenibile che il Corona possa essersi rappresentato, sia pure come evenienza probabile, la prospettiva di offrire denaro ad agenti di custodia per poter introdurre un apparecchio fotografico in carcere, se eventualmente privato della libertà personale". In sostanza, questa fu una condotta che, secondo il gip, non poteva essere stata "pianificata" nel periodo in cui Corona commetteva gli altri reati, ossia prima di finire in carcere nell'inchiesta 'Vallettopoli'.
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